FoodSeed apre la Call4Startups 2026

FoodSeed, l’acceleratore FoodTech della Rete Nazionale di CDP Venture Capital, apre ufficialmente la Call4Startups 2026, rilanciando il proprio impegno verso l’innovazione della filiera agroalimentare con un significativo potenziamento delle risorse destinate ai team selezionati. Il nuovo bando, attivo fino ai primi di febbraio, rappresenta un’evoluzione del programma triennale avviato nel 2023 e si inserisce in un momento di forte domanda di tecnologie in grado di trasformare uno dei settori più strategici del Made in Italy. L’iniziativa prevede un investimento iniziale di 250 mila euro per ciascuna startup, in crescita rispetto ai 170 mila euro delle scorse edizioni .
Un programma consolidato che estende la propria traiettoria
Dopo tre anni di attività e 21 startup accelerate, FoodSeed conferma e rafforza il proprio modello di intervento. L’estensione del programma di un ulteriore anno si fonda sui risultati ottenuti dal 2023, che evidenziano un tessuto imprenditoriale sempre più ricettivo e un settore agroalimentare in cui l’innovazione stenta spesso a emergere senza un supporto strutturato. Il modello operativo dell’acceleratore — basato su un approccio di Open Innovation che connette ricerca, industria e startup — si è dimostrato particolarmente efficace nel favorire l’adozione di nuove tecnologie in filiere caratterizzate da complessità operative e dinamiche tradizionalmente conservative.
Come afferma Alberto Barbari, Regional VP di Eatable Adventures e co-investitore del programma, FoodSeed si posiziona come un punto d’incontro tra innovatori e imprese: “Il successo dei primi tre anni conferma che FoodSeed è diventato un riferimento tra ricerca, mercato e imprese. Il potenziamento dell’investimento iniziale sostiene l’obiettivo di portare più rapidamente sul mercato progetti solidi e con impatti misurabili” .
Cosa offre la Call4Startups 2026 e chi può candidarsi
La nuova call attinge alla dotazione complessiva di 15 milioni di euro del progetto triennale e selezionerà fino a dieci startup ad alto potenziale. Possono candidarsi startup italiane e internazionali, purché guidate da almeno un founder italiano, con soluzioni scalabili e sostenibili per il futuro dell’agroalimentare. L’obiettivo è individuare tecnologie in grado di rispondere alle esigenze concrete della filiera, dalle innovazioni nella produzione alla trasformazione, fino ai modelli di consumo più avanzati.
L’aumento dell’investimento iniziale a 250 mila euro rappresenta un segnale forte per l’intero ecosistema: l’acceleratore intende rafforzare la capacità delle startup di consolidare la propria tecnologia, validare il mercato e costruire metriche robuste sin dalle prime fasi del percorso di crescita.
Risultati concreti: collaborazioni, investimenti e round post-accelerazione
A dimostrazione della solidità del modello, FoodSeed ha già supportato startup che hanno registrato progressi significativi. Le 21 realtà accelerate hanno raccolto 10,2 milioni di euro di investimenti complessivi, sviluppato oltre 50 collaborazioni industriali e consolidato il proprio posizionamento grazie a round chiusi nei mesi successivi al programma .
Tra i casi più emblematici:
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Foreverland, startup italiana che ha sviluppato Choruba, un’alternativa sostenibile al cioccolato a base di carruba, ha chiuso un round seed da 3,4 milioni di euro.
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HypeSound, realtà deep-tech che utilizza un avanzato sistema di modulazione acustica per migliorare l’efficienza della bioproduzione, ha completato un round pre-seed da 1,2 milioni di euro.
Questi risultati non solo testimoniano la qualità delle startup selezionate, ma confermano la capacità del programma di accelerare percorsi di crescita credibili e orientati al mercato.
Un ecosistema rafforzato da partner strategici
Fin dalla sua nascita, FoodSeed ha potuto contare su una rete di partner strategici che ne hanno sostenuto la visione. Tra questi: Fondazione Cariverona, UniCredit, Eatable Adventures (anche gestore operativo del programma), Gruppo Amadori, Veronafiere, Accelerate for Impact Platform del CGIAR e Università di Verona. Nel tempo si sono aggiunti attori di rilievo come Revo Insurance, Enologica Vason, NOI Techpark e Fondazione Bruno Kessler, consolidando un ecosistema capace di facilitare sia sperimentazioni tecnologiche sia piloti industriali su scala reale .
Questa composizione eterogenea, che unisce grandi imprese, enti di ricerca e acceleratori internazionali, rappresenta uno degli elementi distintivi del programma. La capacità di attivare relazioni operative tra startup e partner industriali costituisce infatti un differenziale competitivo essenziale in un settore complesso come quello agroalimentare.
Perché FoodSeed è cruciale per l’innovazione della filiera agroalimentare
L’agroalimentare italiano è caratterizzato da eccellenze riconosciute ma anche da una struttura produttiva frammentata, spesso poco incline all’adozione di tecnologie digitali e di modelli di business innovativi. FoodSeed interviene proprio su questo gap, facilitando un dialogo strutturato tra chi sviluppa soluzioni avanzate e chi può implementarle su larga scala.
L’approccio di Open Innovation adottato dall’acceleratore risponde inoltre a una crescente esigenza di sostenibilità ambientale e di efficienza produttiva, temi ormai centrali per la competitività delle filiere Made in Italy. Tecnologie di precisione, nuove biotecnologie, modelli circolari e piattaforme digitali per la gestione dei processi possono generare trasformazioni profonde, ma richiedono ambienti di sperimentazione sicuri e supporto economico adeguato.
FoodSeed si posiziona così come un facilitatore strategico, capace di mettere in relazione ricerca avanzata, investitori e imprese, accelerando il trasferimento tecnologico e riducendo i tempi necessari per portare l’innovazione sul mercato.
Come candidarsi
Le startup interessate possono candidarsi da questo link. La call resterà aperta fino ai primi di febbraio, e la selezione terrà conto della scalabilità delle soluzioni, della loro sostenibilità economica e ambientale e del potenziale impatto sull’intera filiera agroalimentare.
Con l’apertura della Call4Startups 2026, FoodSeed conferma il proprio ruolo di piattaforma nazionale per la crescita dell’AgriFoodTech, offrendo risorse potenziate, un ecosistema strutturato e un modello di intervento che ha già dimostrato di generare valore concreto per startup, imprese e territorio. In un mercato globale che richiede sempre più innovazione, resilienza e sostenibilità, iniziative come questa rappresentano un tassello fondamentale per costruire il sistema alimentare di domani.





