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Deliveristo si porta a casa 630mila euro, dopo i 120mila in pre-seed dello scorso anno

Il foodtech rappresenta uno tra i trend che sta registrando la maggior attenzione e crescita a livello globale. Gli investimenti in Venture Capital in questo spazio, prossimi allo 0 fino al 2012, sono cresciuti fino a superare i 14B€ nel 2018 (2014: 3.0B€, 2015: 6.9B€, 2016: 9.5B€, 2017: 12.2B€. Fonte: “Dealroom – The state of …

Il foodtech rappresenta uno tra i trend che sta registrando la maggior attenzione e crescita a livello globale. Gli investimenti in Venture Capital in questo spazio, prossimi allo 0 fino al 2012, sono cresciuti fino a superare i 14B€ nel 2018 (2014: 3.0B€, 2015: 6.9B€, 2016: 9.5B€, 2017: 12.2B€. Fonte: “Dealroom – The state of european foodtech 2018”). Tra i settori che stanno attraendo maggiori investimenti, la digitalizzazione della food delivery è sicuramente il più rappresentativo ed ha visto convertire 3.1B€ investiti in piattaforme quali Delivery Hero, Just Eat, Hello Fresh, Takeaway.com, Deliveroo, in un valore complessivo di 21B€ in soli 8 anni (fonte: “Dealroom – The state of european foodtech 2018”)

Dopo la digitalizzazione della food delivery del segmento B2C (dal ristoratore al consumatore finale), che è oramai in fase di consolidazione, in diversi Paesi recentemente (negli ultimi 3 anni) si sta verificando un livello di concentrazione degli investimenti analogo, ma focalizzato ora a monte nella catena del valore, corrispondente alla digitalizzazione della food delivery del segmento B2B, ovvero relativo alla fornitura di operatori Ho.Re.Ca. (Hotellerie, Restaurant, Café/Catering). Esempi virtuosi recenti: Gocheetah.com in USA (31.7M$ raccolti – fonte: “Crunchbase”), Grubmarket in USA (89.1M$ raccolti – fonte: “Crunchbase”), Procsea in Francia (3.7M$ raccolti – fonte: “Crunchbase”), Ninjacart in India (139.5M$ raccolti– fonte: “Crunchbase”), Meicai in Cina (792.6M$ raccolti– fonte: “Crunchbase”)

In Italia non esiste ancora un player digitale di riferimento e Deliveristo ha come missione quella di coprire questa significativa opportunità. Startup innovativa fondata a luglio 2017 e attiva sul mercato a partire dall’autunno 2018, Deliveristo digitalizza l’attuale approvvigionamento delle forniture di chef e ristoratori grazie ad una piattaforma che li pone in contatto diretto con i produttori in maniera facile, veloce ed efficiente.

La spesa relativa all’approvvigionamento di food considerando i soli ristoranti italiani rappresenta un mercato che supera i 7 miliardi di euro (fonte “C.S. Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercenti – Ismea”) e circa 50 miliardi se riportato a livello europeo

Dopo il pre-seed round da 120.000€ di febbraio 2018 dedicato alla costruzione della piattaforma e alla validazione delle prime metriche, Deliveristo annuncia ora la chiusura del Seed da 630.000€ con l’obiettivo di consolidare le metriche e prepararsi per il Series A ad inizio del 2020.

Il team

Il team che sta lavorando all’iniziativa è stato costruito per far si che ci sia la massima eterogeneità di know-how. Tra i membri del team: CTO Claudio Geraci, former capo dello sviluppo di Mosaicoon, dove ha iniziato come primo dipendente fino al momento in cui contava 100 dipendenti di cui 16 risorse all’interno del reparto IT), di conoscenza del prodotto (due laureati all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo con esperienza in Eataly e Slow Food), di marketing digitale (CMO Simone Russo, classificato tra i 100 più brillanti giovani under 30 della classifica Forbes, nei primi 5 all’interno della categoria “Consumer & Technology”), di logistica (Rolando Toto Brocchi, former COO, Direttore Logistica e IT del gruppo CRAI), di conoscenza del ristoratore (Gabriele Angeleri, con esperienza nella ristorazione presso il Bulgari Hotel&Resort e ristorante Orso Poeta e laurea specialistica in legge e Food&Beverage Management presso l’Università Bocconi di Milano), ma soprattutto una profonda conoscenza delle dinamiche di startup grazie ad Ivan Aimo (CEO) e Luca Calia (COO), che provengono da un lungo passato in Innogest, tra i principali fondi di Venture Capital in Italia. Ivan Aimo, Chief Executive Officer di Deliveristo, oltre ad essere stato Senior Associate presso il fondo di Venture Capital Innogest Capital, ha esperienza di consulenza digitale presso Econocom a Parigi e background accademico con laurea triennale in Ingegneria Fisica presso il Politecnico di Torino, laurea specialistica in Ingegneria Elettronica internazionale congiuntra tra il Politecnico di Torino, il Politecnico di Grenoble, il Politecnico di Losanna e tesi finale all’Università della California, Berkeley; MBA (Master in Business Administration) post laurea presso il CDI di Parigi.

Il round di finanziamento e gli investitori coinvolti

L’attuale round di finanziamento da 630.000€ ha coinvolto diversi investitori privati, tra i quali persone di riferimento nel settore della distribuzione food e business angels. Tra i tanti investitori, vale la pena citare: Giangiacomo Ibba (Presidente CRAI e Leader Price Italia), Giorgio Annis (CEO Cash&Carry CentroCash), Rolando Toto Brocchi (former COO, Direttore Logistica e IT CRAI), Simone Russo (Forbes 100 under 30), Marco Ferrari (CEO Anemocyte), Giacomo Fanin (CIO Cereal Docks) CPC-Lab (Fondo Food di Andrea Camerana, Gianluca Pozzi, Robert Carrara), Riccardo Fisogni (IAG – Italian Angels for growth), Laura Iris Ferro (Vice Presidente del Consiglio direttivo e Comitato Esecutivo IAG – Italian Angels for Growth).

Per saperne di più: https://deliveristo.com/

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