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Addio Silicon Valley, ecco in quale città americana aprire una startup

Gli Stati Uniti sono sempre un terra di opportunità ma ora per aprire una startup la Silicon Valley non rappresenta l'unica meta

Startup e Stati Uniti fanno rima con Silicon Valley: lì sono nate Google, Facebook, Uber e tantissime società che hanno davvero rivoluzionato il nostro modo di vivere negli ultimi anni. Se sognate di trasferirvi nella Silicon Valley senza dubbio sarete catapultati nell’epicentro dell’innovazione mondiale, circondati da menti brillanti, da mega-società e da venture capital di primaria importanza; ma dovrete anche fare i conti con un costo della vita tra i più alti in America.

San Francisco e San Jose sono la terza e la quarta città più costose negli Stati Uniti

San Francisco e San Jose sono difatti la terza e la quarta città più costose negli Stati Uniti. Ma anche sulla costa orientale, città come Boston e New York, tra i principali poli dell’innovazione, si sono classificate tra le cinque città più costose per aprire una nuova attività secondo Inc.com. Se siete quindi decisi a fare il salto oltreoceano forse dovreste considerare anche queste quattro opzioni.

San Diego, Los Angeles, Denver e Seattle hanno scalato le classifiche mondiali relative al finanziamento di startup

Città come San Diego, Los Angeles, Denver e Seattle hanno scalato le classifiche mondiali relative al finanziamento di startup: insieme, questi quattro poli tecnologici emergenti hanno visto versare più di 1,5 miliardi di dollari di capitale di rischio, in nuove iniziative imprenditoriali. Facciamo una rapida panoramica.

San Diego

Generalmente conosciuta come città militare per via delle numerose basi della Navy, oggi è leader globale nel campo della biotecnologia e delle scienze biologiche, della tecnologia mobile e della ricerca aerospaziale. Grazie alla University of California, San Diego – in cui oggi, ogni anno, si laureano più ingegneri rispetto a Stanford e Berkley messe assieme – le zone commerciali hanno lasciato spazio ai giganteschi centri di ricerca come l’Istituto Salk e Qualcomm.

Los Angeles

Los Angeles per decenni ha avuto una sola industria: quella cinematografica (e televisiva) di Hollywood. Oggi, tuttavia, la città degli angeli sta spostando la sua attenzione su settori vicini, come la tecnologia legata ai droni, alla realtà virtuale e alle auto che si guidano da sole. Uno dei vantaggi di Los Angeles è che nell’ultimo anno sono nati oltre 70 spazi di co-working, piccoli ecosistemi in cui neo-imprenditori non solo incubano e fanno crescere le loro aziende – risparmiando, visto i prezzi degli uffici tradizionali – ma possono essere “contaminati” dalla varietà di attività, risorse e idee.

Los Angeles è dove Howard Hughes ha iniziato, ed è dove Walt Disney ha iniziato. LA è sempre stato il luogo dove la gente veniva per realizzare i propri sogni

D’altronde uno dei motti ricorrenti tra gli startupper locali è che “Los Angeles è dove Howard Hughes ha iniziato, ed è dove Walt Disney ha iniziato. LA è sempre stato il luogo dove la gente veniva per realizzare i propri sogni”.

Denver

Fino a solo qualche anno fa, a Denver era presente solo il Denver Tech Center (DTC), confinato in un parco industriale vicino ai limiti meridionali della città. Oggi Denver sta diventando una città molto attrattiva dove installare la propria startup. L’amministrazione cittadina difatti ha fatto importanti investimenti in infrastrutture al fine di permettere la crescita di aziende innovative e di attirare una forza lavoro altamente qualificata, puntando inoltre a snellire e a rimuovere gli ostacoli normativi, oltre che attraverso favorevoli politiche fiscali per insediare le nuove attività.

Seattle

Da importante porto marittimo, all’era industriale di Boeing, allo sviluppo tecnologico di Microsoft, al mondo virtuale di Amazon, Seattle ha una lunga storia di successi imprenditoriali, pur mantenendo l’apparenza di una “grande piccola città”. Ma anche se può sembrare piccola, Seattle ha una presenza globale: è difatti indubbiamente la capitale mondiale del cloud computing, ma il suo ecosistema di imprese sta guardando verso il settore della realtà virtuale, delle scienze della vita, della tecnologia aerospaziale e, ovviamente, dell’e-commerce.

Seattle è la capitale mondiale del cloud computing

D’altronde la presenza di Amazon ha contribuito all’arrivo di talenti, che una volta lasciato il colosso di Bezos, hanno contribuito a creare nuove iniziative nella Emerald City.

 

In definitiva: in quale città ci trasferiamo?

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