
Negli ultimi dodici mesi, i venture capital hanno investito centinaia di milioni di euro nelle startup europee attive nel settore della difesa. I fondi non si limitano allo sviluppo tecnologico ma sono sempre più destinati anche all’espansione dei team. Un caso emblematico è quello della tedesca Stark, specializzata in droni armati, che ha visto un aumento del personale del 3.900%, passando da 5 a oltre 200 dipendenti in un solo anno.
Non si tratta di un fenomeno isolato: dalle soluzioni software ai nuovi materiali, le aziende attive nel settore dual use e difesa stanno assumendo rapidamente. Il cambiamento culturale è evidente: secondo founder e investitori, oggi lavorare nella difesa è diventato molto meno controverso rispetto al passato.
Le 10 startup defence tech in più rapida crescita
Ecco le startup europee della difesa cresciute più velocemente nel 2024, tutte con almeno 10 milioni di dollari raccolti in funding. I dati sono stati verificati direttamente con le aziende.
1. Stark (Berlino, Germania)
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Fondata: 2024
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Crescita del team: +3.900% (da 5 a oltre 200 dipendenti)
Fondata da Florian Seibel, già cofondatore di Quantum Systems, Stark si occupa di droni da attacco e software correlati. Dopo aver raccolto 62 milioni di dollari da investitori come Sequoia Capital, ha già iniziato ad acquisire aziende: tra queste, la berlinese Pleno, attiva nella navigazione autonoma per droni. Nel luglio 2024 ha annunciato l’apertura della sua prima fabbrica nel Regno Unito.
2. Alpine Eagle (Monaco di Baviera, Germania)
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Fondata: 2023
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Crescita del team: +400% (fino a 35 dipendenti)
Specializzata in sistemi anti-drone basati su software e sensori, Alpine Eagle ha raccolto 10,3 milioni di euro nella primavera 2024 da IQ Capital.
3. Destinus (Paesi Bassi)
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Fondata: 2021
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Crescita del team: +339% (fino a 650 dipendenti)
Produce droni autonomi e sistemi aerei per usi difensivi e commerciali. A settembre 2024 ha annunciato l’acquisizione della svizzera Daedalean, attiva nei piloti autonomi, per 225 milioni di dollari, uno dei maggiori deal europei nella difesa.
4. Arx Robotics (Monaco di Baviera, Germania)
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Fondata: 2022
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Crescita del team: +330% (fino a 99 dipendenti)
Produce veicoli terrestri autonomi (UGVs) impiegati in operazioni di supporto alle truppe, simulazioni e training. Nel 2024 ha raccolto 42 milioni di euro da fondi come HV Capital e Speedinvest.
5. Helsing (Monaco di Baviera, Germania)
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Fondata: 2021
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Crescita del team: +200% (fino a 900 dipendenti, grazie all’acquisizione di Grob Aircraft)
Dopo essere nata come software house per droni autonomi, nel 2024 Helsing ha iniziato a produrre anche droni e veicoli per la sorveglianza subacquea. Ha raccolto 600 milioni di euro e raggiunto una valutazione di 12 miliardi. Tra gli investitori figurano Daniel Ek (Spotify), Accel, Lightspeed e General Catalyst.
6. Arondite (Londra, Regno Unito)
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Fondata: 2023
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Crescita del team: +188% (fino a 23 dipendenti)
Fondata da un ex Helsing e un ex Palantir, Arondite sviluppa software basati sull’intelligenza artificiale per il collegamento tra esseri umani, sistemi robotici e sensori. A maggio ha raccolto 12 milioni di dollari con un round guidato da Index Ventures.
7. Polaris (Brema, Germania)
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Fondata: 2019
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Crescita del team: +144% (fino a 61 dipendenti)
Polaris sviluppa un veicolo spaziale riutilizzabile, pensato sia per i lanci in orbita sia per il trasporto ipersonico. Ha raccolto 12,4 milioni di euro e vanta il supporto di E2MC Ventures e Spacewalk VC.
8. Quantum Systems (Monaco di Baviera, Germania)
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Fondata: 2015
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Crescita del team: +102% (fino a 753 dipendenti)
A differenza di Stark, i droni di Quantum sono a doppio uso e non attaccano bersagli, ma servono per la ricognizione e l’analisi. Nel 2024 ha raccolto 160 milioni di euro, portando la valutazione oltre il miliardo. Tra gli investitori: Balderton Capital, HV Capital, Peter Thiel e Porsche SE.
9. ICOMAT (Gloucester, Regno Unito)
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Fondata: 2019
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Crescita del team: +92% (fino a 71 dipendenti)
Produce strutture in composito di carbonio ultraleggere, pensate per l’aerospazio e la difesa. Ha raccolto circa 25 milioni di dollari da fondi come NATO Innovation Fund (NIF) e 8VC.
10. FibreCoat (Aquisgrana, Germania)
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Fondata: 2020
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Crescita del team: +82% (fino a 69 dipendenti)
Sviluppa materiali fibrati a basso costo per applicazioni in difesa, spazio e automotive. A fine 2024 ha chiuso un round da 20 milioni di euro con investitori come NewSpace Capital e Convergent Ventures.
Difesa, tecnologia e accettazione sociale
Un dato trasversale accomuna tutte queste startup: la progressiva normalizzazione del settore difesa nel mondo tech. Se un tempo avviare una startup in questo ambito poteva sollevare perplessità etiche o critiche, oggi il contesto è radicalmente cambiato. I venture capital sono più disposti a finanziare innovazione nel settore, e i founder trovano più facilmente talenti disposti a lavorare in questo ambito.
Le ragioni sono molteplici: dalla crescente attenzione alla sicurezza nazionale, agli sviluppi nella tecnologia dual use, fino al cambiamento della percezione pubblica verso il ruolo della difesa in un contesto geopolitico instabile.
Uno sguardo al futuro
Le startup della difesa in Europa stanno dimostrando che è possibile unire crescita, tecnologia avanzata e impatto strategico. I numeri parlano chiaro: in un solo anno, aziende come Stark, Destinus o Helsing hanno moltiplicato il proprio personale, stretto acquisizioni e attirato round milionari.
In un settore in rapida trasformazione, queste startup stanno ponendo le basi per un nuovo ecosistema tecnologico europeo, più autonomo, più integrato e con una forte componente innovativa.