
Nel panorama competitivo dell’innovazione europea, l’Italia conquista un posto d’onore: 28 startup italiane figurano tra le 100 più in rapida crescita in Francia e Sud Europa, secondo l’ultima classifica stilata da Sifted. Un risultato che colloca il nostro Paese al secondo posto per numero di aziende rappresentate, dietro solo alla Francia.
La classifica si basa sulla crescita del fatturato negli ultimi tre anni, e premia in particolare le realtà B2B SaaS, che rappresentano la metà delle startup italiane inserite nel ranking. Un trend coerente con la crescente domanda di soluzioni digitali agili, scalabili e ad alta efficienza, soprattutto nei settori salute, hospitality, HR e sostenibilità.
Ma quali sono le realtà italiane che stanno letteralmente decollando? Scopriamole una per una.
1. Serenis – la rivoluzione della salute mentale online
Con una crescita annua composta (CAGR) del 253,55%, Serenis si posiziona all’11° posto assoluto nel ranking. Fondata nel 2021 a Milano da Silvia Wang e Daniele Francescon, la piattaforma offre servizi di psicoterapia online, abbinando pazienti e terapeuti attraverso un sistema intelligente.
Il concept nasce da un bisogno personale di Francescon, che ha sperimentato l’ansia senza sapere a chi rivolgersi. Oggi Serenis ha raccolto 6,5 milioni di euro da fondi come FG2 Capital, Lumen Ventures e Azimut Digitech Fund, e impiega 60 persone.
2. 2WATCH – contenuti digitali tra AI e VFX
Napoli sorprende con 2WATCH, startup specializzata nella produzione di contenuti digitali avanzati grazie a intelligenza artificiale, CGI, VFX e motion capture. Con solo 10 dipendenti e una crescita del 253,55%, è un esempio di efficienza creativa. Ha raccolto 1,3 milioni di euro per scalare la sua offerta nel mondo dei media digitali.
3. Toduba – digitalizzare i buoni pasto
Da Torino arriva Toduba, che sostituisce i tradizionali buoni pasto cartacei con voucher digitali gestibili via smartphone. Lanciata nel 2017, la startup ha registrato un CAGR del 215,86% e ha raccolto 3,4 milioni di euro. È un esempio di innovazione quotidiana, che semplifica e modernizza un servizio ancora troppo legato al passato.
4. Wibo – coaching professionale su misura
Sempre da Torino, Wibo si distingue per il suo servizio di coaching personalizzato rivolto ai professionisti. Fondata da Tommaso Seita e Alessandro Busso, ha coinvolto dirigenti di alto livello come coach. Con soli 10 dipendenti e 500.000 euro raccolti, ha ottenuto una crescita del 204,86%, dimostrando come l’expertise possa scalare anche in formato digitale.
5. Exein – cybersecurity per l’IoT
Exein è la punta di diamante italiana nel campo della cybersecurity per dispositivi connessi. Fondata nel 2018 a Roma, la startup utilizza l’AI per proteggere infrastrutture in diversi settori. La sua Serie B da 15 milioni di euro, ottenuta nel luglio 2024 da investitori come Partech e United Ventures, è indicativa di un settore strategico. Exein registra un CAGR del 201,70%.
6. Simplifhy – energia rinnovabile plug-and-play
Nata nel 2021, Simplifhy produce energia elettrica da fonti rinnovabili con un sistema compatto e modulare chiamato Hyper-gen. Opera con solo 10 dipendenti ma mostra un CAGR del 197,72%. Un raro esempio di startup climate tech già profittevole in Italia, guidata dall’ingegnere Sergio Torriani.
7. Unobravo – la pioniera della psicoterapia digitale
Unobravo, competitor diretto di Serenis, è stata una delle prime piattaforme italiane per la psicoterapia online. Fondata dalla psicologa Danila De Stefano nel 2019, la startup utilizza un quiz per abbinare terapeuti e pazienti. Ha raccolto 17 milioni di euro da Insight Partners e oggi impiega 156 persone, con una crescita del 196,27%.
8. Doctorsa – telemedicina con soli 7 dipendenti
Un caso esemplare di efficienza è quello di Doctorsa, piattaforma romana che collega pazienti e medici in meno di 10 minuti, offrendo anche prescrizioni digitali. Nonostante abbia superato i 100.000 utenti, è totalmente bootstrapped e gestita da un team di appena sette persone. Il suo CAGR è del 148,36%.
9. Smartness – hotel tech e intelligenza artificiale
Smartness automatizza le attività degli hotel e delle strutture ricettive attraverso un SaaS basato su AI. Marketing, gestione prezzi, guest journey e revenue management sono le aree coperte. Ha già raccolto 18,2 milioni di euro e impiega 134 persone. Il CAGR del 140,83% conferma la spinta del travel tech.
10. Green Future Project – misurare e ridurre l’impatto ambientale
Chiude la top 10 Green Future Project, startup milanese che aiuta le aziende a monitorare, ridurre e compensare il loro impatto ambientale. Ha ottenuto un seed round da 2,2 milioni di euro e impiega 30 persone. Con un CAGR del 137,58%, dimostra che la sostenibilità è anche un business scalabile.
Il segnale che l’ecosistema cresce (davvero)
Il dato più sorprendente del ranking Sifted non è solo la crescita dei fatturati, ma la varietà dei modelli di business e dei territori rappresentati: Milano resta centrale, ma Torino, Roma e Napoli dimostrano di saper generare innovazione solida e scalabile.
La forte presenza del SaaS B2B riflette una maturità crescente dell’ecosistema italiano, che guarda a modelli replicabili, export-friendly e ad alto margine. Inoltre, la diffusione di modelli “lean” – come nel caso di Doctorsa – mostra una nuova cultura imprenditoriale orientata alla sostenibilità operativa.
Investitori come Insight Partners, Partech, Redstone e Azimut confermano l’interesse internazionale per il talento italiano. A ciò si aggiunge il contributo fondamentale di fondi locali, acceleratori e iniziative pubbliche che, in un contesto ancora sfidante, continuano a fare da catalizzatori per la crescita.
Lezioni per il futuro
Cosa ci insegnano queste storie? Che l’Italia non ha un problema di idee, ma spesso di scala e accesso ai capitali. Tuttavia, con modelli agili, verticali ben scelti e una gestione attenta ai fondamentali, le startup italiane possono competere – e vincere – sul mercato globale.
Il messaggio per founder, investitori e policymaker è chiaro: continuare a scommettere su innovazione concreta, tech scalabile e competenze forti. Il prossimo grande unicorno potrebbe già essere tra queste 10.