Concept Ventures raccoglie il più grande fondo pre-seed d’Europa: 88 milioni di dollari

Concept Ventures, fondo di venture capital con sede a Londra, ha annunciato la chiusura di un nuovo fondo pre-seed da 88 milioni di dollari, il più grande d’Europa in questa fase di investimento. Un risultato eccezionale raggiunto in sole tre settimane, un tempo sorprendentemente breve rispetto ai tre anni impiegati per la raccolta del primo fondo.
Un ritorno da 400x grazie a ElevenLabs
A spingere l’accelerazione di questo nuovo round è stato soprattutto il successo dell’investimento iniziale in ElevenLabs, startup di voice tech basata sull’intelligenza artificiale oggi valutata 6,6 miliardi di dollari. Come sottolinea Reece Chowdhry, founding partner di Concept Ventures: “È stato un processo molto diverso, grazie soprattutto all’investimento pre-seed in ElevenLabs, che oggi ci dà un ritorno da 400x”.
ElevenLabs è stata la prima startup finanziata con il primo fondo da 65 milioni di dollari lanciato da Concept nel 2022. Il suo successo ha rappresentato un caso esemplare del cosiddetto “power law” nel venture capital: “Devi dimostrare di poter centrare una startup con ritorni esponenziali”, afferma Chowdhry. E aggiunge: “Non penso che avremmo raccolto così rapidamente questo secondo fondo senza ElevenLabs”. Tuttavia, anche escludendo ElevenLabs dai calcoli, le performance del primo fondo sono rimaste nel top 10%, dimostrando la solidità del modello.
Secondo Chowdhry, il primo fondo è oggi nel top 1% per la sua annata, valutato su tutti gli indicatori principali, inclusi TVPI (total value to paid-in) e DPI (distributed to paid-in capital), anche se non ha condiviso dati specifici.
Un fondo per 50 startup, con ticket medio da 1 milione
Il nuovo fondo sosterrà fino a 50 startup in fase pre-seed, principalmente nel Regno Unito e in Europa. Il ticket medio sarà di circa 1 milione di dollari per operazione e Concept Ventures punta a guidare oltre il 90% dei round.
Tra le altre startup già sostenute dal primo fondo figurano VSim (tecnologie di simulazione per robotica), Treefera (piattaforma di dati per la decarbonizzazione) e Arondite (software per la difesa).
Focus su archetipi di founder e talenti emergenti
In un panorama VC sempre più competitivo, dove anche i fondi tradizionalmente focalizzati su round successivi si stanno spostando sul pre-seed, Concept Ventures si distingue per l’approccio sistematico nella selezione dei founder. “Stiamo assistendo a una proliferazione di fondi VC che normalmente non opererebbero al pre-seed, ma si concentrano su profili già noti: alumni di grandi aziende, founder già incontrati in passato”, spiega Chowdhry.
Al contrario, Concept Ventures predilige “quantità sconosciute” e si basa su quattro archetipi di founder: dottorandi, spin-out da Big Tech, spin-out da unicorni e imprenditori seriali. “Abbiamo una comprensione profonda di ciascuno di questi archetipi, e sappiamo cosa significa ‘eccellenza’ in ognuno di essi”, afferma Chowdhry. Un founder seriale, ad esempio, dovrebbe essere in grado di “formare rapidamente il team e incorporare velocemente gli apprendimenti”.
Il team osserva con attenzione il talento emergente in realtà ad alte performance come ElevenLabs, Synthesia, Granola e Wayve, considerate fucine di potenziali futuri imprenditori. A supporto della selezione, Concept Ventures ha anche sviluppato un proprio “founder test”, un’analisi approfondita della vita delle persone per comprenderne motivazioni e tratti distintivi. “Questo ci permette di scegliere fondatori che altri ignorano”, spiega Chowdhry.
Tuttavia, il fondo non fa affidamento su un approccio data-driven spinto: “Il VC basato sui dati è una cavolata”, afferma. “Oggi tutti hanno accesso agli stessi dati. Il VC sta diventando un gioco di selezione e conquista”.
Un fondo senza LP pubblici, con forte presenza USA
A differenza del primo fondo, sostenuto anche dalla British Business Bank, questo secondo fondo è stato chiuso senza alcun LP (Limited Partner) governativo. “Ci siamo concentrati sulle istituzioni statunitensi”, racconta Chowdhry, precisando che l’80% degli investitori istituzionali proviene dagli Stati Uniti. “Hanno compreso davvero il nostro approccio e il rischio che stavamo assumendo – e possiamo imparare molto da loro. Alcuni dei nostri LP fanno parte di fondi generazionali, quindi è molto utile averli nel board”.
Un altro dato rilevante è che oltre il 70% dei founder finanziati da Concept Ventures ha deciso di reinvestire come LP in questo nuovo fondo, un chiaro segnale di fiducia e di allineamento di visione.