N8n: la startup tedesca di AI agent al centro di una guerra tra VC. Valutazione attesa da 1,5 miliardi di dollari

Una vera rivoluzione sta coinvolgendo il mercato degli AI Agent. N8n, la giovane promessa berlinese, è ora al centro di una competizione serrata tra fondi di venture capital.Un’ondata di interesse senza precedenti sta travolgendo N8n, la startup tedesca che sviluppa agenti AI per l’automazione dei processi aziendali. Dopo il round di Serie B da 55 milioni di euro chiuso a marzo 2025, l’azienda è ora nel mirino di numerosi investitori per un nuovo aumento di capitale. Secondo fonti vicine alle trattative, il nuovo round di Serie C potrebbe superare i 100 milioni di dollari, spingendo la valutazione dell’azienda fino a 1,5 miliardi di dollari.
Fondata nel 2019 e con sede a Berlino, N8n ha costruito una piattaforma che consente alle aziende di connettere e orchestrare dati e applicazioni grazie ad agenti basati su intelligenza artificiale. Un approccio che ha attratto oltre 3.000 clienti enterprise e circa 200.000 utenti attivi, tra cui colossi come Microsoft, Vodafone e Delivery Hero.
Una nuova generazione di AI agent europei
Il successo di N8n non è un caso isolato. La startup è parte di un più ampio movimento di innovazione europeo che sta portando alla ribalta un’intera generazione di strumenti AI-native, costruiti su modelli di frontiera sviluppati da terze parti come OpenAI o Anthropic. In questo contesto, gli investitori stanno mostrando un interesse crescente per le applicazioni pratiche dell’AI generativa, in particolare per gli agenti autonomi in grado di svolgere compiti complessi in ambienti aziendali.
Nel solo 2025, le startup europee native AI hanno raccolto 3,7 miliardi di euro, superando già i 3,4 miliardi di tutto il 2024, secondo dati di Sifted. Tra le operazioni più rilevanti: Lovable, startup svedese specializzata in “vibe coding”, ha chiuso un round da 200 milioni di dollari, raggiungendo una valutazione di 1,8 miliardi. Xelix, invece, con sede nel Regno Unito e focalizzata sull’automazione della funzione finanziaria, ha raccolto 160 milioni di dollari.
Una battaglia tra big del venture capital
Il fascino che esercita N8n ha dato il via a una vera e propria “bidding war” tra i principali fondi VC, che hanno presentato diverse term sheet per accedere al nuovo round. Tra i precedenti investitori figurano nomi di peso come Sequoia, Firstminute Capital, Highland Europe e HV Capital.
Questa corsa al finanziamento si inserisce in un contesto più ampio di aumento degli investimenti in early-stage AI da parte dei Corporate Venture Capital (CVC). Secondo il report 2024 di CB Insights, il 65% dei deal con partecipazione CVC è stato destinato a startup early-stage e il 37% dei capitali è andato ad aziende attive nell’intelligenza artificiale.
Tra crescita e sostenibilità: i numeri di N8n
Un elemento chiave che spiega il forte appeal della startup è la sua capacità di generare ricavi significativi in una fase ancora giovane del suo ciclo di vita. Secondo il Financial Times, N8n avrebbe già raggiunto i 40 milioni di dollari in ricavi ricorrenti annuali (ARR), un traguardo che pochissime startup europee di AI possono vantare.
Questa solidità economica, unita a una trazione commerciale concreta, sta alimentando le aspettative su una prossima exit di alto profilo, in un mercato dove già si sono viste operazioni rilevanti. L’ultima, in ordine di tempo, è stata l’acquisizione di Cognigy – altra startup tedesca che usa AI agent conversazionali – da parte della statunitense NiCE per quasi un miliardo di dollari.
Berlino hub europeo dell’AI
Il caso N8n conferma ancora una volta il ruolo centrale di Berlino come hub per l’innovazione AI in Europa. Un ecosistema che sta crescendo in attrattività grazie alla combinazione di talenti tech, capitali internazionali e un tessuto imprenditoriale sempre più solido.
Secondo il Global Startup Ecosystem Index 2024 di StartupBlink, Berlino si posiziona tra le città europee con maggiore densità e qualità di startup AI, rafforzando il suo ruolo anche in termini di attrattività per i founder internazionali.
Il futuro degli agenti AI è europeo?
La corsa ai fondi che coinvolge N8n e molte altre startup AI europee è il segnale più evidente che qualcosa sta cambiando nel panorama globale. Se fino a pochi anni fa era impensabile vedere aziende del Vecchio Continente competere a queste valutazioni con le big della Silicon Valley, oggi l’Europa si presenta come terreno fertile per l’adozione su larga scala di tecnologie AI specializzate.
Questo trend si inserisce anche in un contesto normativo favorevole e in un crescente supporto delle istituzioni, come dimostra la strategia UE per le startup e scaleup pubblicata nel 2025, che mira proprio a ridurre il gap di finanziamento rispetto agli USA e ad aumentare la competitività del mercato europeo.