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AIDA, startup AI al servizio delle aziende

Le tecnologie basate sui sistemi di Intelligenza Artificiale stanno cambiando il mondo del lavoro e non necessariamente in peggio, anzi. Se possiamo delegare alle macchine i compiti più noiosi e ingrati per concentrarci su quelli creativi ad alto valore aggiunto perché non farlo? Aida nasce per questo.

AIDA è stata fondata con l’obiettivo di  affiancare le imprese in tutte quelle attività ripetitive che spesso richiedono molto tempo al personale. Parliamo di azioni che vengono percepite come qualcosa dal basso valore aggiunto, ma che al tempo stesso sono indispensabili per portare avanti il lavoro quotidiano in modo efficace ed efficiente.

Il nome della startup, AIDA, sta per Artificial Intelligence for Deeds Automation. Attualmente permette di automatizzare una serie di operazioni che riguardano Contenuti, Meeting e Planning, vediamo meglio di cosa si tratta.

Come nasce AIDA

AIDA nasce a Milano all’interno di FoolFarm, tra i più noti venture builder specializzati nel campo deep-tech. Il compito di gestire, sviluppare e portare sul mercato questa nuova startup è stato affidato all’EIR (l’Entrepreneur in Residence) di FoolFarm,  Marco Poggetti.

Non possiamo negarlo: l’intelligenza artificiale sta cambiando il mondo del lavoro e sta mettendo in discussione diverse abitudini consolidate. Quelle che affidano alle persone compiti ripetitivi che una macchina sufficientemente evoluta oggi potrebbe tranquillamente svolgere (facendolo, forse, anche meglio).

«AIDA è tra le prime piattaforme basate su IA pensate interamente per il segmento BtoB – dichiara Marco Poggetti, EIR di FoolFarm, a capo del progetto AIDA –. Allo stato attuale, ci sono sul mercato delle soluzioni che possiamo definire concorrenti, ma nessuna è in grado di offrire, contemporaneamente in un’unica suite, tutte le funzionalità che AIDA presenta. In questo senso, l’integrazione orizzontale delle funzioni per Contenuti, Meeting e Planning rende la tecnologia davvero unica».

Cosa fa AIDA

La startup, proprio come ChatGPT, può aiutare innanzitutto a creare contenuti. In quale modo? Una volta integrato all’interno di strumenti come Google Drive o Microsoft OneDrive, il sistema basato su Intelligenza Artificiale è in grado di abbinare le fonti e i materiali provenienti da Internet per ottenere nuovi contenuti, originali e approfonditi. AIDA, giusto per fare un esempio, può creare presentazioni, report, articoli ed elaborati simili.

Per quanto riguarda i meeting, il sistema fa da assistente virtuale e può essere integrato in diversi strumenti di collaborazione tra i più diffusi, come Zoom, Microsoft Teams, Google Meet eccetera. In questo caso, l’IA registra e trascrive le riunioni e prende nota delle attività concordate, facendo una specie di riassunto e realizzando un archivio automatizzato consultabile da tutto il team. In questo modo tutti restano sempre aggiornati e non dimenticano le cose da fare. AIDA opera analogamente a un plug-in all’interno dei diversi strumenti già usati.

Infine, dal punto di vista del planning, AIDA funziona come una sorta di project manager virtuale. Tutte le informazioni raccolte, ad esempio, grazie alla funzione Meeting vengono elaborate e integrate con gli strumenti di project management. Tra cui citiamo Asana, Slack, Trello eccetera. L’IA aggiorna automaticamente ogni progetto usando direttamente il tool o i tool preferiti dal team. Lo smart planning ancora una volta libera le mani e la mente delle persone impiegate in azienda, che al posto di investire tempo per organizzare lo possono usare per creare.

Per chi è AIDA?

La suite di AIDA è pensata per le imprese di media o grande dimensione e verrà lanciata sul mercato con un modello di tipo SaaS. Dal punto di vista della privacy e della gestione dei dati è l’amministratore stesso del progetto che può decidere se e quando attivare l’intelligenza artificiale. Mentre a garantire la sicurezza lato cybersecurity è entrata in gioco Fragmentalis, altra startup di FoolFarm, specializzata in soluzioni di sicurezza informatica basate sui processi di polverizzazione del dato.

«Come FoolFarm siamo felici di sviluppare e sostenere un progetto che può aprire anche a sinergie inedite con le altre startup che abbiamo in portafoglio, come Fragmentalis in materia di sicurezza, ma anche sfruttare il know-how nella tecnologia vocale fornito dalla nostra altra startup, Voiceme» ha concluso Andrea Cinelli, CEO & Founder di FoolFarm.

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