Quale crowdfunding? Ce ne sono quattro tipi diversi
Crowdfunding, ecco come funzionano le quattro tipologie di prestito sociale
Il crowdfunding, ovvero il finanziamento che arriva dal basso, è il cavallo di battaglia degli ultimi tempi e recentemente na abbiamo parlato anche noi su queste pagine. Ma sono tutti uguali i siti che propongono le raccolte di fondi? In realtà, no. Esistono, infatti, quattro tipi diversi di crowdfunding e prima di lanciare la nostra campagna, è bene sapere di cosa si tratta.
I quattro tipi di crowdfunding
1) Equity Crowdfunding
È la soluzione che prevede l’acquisto di una quota in cambio del versamento di denaro. Nell’equity crowdfunding, la startup espone il proprio progetto d’impresa e l’investitore decide di finanziarlo diventando socio a tutti gli effetti. Chi offre denaro può essere un professionista del settore, per esempio un business angel che investe su nuovi progetti oppure un cittadino privato che crede nell’idea ed è disposto a metterci i suoi risparmi. Da segnalare che con l’ultimo decreto crescita, in Italia il mondo dell’equity crowdfunding è stato regolamentato.
Esempio: Decido di mettere online un nuovo social network dedicato solo alle startup. Per finanziarlo mi servono 100mila euro e scelgo di offrire quote dell’1% per ogni 10mila euro di capitale investito.
2) Reward Based Crowdfunding
È la formula di crowdfunding più conosciuta e utilizzata in questo momento. Quella che propongono siti come Kickstarter o Indiegogo. Chi decide di richiedere un finanziamento espone il proprio progetto, spesso con un video esplicativo, perché quando si chiede denaro è sempre bene metterci la faccia. Questo tipo di crowdfunding è il più utilizzato dalle startup, mentre il reward è il compenso, spesso anche simbolico, che i lender ricevono in cambio del prestito. Questo genere di servizio è molto utile perché permette a chi ha un’idea, di mettersi direttamente in contatto con il mercato e ricevere feedback da potenziali clienti o investitori.
Esempio: Voglio produrre un disco e decido di richiedere i fondi. Prevedo delle ricompense per chi mi sostiene. Fino a 20 euro, una copia autografata; fino a 50 una copia con dedica e foto; fino a 100 euro, una menzione nei credit del disco e così via.
3) Lending Based Crowdfunding
Lending significa “prestito”. Questo tipo di crowdfunding si basa su una serie di microprestiti che vengono fatti da privati a tassi di restituzione agevolati. Piattaforme come Smartika, permettono di mettere in contatto le parti. I finanziatori, chiamati lender, possono scegliere a chi prestare il proprio denaro dopo averne consultato il profilo. Il social lending è un sistema per chiedere prestiti che evita di rivolgersi a banche o finanziarie e si compie con maggiore velocità.
Esempio: Ho bisogno di acquistare una macchina che mi permetterà di rendere più efficiente il mio lavoro e chiedo un social lending perché non voglio passare dalle banche.
4) Donation Based Crowdfunding
Questo modello è quello dedicato principalmente all’ambito delle raccolte benefiche, filantropiche. Il crowdfunding basato sulle donazioni prevede il sostegno di un progetto per ragioni che non sono legate a un ritorno economico, ma sostanzialmente perché si crede in quella determinata causa. Può avere ragioni umanitarie, culturali, ecc…
Esempio: Avvio una campagna perché servono dei fondi per ristrutturare la facciata di una chiesa o sistemare i giardinetti di un quartiere della mia città.