NotizieVenture Capital

VC europei in crescita: Q3 2025 segna il trimestre più attivo dell’anno

Il mercato dei VC europei conferma la propria vitalità con un terzo trimestre 2025 da record. Secondo i dati pubblicati da Sifted, tra luglio e settembre le startup del continente hanno raccolto complessivamente 13,7 miliardi di euro, il volume più alto registrato finora nell’anno, superando i 12,75 miliardi di euro del Q1 e gli 11,4 miliardi del Q2. La spinta arriva principalmente da due mega-operazioni nel campo dell’intelligenza artificiale: la francese Mistral ha chiuso un round da 1,7 miliardi di euro, mentre la britannica Nscale ha raccolto 1,1 miliardi di dollari in un Series B. Questi due deal contribuiscono in modo determinante al risultato complessivo del trimestre, ma il fermento del mercato è stato alimentato anche da centinaia di round minori, che nel complesso hanno coinvolto oltre 250 startup europee.

Early‐stage e acceleratori: motori del deal-flow

L’analisi di Sifted evidenzia come gli investitori più attivi nel Q3 siano stati fondi early-stage e acceleratori, che hanno mantenuto un ritmo elevato di investimento su operazioni di dimensioni medio-piccole, alimentando la pipeline di nuove imprese tech europee. In testa alla classifica figura l’acceleratore statunitense Plug and Play, che ha realizzato 30 investimenti in Europa, tra cui la britannica HTMS (materiali resistenti al calore) e la danese Predicti (previsione dati tramite AI). Anche il fondo britannico Mercia Ventures, con sede a Birmingham, ha mantenuto un ritmo sostenuto, partecipando ai round di Lionfisher Logistics (£ 6,6 milioni) e Thanks Ben (£ 17 milioni), entrambi UK.

Tra i VC europei più attivi compare anche Haatch, che ha consolidato la propria presenza nei settori digital health e consumer tech investendo in Yaso (app per la gestione del peso; Series A £ 8,3 milioni) e Toothfairy (odontoiatria digitale; round da £ 7 milioni in agosto) nel Regno Unito. Altri protagonisti del trimestre includono Kima Ventures (15 deal), che ha supportato la startup parigina Vocca, specializzata nell’automazione delle chiamate dei pazienti con AI; gli americani Y Combinator (15 deal), che hanno puntato su modelli AI-native e soluzioni B2B SaaS; e il fondo tedesco Superangels (15 deal), che ha investito in startup come RedMimicry, berlinese specializzata nella simulazione di cyberattacchi.

I pesi massimi: meno operazioni ma ticket più elevati

Sul fronte opposto, i fondi più consolidati – i VC europei con strategie focalizzate su grandi ticket – hanno realizzato meno operazioni ma con importi medi molto più alti. In questa categoria spicca Creandum, che ha registrato un investimento medio di 49,7 milioni di euro nel trimestre, partecipando al round da 200 milioni di dollari della scale-up svedese Lovable e al Series B da 38 milioni di euro della tedesca Plancraft.

Con un investimento medio di 46,6 milioni di euro, LocalGlobe si posiziona subito dopo, grazie alla partecipazione al Series C da 200 milioni di dollari della britannica Nothing (produttore di smartphone) e al Series A da 85 milioni di euro della CuspAI, che sviluppa un motore di ricerca AI per nuovi materiali.

Il fondo paneuropeo Northzone ha registrato una media di 45,4 milioni di euro per investimento, partecipando al Series C da 70 milioni di euro di CarOnSale, marketplace B2B con sede a Berlino. Anche il fondo globale Accel ha guidato il round da 200 milioni di dollari della stessa Lovable, confermando l’interesse dei big americani per l’ecosistema europeo.

Sul fronte tedesco, HV Capital ha mantenuto una posizione di rilievo con un investimento medio di 30,1 milioni di euro, co-guidando il Series B da 62,8 milioni di euro della startup monacense Marvel Fusion, che lavora su tecnologie di fusione nucleare: una delle operazioni più significative del 2025 nel comparto climate tech.

L’ecosistema europeo dei VC europei consolida la propria maturità

La fotografia dei VC europei nel Q3 2025 delinea un ecosistema in piena evoluzione, capace di combinare round di dimensioni eccezionali con un costante flusso di investimenti seed e early-stage. I settori più attrattivi restano intelligenza artificiale, SaaS e climate tech, ma emergono segnali di rinnovato interesse anche per il deep tech e la mobilità sostenibile. Nonostante le condizioni macroeconomiche ancora incerte e i tassi d’interesse elevati, il mercato dei VC europei mostra una resilienza notevole, sostenuta da capitali globali e da una crescente collaborazione tra fondi internazionali e investitori locali. Questa sinergia, unita a una pipeline tecnologica sempre più competitiva, potrebbe spingere l’Europa a consolidare nel 2026 il proprio ruolo come uno dei poli più dinamici al mondo per l’innovazione e il venture capital.

Un punto di svolta per i VC europei

In sintesi, il terzo trimestre 2025 segna un punto di svolta per i VC europei: la combinazione tra mega-round strategici e una base solida di investimenti early-stage indica che il continente sta trovando un equilibrio sostenibile tra crescita, scalabilità e specializzazione tecnologica. Per gli investitori internazionali, il mercato europeo si conferma così un terreno fertile per individuare i futuri leader globali dell’innovazione.

Business Development Manager at Dynamo, Author Manuale di Equity Crowdfunding, Angel Investor in CrossFund, Journalist, Crowdfunding Marketing Strategist, Startup-News.it founder, IED Lecturer.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.