La nuova miniera d’oro delle startup AI? I prompt

Brad Menezes, fondatore e CEO della startup AI Superblocks, ha un’idea chiara: le prossime startup da miliardi si costruiranno non partendo da zero, ma studiando i prompt già in uso. Si tratta dei cosiddetti system prompts, istruzioni dettagliate (spesso oltre le 5.000 parole) che guidano i modelli AI di base — come GPT o Claude — per creare prodotti finali su misura.
Questi prompt sono vere e proprie architetture linguistiche, e rappresentano la parte meno visibile ma più potente delle applicazioni AI oggi sul mercato.
Cosa sono i system prompts e perché contano
Ogni startup AI utilizza prompt differenti per ottenere dal modello base un comportamento specifico. Sono scritti in linguaggio naturale, ma strutturati come documenti operativi precisi. Secondo Menezes, rappresentano una masterclass di prompt engineering:
“Parlano al modello come si parlerebbe a un collega. E le istruzioni devono essere perfette.”
Il loro obiettivo è creare consistenza, direzione e sicurezza operativa nelle risposte generate dalla macchina.
Superblocks: dal codice all’impresa, senza programmatori
Superblocks ha lanciato Clark, un agente AI per il coding rivolto a chi programmatore non è. Per promuovere il lancio, l’azienda ha rilasciato 19 system prompt usati da player come Windsurf, Manus, Cursor, Lovable e Bolt. Il tweet di Menezes è diventato virale, superando i 2 milioni di visualizzazioni e attirando l’interesse di investitori e founder della Silicon Valley.
Il successo non si è fermato lì: Superblocks ha chiuso un round Serie A da 23 milioni di dollari, portando il totale raccolto a 60 milioni.
L’80% del valore sta fuori dal prompt
Secondo Menezes, il prompt è solo una piccola parte della formula. Il vero valore sta nell’infrastruttura costruita attorno, che arricchisce, controlla e contestualizza ogni risposta. Lo chiama prompt enrichment, e include:
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Istruzioni dinamiche aggiunte al prompt utente
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Tool integrati (query su database, shell, CRM)
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Validazione dei risultati (accuracy, limiti, cicli)
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Contesto operativo (permessi, ruoli, sicurezza)
I tre elementi chiave da studiare nei prompt
Superblocks ha analizzato i prompt altrui per costruire un framework efficace. Ecco le tre componenti fondamentali:
1. Ruolo: definire l’identità dell’agente
Un esempio? Il prompt di Devin inizia con:
“Sei Devin, un ingegnere software che usa un vero sistema operativo. Sei un mago del codice, nessuno è come te nel capire ed elaborare codice pulito e funzionale.”
Definire il ruolo aiuta il modello a mantenere coerenza e tono.
2. Contesto: impostare limiti e aspettative
Il prompt di Cursor, ad esempio, vieta al modello di mostrare il codice se non richiesto o di menzionare tool specifici. In questo modo si guida l’interazione verso comportamenti desiderati e si evitano errori inutili.
3. Strumenti: abilitare azioni agentiche
Replit descrive minuziosamente come installare linguaggi, interrogare database, usare comandi shell. Questo consente al modello di “fare”, non solo di “dire”.
Lezione per chi vuole innovare
Studiare i prompt di startup già affermate è un modo concreto per capire priorità, errori comuni e architetture efficaci. È una forma di reverse engineering etico che può guidare la progettazione di nuovi prodotti AI, specialmente per chi parte senza team di ingegneri strutturato.
Menezes stesso ha introdotto una regola interna radicale: gli sviluppatori non possono costruire tool interni. Solo il team business può farlo, usando Clark. I risultati? Un agente che analizza il CRM per generare lead, uno per tracciare metriche di supporto, e uno per assegnare task al team sales.
Perché tutto questo conta oggi
Nel 2024, secondo il report di CB Insights, il 37% dei finanziamenti CVC è andato a startup AI. Il mercato è in piena corsa per chiudere la prossima fase di crescita. In questo contesto, imparare dai prompt — e costruire le infrastrutture che li potenziano — può essere la scorciatoia più smart per chi sogna un nuovo unicorno.
“Non stiamo solo creando strumenti. Stiamo costruendo una nuova forma di lavoro”, ha detto Menezes. E forse, anche una nuova categoria di startup.
Fonte: TechCrunch