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AI e assicurazioni: il settore USA vuole escludere l’IA dalle coperture

Secondo quanto riportato dal Financial Times, il tema AI e assicurazioni sta diventando sempre più critico negli Stati Uniti. Alcuni dei principali player del mercato, tra cui AIG, Great American e WR Berkley, hanno chiesto ai regolatori americani di autorizzare l’esclusione dalle polizze corporate di qualsiasi responsabilità legata all’intelligenza artificiale. Gli underwriter coinvolti definiscono gli output dei modelli come “troppo opachi”, una black box che sfugge alle metriche attuariali tradizionali.

Episodi recenti che alimentano l’allarme

Le preoccupazioni del settore non sono teoriche, ma basate su incidenti concreti che hanno evidenziato la capacità dell’IA di generare danni significativi. A marzo, la funzione AI Overview di Google ha erroneamente attribuito a un’azienda del settore solare presunti problemi legali, dando origine a una causa da 110 milioni di dollari. Air Canada, nel 2023, si è invece trovata costretta a rispettare uno sconto inventato dal proprio chatbot, un precedente che ha sollevato interrogativi sulle responsabilità operative dei sistemi automatizzati. Ancora più grave il caso Arup: i truffatori hanno utilizzato un deepfake di un dirigente durante una videochiamata estremamente credibile, riuscendo a sottrarre 25 milioni di dollari alla società di ingegneria londinese. Tre episodi diversi, un’unica conclusione: nell’intersezione fra AI e assicurazioni, gli errori dei modelli e gli abusi tecnologici rappresentano un rischio crescente.

La corsa globale verso l’intelligenza artificiale potrebbe presto scontrarsi con il limite più inaspettato, quello della non assicurabilità del rischio.

Il pericolo più grande: il rischio sistemico dell’IA diffusa

Non sono però i singoli casi a spaventare maggiormente gli assicuratori, bensì la prospettiva di un evento sistemico. Un dirigente di Aon ha spiegato che il settore può sopportare un danno da 400 milioni di dollari legato a un singolo cliente. Ciò che non può gestire è un malfunzionamento di un modello di IA ampiamente utilizzato che generi migliaia di richieste di risarcimento simultanee. In questo scenario, i principi alla base della mutualizzazione del rischio saltano completamente: se 10.000 aziende subiscono un danno identico nello stesso momento, nessun gruppo assicurativo è strutturato per reggere l’impatto.

Un futuro complesso per la diffusione dell’IA nelle imprese

Il crescente timore delle compagnie segnala una nuova fase di incertezza per il rapporto fra AI e assicurazioni. Se le esclusioni dalle polizze verranno approvate, molte aziende potrebbero trovarsi prive di tutele in caso di incidenti generati dall’IA, con effetti diretti sull’adozione della tecnologia. Un segnale forte: la corsa globale verso l’intelligenza artificiale potrebbe presto scontrarsi con il limite più inaspettato, quello della non assicurabilità del rischio.

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