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Smart4Tech, CrowdFundMe e WeAreStarting verso la fusione: nuovo polo integrato per finanza alternativa PMI italiane

In uno scenario finanziario in profonda trasformazione, tre realtà di punta dell’ecosistema fintech e della consulenza tecnologica italiana si preparano a unire le forze. Smart4Tech S.p.A., CrowdFundMe S.p.A. e WeAreStarting S.r.l. hanno annunciato di essere in fase avanzata di negoziazioni per un’operazione di integrazione industriale che potrebbe ridisegnare il panorama della finanza alternativa nel nostro Paese.

Secondo quanto comunicato dalle società, l’operazione – formalizzata attraverso la sottoscrizione di un term sheet non vincolante – prevede la fusione per incorporazione di Smart4Tech e WeAreStarting in CrowdFundMe, con l’obiettivo di costituire un nuovo gruppo quotato su Euronext Growth Milan. La nuova entità punta a diventare una piattaforma leader nel supporto alle PMI italiane nei processi di raccolta di capitali alternativi, digitalizzazione e finanza straordinaria, integrando competenze tecnologiche, consulenziali e operative.

A promuovere strategicamente l’iniziativa è Smart Capital S.p.A. (EGM-PRO: SMCAP), holding di partecipazioni industriali di tipo permanent capital e azionista di riferimento del futuro gruppo, affiancata da Tommaso Baldissera Pacchetti, Benedetto Pirro e Carlo Allevi, che manterranno partecipazioni significative e sottoscriveranno impegni di lock-up in linea con le best practice di mercato.

Verso un nuovo polo tecnologico e finanziario

L’operazione, ancora soggetta alle verifiche di due diligence e alle necessarie approvazioni assembleari, è concepita per creare una piattaforma integrata capace di coniugare competenze digitali e accesso ai capitali, offrendo alle imprese un ventaglio di strumenti evoluti: equity crowdfunding, lending, club deal e minibond. L’obiettivo dichiarato è quello di accompagnare le PMI in un percorso di crescita strutturata, favorendo la transizione verso modelli finanziari più sostenibili e tecnologicamente avanzati.

«Questa operazione rappresenterebbe un caso esemplare di innovazione industriale nel mercato dei capitali italiani», Andrea Costantini e Andrea Faraggiana

«Questa operazione rappresenterebbe un caso esemplare di innovazione industriale nel mercato dei capitali italiani», hanno dichiarato Andrea Costantini, Presidente e CEO di Smart Capital e Andrea Faraggiana, Managing Partner e Direttore Generale di Smart Capital. «Il nuovo gruppo avrebbe la capacità di attrarre capitali e offrire soluzioni evolute per imprese e investitori, contribuendo alla modernizzazione del sistema finanziario in ottica tecnologica e ESG».

Sulla stessa linea Tommaso Baldissera Pacchetti, Presidente e Amministratore Delegato di CrowdFundMe, ha sottolineato come la fusione rappresenti «un salto di qualità nell’attività di raccolta di capitali, offrendo alle PMI l’accesso a strumenti innovativi di finanza e accompagnandole nel percorso di crescita».

«Un salto di qualità nell’attività di raccolta di capitali, offrendo alle PMI l’accesso a strumenti innovativi di finanza e accompagnandole nel percorso di crescita». Tommaso Baldissera Pacchetti

Per Carlo Allevi, CEO di WeAreStarting, l’integrazione «non è solo un’operazione industriale, ma la condivisione di una visione ambiziosa per il futuro della finanza alternativa e dei servizi alle imprese. Insieme a CrowdFundMe e Smart4Tech vogliamo creare un polo capace di innovare radicalmente l’accesso ai capitali».

Tempistiche e aspetti regolamentari

Il perfezionamento dell’operazione, atteso indicativamente entro il primo trimestre 2026, sarà subordinato all’esito positivo della due diligence e al verificarsi di una serie di condizioni sospensive, tra cui le approvazioni assembleari e il rilascio delle eventuali autorizzazioni da parte delle autorità competenti.

«Non è solo un’operazione industriale, ma la condivisione di una visione ambiziosa per il futuro della finanza alternativa e dei servizi alle imprese. Insieme a CrowdFundMe e Smart4Tech vogliamo creare un polo capace di innovare radicalmente l’accesso ai capitali». Carlo Allevi

La fusione si configura come reverse take-over ai sensi del Regolamento Emittenti Euronext Growth Milan, sia per Smart Capital che per CrowdFundMe. Quest’ultima provvederà alla pubblicazione del documento informativo previsto dalla normativa, mentre per Smart Capital si applicherà la procedura semplificata di cui all’art. 14 delle Linee Guida EGM. Inoltre, l’operazione sarà soggetta alla procedura di “white-wash” ai sensi dell’articolo 49, comma 1, lett. g), del Regolamento Consob n. 11971/1999, ai fini dell’esenzione da OPA.

Tre protagonisti con DNA complementari

La forza del progetto risiede nella complementarità industriale dei tre soggetti coinvolti.

  • Smart4Tech, controllata da Smart Capital, rappresenta il motore tecnologico dell’operazione, con competenze avanzate nella digitalizzazione dei processi di investimento e nella consulenza IT per la finanza.

  • CrowdFundMe, prima piattaforma italiana di crowdinvesting quotata su Borsa Italiana, offre da anni strumenti di investimento in equity, real estate e corporate debt, rivolti sia a investitori retail sia istituzionali.

  • WeAreStarting, fondata nel 2014 a Bergamo, è tra i pionieri dell’equity crowdfunding in Italia, con oltre 70 campagne concluse con successo e un track record di rivalutazione tra i più elevati del mercato, come evidenziato dall’Osservatorio sul Crowdinvesting del Politecnico di Milano.

Questa combinazione mira a creare un ecosistema unico, capace di integrare tecnologia, consulenza e raccolta di capitali in un’unica infrastruttura digitale, aprendo nuove prospettive per l’accesso al mercato dei capitali da parte delle PMI e delle startup innovative.

Una spinta all’innovazione finanziaria italiana

L’integrazione tra Smart4Tech, CrowdFundMe e WeAreStarting potrebbe segnare una svolta nel mercato fintech italiano, favorendo il consolidamento di un comparto che negli ultimi anni ha visto crescere la competizione e la domanda di strumenti alternativi di finanziamento. Il nuovo gruppo punta a rafforzare la fiducia degli investitori e a promuovere una maggiore efficienza nel matching tra domanda e offerta di capitali.

In un contesto in cui la digitalizzazione e la sostenibilità sono diventate leve strategiche di crescita, l’operazione si inserisce perfettamente nel percorso di evoluzione della finanza italiana verso modelli più aperti, trasparenti e data-driven.

Se la fusione andrà a buon fine nei tempi previsti, il primo trimestre del 2026 potrebbe segnare la nascita di un nuovo protagonista nel panorama della finanza alternativa europea, con radici solide nel tessuto imprenditoriale italiano e una visione orientata all’innovazione tecnologica e alla creazione di valore sostenibile.

Business Development Manager at Dynamo, Author Manuale di Equity Crowdfunding, Angel Investor in CrossFund, Journalist, Crowdfunding Marketing Strategist, Startup-News.it founder, IED Lecturer.

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