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Rottamazione cartelle esattoriali, nuovi modelli per la richiesta

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente messo a disposizione nuovi modelli per la richiesta di accesso della rottamazione delle cartelle esattoriali. Ma che cosa è la rottamazione delle cartelle o, meglio, la “definizione agevolata”? Cerchiamo di saperne di più, svelando tutti i principali punti di riferimento di questa interessante e conveniente iniziativa da parte del Fisco. …

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente messo a disposizione nuovi modelli per la richiesta di accesso della rottamazione delle cartelle esattoriali. Ma che cosa è la rottamazione delle cartelle o, meglio, la “definizione agevolata”? Cerchiamo di saperne di più, svelando tutti i principali punti di riferimento di questa interessante e conveniente iniziativa da parte del Fisco.

Cos’è la definizione agevolata

Per poterne sapere di più iniziamo con il ricordare che la definizione agevolata – che sopra abbiamo ribattezzato anche come “rottamazione” delle cartelle – consiste in una procedura semplificata e più conveniente che vi permetterà di estinguere i debiti iscritti a ruolo, contenuti negli avvisi e nelle cartelle di pagamento, mediante il versamento delle somme dovute, senza tuttavia corrispondere sanzioni e interessi di mora.

Chi può beneficiare della definizione agevolata

Possono beneficiare della definizione agevolata tutti quei contribuenti che hanno dei debiti affidati all’Agente della riscossione tra il 1 gennaio 2000 e il 30 settembre 2017. In tal senso, rammentiamo infatti come la legge 172/2017 abbia esteso la definizione agevolata, oltre che ai carichi tra il 1 gennaio e il 30 settembre 2017, anche a quelli tra il 2000 e il 2016 per i quali non è stata presentata una precedente domanda di rottamazione.

Possono inoltre aderire alla rottamazione delle cartelle anche quei contribuenti che in precedenza non erano stati ammessi perché non in regola con il pagamento delle rate scadute al 31 dicembre 2016, relative ai piani di rateazione in essere al 24 ottobre 2016.

Come richiedere la definizione agevolata

Richiedere la definizione agevolata è piuttosto semplice. Quel che dovete fare è infatti presentare – entro e non oltre il 15 maggio 2018 – la dichiarazione di adesione alla definizione mediante portale dell’Agenzia Entrate Riscossione, inviando tramite posta elettronica certificata il modello disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, o attraverso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate presenti sul territorio nazionale.

I vantaggi della definizione agevolata

Dei principali vantaggi della definizione agevolata abbiamo già detto nelle righe precedenti, ma val la pena cercare di riordinarli in queste poche righe conclusive.

Ricorrere alla definizione agevolata significa infatti poter evitare di dover corrispondere sanzioni e interessi di mora al Fisco. I contribuenti potranno così estinguere i debiti in un’unica soluzione entro luglio 2018, o fino a un massimo di 5 rate (luglio, settembre, ottobre e novembre 2018, e febbraio 2019). Considerato che le regole di cui sopra valgono per i carichi del 2017, per quanto concerne quelli tra il 2000 e il 2016 giova rammentare che le regole sono lievemente diverse, poiché i contribuenti potranno pagare in un massimo di 3 rate (e non 5) con scadenza a ottobre, novembre 2018, e febbraio 2019.

Come ottenere maggiori informazioni

Potete ottenere maggiori informazioni consultando il sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

Giornalista, copywriter, esperto di finanza e marketing editoriale, collabora con alcuni dei più noti network nazionali dell'informazione

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