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GASGAS due anni dopo, la corsa continua!

600 punti di ricarica in portafoglio, 400 soci e un business che brucia le tappe. Abbiamo intervistato Alessandro Vigilanti e Stefania Menguzzato, co-founders dell’azienda che gestisce e installa punti di ricarica per veicoli elettrici. “I nostri obiettivi? Potremmo installare anche 10.000 punti di ricarica”.

Per GASGAS il 2022 è stato un anno molto impegnativo, l’anno dei record per le energie rinnovabili, la cui capacità totale mondiale, secondo il Rapporto Renawables 2022 dell’IEA (International Energy Agency), è destinata a raddoppiare entro il 2027, superando il carbone e diventando la principale fonte di elettricità globale nel 2025.

Secondo l’ultimo report (febbraio 2023) di Motus-E (l’associazione italiana che racchiude operatori industriali, filiera automotive e stakeholder del mondo della mobilità elettrica) il 2022 ha visto l’installazione di 10.748 nuovi punti di ricarica, di cui 3.996 messi a terra solo nell’ultimo trimestre, a testimonianza di una tendenza in forte ascesa. Si tratta infatti del miglior risultato mai registrato nella Penisola, che può contare così al 31 dicembre 2022 su una rete di 36.772 punti di ricarica. In termini percentuali, nel 2022 i punti di ricarica installati sul territorio nazionale sono aumentati del 41%, dopo il +36% messo a segno nel 2021. Un’accelerazione costante, che rispetto alla prima rilevazione del settembre 2019 ha visto il numero dei punti di ricarica italiani salire del 245%.

In questo contesto così dinamico e in fortissima crescita si colloca GASGAS, tra i protagonisti della rivoluzione elettrica della mobilità in Italia, affermatosi rapidamente come uno dei più brillanti system integrator nel campo dei sistemi di ricarica.

Team GASGAS
I founder di GASGAS. Da sinistra: Alessandro Vigilanti, Stefania Menguzzato e Francesco Zorgno.

Una storia in rapida evoluzione

Esattamente un anno fa abbiamo fatto una lunga chiacchierata con la startup delle colonnine di ricarica elettrica che aveva appena completato un brillante round di equity crowdfunding da 700mila euro. L’azienda era nata da appena un anno e quello che ci aveva colpiti all’epoca era la grande velocità e determinazione con cui il team stava bruciando le tappe. A settembre 2022 GASGAS ha chiuso un secondo round da 1,5 milioni di euro, sempre su CrowdFundMe, ponendosi obiettivi ancora più importanti.

A distanza di un anno, abbiamo deciso di risentire il team per farci raccontare cosa è stato fatto in questi mesi e cosa bolle in pentola per il prossimo futuro. Ne abbiamo parlato ancora una volta con Alessandro Vigilanti e Stefania Menguzzato, co-founder di GASGAS, partendo dallo stato dell’alrte sul mercato della mobilità.

Alessandro, le vostre previsioni erano corrette?

Direi proprio di sì. Anzi, il mercato di riferimento di GASGAS è cresciuto molto più rapidamente di quanto potessimo immaginare. Certo, avevamo delle proiezioni molto chiare anche grazie alla collaborazione con Energy Strategy group del Politecnico di Milano, sicuramente l’osservatorio più autorevole del nostro settore. Possiamo sicuramente dire che se il mondo della mobilità elettrica è cresciuto, quello delle reti di ricarica è letteralmente esploso: questo ha influito in modo molto significativo sulla crescita del business di GASGAS.

Come descriveresti questo periodo?

A inizio 2021, GASGAS era poco più di un progetto sulla carta, la crescita è stata incredibile… È stata un’esperienza a dir poco entusiasmante. Due anni fa eravamo un team pieno di passione e di competenze per la mobilità elettrica, ma con poche colonnine di ricarica effettivamente operative. Dopo due anni, GASGAS è uno dei più importanti operatori indipendenti nella realizzazione e gestione di reti di ricarica, con un portafoglio di circa 600 punti di ricarica su quasi tutto il territorio italiano, usando tecnologie Quick in AC e Fast in DC, nei migliori siti di interesse pubblici e privati. In questi due anni ci siamo affermati con due importanti parole d’ordine: grande disponibilità ed efficienza della rete, e localizzazione “intelligente” delle colonnine per ottimizzare l’utilizzo del tempo impiegato nella ricarica.

Qual è stato il segreto di una crescita così importante?

