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Gli step nel ciclo di vita di una startup

La vita di una startup è densa di avvenimenti e ricca di difficoltà. Nella sua continua evoluzione è necessario comprenderne i vari passaggi per ottimizzare gli sforzi e i risultati. 

Come nasce una startup? Come cresce? Quando riceve finanziamenti? Come si conclude il suo ciclo vitale?
Cerchiamo di esaminare gli step nel ciclo di vita di una startup. Si tratta di un percorso che è necessario avere ben in mente per riuscire a pianificare con cura i passi per portare la propria idea imprenditoriale a realizzarsi.

Bootstrap

Nella fase di bootstrap, detta anche pre-seed, il founder della startup non ha ancora ideato un prodotto o servizio da presentare al pubblico, ma ha semplicemente riconosciuto che c’è un problema o un interesse del mercato in un certo ambito.

In questa prima fase della vita di una startup non ci sono ancora risultati da presentare a potenziali investitori per ricevere finanziamenti, perciò la startup viene solitamente sostenuta economicamente dal founder stesso o da coloro che rientrano nella categoria delle “3 F”, dall’Inglese: family, friends and fools; cioè: amici, familiari e folli.
Questo sostegno nasce non tanto dall’idea alla base del progetto, quanto dalla credibilità del founder agli occhi delle persone a lui vicine. Competenze pregresse nel settore in cui si vuole operare e capacità di raccontare al meglio la propria idea imprenditoriale sono indispensabili per convincere eventuali investitori in una fase così iniziale del progetto.

Seed

Si entra nella fase di seed quando si sta già costituendo un prodotto o  un servizio e si arriva perciò alla fase di MVP (Minimum Viable Product), in cui si propone il servizio sul mercato e si ricevono i primi riscontri da parte degli utenti, generando così le prime metriche di traction.

In questa fase si possono iniziare a cercare degli investitori e chiedere i primi finanziamenti dopo aver preparato accurati business plan, pitch e financial plan.
Nel panorama delle startup in Italia, durante la fase di seed, si possono ricevere di media dai 20 ai 40 mila Euro da parte dei cosiddetti business angels.

Early stage

Con la fase di early stage il prodotto o servizio proposto dalla startup viene ufficialmente lanciato e deve raggiungere più clienti possibile. Questa è forse una delle fasi più delicate nel ciclo di vita di una startup.

Sarà perciò necessario stabilire una buona strategia di acquisizione dei clienti valutando i canali con i quali questo si può fare e a quale costo.
Inoltre, con la risposta del mercato si dovrà anche fare qualche modifica sul prodotto in modo che soddisfi in maniera più piena i bisogni del pubblico al quale è rivolto.
Questo allineamento tra prodotto e necessità del mercato si chiama Product Market Fit che viene valutato principalmente tramite il volume di vendite.

La fase di early stage è un momento nella vita di una startup in cui si può  ottenere una nuova serie di finanziamenti più sostanziosi forniti da Business Angels, piattaforme di equity crowdfunding e società di venture capital; queste ultime sono particolarmente interessate in investimenti ad alto rischio che portano un alto rendimento.

Growth

Se tutte le precedenti fasi di vita della startup sono andate a buon fine, si arriva alla fase di growth, in cui si farà particolare attenzione al marketing per crescere rapidamente.

Gli investimenti maggiori di una startup nella fase di growth sono soprattutto rivolti all’espansione di una robusta strategia di marketing e alla crescita del proprio team tramite l’assunzione di nuovo personale.

In questa fase una startup ha bisogno di somme nell’ordine di centinaia di migliaia di Euro, perciò, per riuscire ad ottenerle, deve dimostrare di avere un ottimo potenziale di crescita e ricorrere nuovamente a società di venture capital, equity crowdfunding e ai primi finanziamenti cosiddetti di serie A.

Scale up

Una startup raggiunge il periodo di scale up quando si rivolge a un mercato internazionale. Questo comporta una nuova serie di investimenti e di spese all’orizzonte.
Ad esempio la necessità di una nuova sede che dia prestigio alla startup, nuovi uffici e filiali estere, espansione del team con membri ancora più qualificati.

Alcune startup decidono di liquidare in questa fase i primi investitori e di sceglierne di nuovi dalle disponibilità finanziarie più ampie, in quanto per completare tutte le manovre sopra elencate serviranno finanziamenti nell’ordine dei milioni di Euro.

Exit nel ciclo di vita di una startup

Il ciclo di vita di una startup si può concludere in vari modi nella fase finale di exit.

  • L’ingresso di una startup nel mercato azionario, cioè nella borsa avviene tramite IPO (Initial Public Offering) .
  • L’acquisizione da parte di una azienda più grande è un altro dei modi in cui una startup giunge alla fine del proprio ciclo vitale. Questa soluzione permette di liquidare in una volta sola tutti i precedenti investitori e il founder, che spesso verrà invitato a continuare a lavorare sul proprio prodotto all’interno della nuova azienda.
  • Un’altra soluzione è quella del buy-back, che avviene nel momento in cui i soci fondatori liquidano tutti gli investitori riacquistando così tutte le quote della startup.

Nel caso in cui non si riesca a raggiungere una delle strategie di exit, nel futuro della startup c’è la prospettiva di continuare a crescere come grande azienda.
Da un punto di vista organizzativo questo comporta che il founder e i soci originali abbiano ancora capitali coinvolti nell’impresa e non siano ancora in grado di monetizzare gli investimenti iniziali.
A tutti gli effetti non si parla più di startup ma di piccola media impresa (PMI).

Ciclo di una startup, non solo teoria

Quello delle startup è un mondo rischioso e pieno di avversità, infatti, secondo una stima di Forbes solamente il 10% delle startup riesce a concludere il suo ciclo vitale con successo, mentre il 90% fallisce durante il percorso.
Per questo il mondo delle startup può essere visto come un imbuto, dal quale sono poche le aziende che escono con successo.

Questa statistica non deve però scoraggiare né chi ha buone idee e vuole provare a portarle sul mercato, né chi vuole rendersi un business angel o investitore. Quanto accade durante il ciclo di vita di una startup dipende anche e soprattutto dalla determinazione dei founder e dalle competenze del team.

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Nessuna soddisfazione è più grande del vedere il frutto del proprio duro lavoro materializzarsi e dare vita a qualcosa che ha impatto sulle vite di un vasto pubblico!

Business Development Manager at Dynamo, Author Manuale di Equity Crowdfunding, Angel Investor in CrossFund, Journalist, Crowdfunding Marketing Strategist, Startup-News.it founder, IED Lecturer.

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