Sicuramente, operare in un mercato in così forte espansione rappresenta una condizione essenziale. Ma la capacità di GASGAS è stata quella di crescere più degli altri. Questo grazie ad alcune importanti intuizioni, prima fra tutte quella di posizionare le colonnine di ricarica dove effettivamente servono per ottimizzare così il tempo di attesa durante una ricarica. Per questo abbiamo dovuto decidere di essere noi i primi a investire, i primi a scegliere dove installare, sia in aree private, sia pubbliche. All’inizio il nostro obiettivo erano soprattutto le aree private: ristoranti, palestre, centri commerciali.

E poi, cosa è cambiato per GASGAS dopo due anni?

Il focus sulle aree private è stato il primo aspetto della crescita di GASGAS. Individuare catene di ristoranti, centri benessere, palestre e così via per poi espanderci al mondo della distribuzione, per esempio di prodotti petroliferi come carburante e in ogni caso strutture industriali ad ampia presenza territoriale. Si è trattato di un approccio di crescita graduale e concreto. Ma il vero boom di crescita di GASGAS degli ultimi 12 mesi è stato quello legato alle pubbliche amministrazioni. Ci siamo posizionati come operatore estremamente qualificato e affidabile per comuni di piccole e medie dimensioni presso i quali GASGAS si è affiancato con una proposta vincente alle grandi major che inizialmente occupavano il settore.

Nel futuro GASGAS si rivolgerà più al pubblico o al privato?

La grande forza di GASGAS è stata quella di creare un team forte e solido, capace di seguire contemporaneamente clienti con esigenze estremamente diversificate. La capacità di trovare ogni volta soluzioni innovative, studiare sempre la soluzione migliore a seconda della durata attesa del tempo di ricarica. Sono queste le caratteristiche di GASGAS dopo due anni che ancora piacciono molto ai suoi interlocutori, siano essi privati o pubblici.

Stefania, GASGAS è una di quelle poche startup che superano gli obiettivi…

Sono orgogliosa di dire che è vero. Più volte abbiamo dovuto mettere mano al nostro piano perché abbiamo raggiunto in anticipo i nostri obiettivi. E anche adesso. Siamo a metà marzo 2023 e possiamo dire che GASGAS ha già raggiunto gli obiettivi prefissati per la fine dell’anno. Questo grazie alla crescita esponenziale della propria rete di contatti e della propria presenza sul territorio.

Il nostro piano originale era quello di una raccolta di capitali graduale e progressiva che ci portasse ad essere uno dei più importanti gestori italiani con una rete di almeno 1500 punti di ricarica entro il prossimo anno. La verità è che ormai la nostra capacità di crescita è molto maggiore rispetto a questo obiettivo. Opportunamente capitalizzata, GASGAS è in grado di raggiungere obiettivi anche molto più ambiziosi puntando ad avere 10mila punti di ricarica entro il 2030.

Si tratta di obiettivi molto ambiziosi. Come pensate di raggiungerli?

Diciamo subito che le partnership attivate da GASGAS permettono di accedere a una pipeline di siti in cui installare punti di ricarica, molto più ampia del previsto. Inoltre, le collaborazioni industriali e la capacità di raccogliere capitali che ha dimostrato la società, ci mettono nella condizione di poter raggiungere tali obiettivi seppur ambiziosi. Si tratta solo di decidere con quali tempistiche e con quali modalità.

Quali soluzioni tecniche vi aiuteranno?

GASGAS è sempre stata capace di identificare le soluzioni migliori per la propria clientela, attraverso un monitoraggio attento delle ultime soluzioni tecnologiche, con una selezione molto severa dei propri fornitori. Sono queste le caratteristiche che ci hanno permesso di essere sempre presenti, veloci ed efficienti sia con soluzioni ad alta velocità, sia con quelle più tradizionali. Abbiamo consolidato partnership strategiche con i più importanti sviluppatori di tecnologia e fornitori di servizi, che ci garantiscono le caratteristiche di efficienza e affidabilità alla base dell’offerta GASGAS.

Puoi descrivere GASGAS in tre parole?

Solidità, visione, passione. Queste sono sempre state le caratteristiche di GASGAS e del suo team. Un team forte con oltre 400 soci che hanno creduto in questo progetto attraverso due round di equity crowdfunding nel giro di due anni. La visione di un team di founders esperto e competente con oltre 10 anni di esperienza nel settore energetico e in quello della mobilità elettrica, appassionati di mobilità elettrica e che sono stati fra i primi e-driver in Italia.

Business Development Manager at Dynamo, Author Manuale di Equity Crowdfunding, Angel Investor in CrossFund, Journalist, Crowdfunding Marketing Strategist, Startup-News.it founder, IED Lecturer.

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