Mistral AI raccoglie 1,7 miliardi di euro. Ora vale 11,7 miliardi

Mistral AI, startup con sede a Parigi fondata nel 2023, ha chiuso un imponente round di finanziamento di Serie C da 1,7 miliardi di euro, raggiungendo una valutazione post-money di 11,7 miliardi di euro. Con questo round, il finanziamento totale raccolto dall’azienda sale a quasi 2,8 miliardi di euro in meno di due anni, rendendola una delle società tech private più valutate in Europa.
Il round è stato guidato dal colosso olandese ASML, leader mondiale nella produzione di macchine litografiche per la manifattura di semiconduttori, già precedentemente indicato come investitore per 1,3 miliardi di euro.
Tra i partecipanti figurano anche importanti attori del venture capital globale come DST Global, Andreessen Horowitz, General Catalyst, Index Ventures e Lightspeed, oltre alla americana Nvidia e alla banca pubblica francese Bpifrance.
Una sinergia strategica con ASML e Nvidia
La partecipazione di ASML nel round non rappresenta solo un investimento finanziario, ma una collaborazione strategica. In un comunicato ufficiale, Christophe Fouquet, CEO di ASML, ha dichiarato: “La collaborazione… mira a generare benefici chiari per i clienti di ASML attraverso prodotti e soluzioni innovative abilitate dall’AI, e offrirà potenziali ricerche congiunte per affrontare opportunità future.”
Una dichiarazione che suggerisce sviluppi importanti nell’integrazione tra tecnologie AI e manifattura avanzata, con ricadute potenziali su tutta la filiera produttiva dei chip. L’alleanza con Nvidia, già partner di Mistral su una nuova infrastruttura di calcolo AI, rafforza ulteriormente il posizionamento della startup nell’ecosistema globale dell’intelligenza artificiale.
Open source e infrastruttura: il doppio binario di Mistral
Mistral AI è stata fondata da ex ricercatori di DeepMind e Meta, con l’obiettivo di creare modelli linguistici di base (foundation models) open source, simili a quelli che alimentano strumenti come ChatGPT di OpenAI o LLaMA di Meta.
Nel 2024, l’azienda ha ampliato il proprio campo d’azione entrando nel settore dell’infrastruttura AI. In collaborazione con Nvidia, sta sviluppando una piattaforma di calcolo per fornire servizi cloud ai clienti che utilizzano i suoi modelli. Questa scelta strategica consente a Mistral non solo di offrire tecnologie, ma anche le risorse computazionali necessarie per implementarle su larga scala.
Crescita commerciale impressionante
Fin dalla sua fondazione, Mistral ha saputo attrarre un’ampia base di clienti. Secondo quanto comunicato dalla stessa società, ha generato 1,4 miliardi di euro in Total Contract Value (TCV), ovvero l’insieme dei ricavi già assicurati e di quelli futuri.
Il dato si traduce in un Annual Contract Value (ACV) di 312 milioni di euro, una cifra significativa considerando la giovane età dell’azienda. È importante notare che l’ACV si differenzia dal parametro di Annual Recurring Revenue (ARR), che riflette invece i ricavi già percepiti: Mistral preferisce enfatizzare il potenziale contrattuale su base pluriennale.
I contratti provengono da oltre 100 clienti, a dimostrazione della fiducia del mercato nei confronti del modello di business e delle soluzioni tecniche offerte dalla startup.
Un unicorno europeo con ambizioni globali
L’ultima raccolta fondi porta Mistral in una posizione di leadership nel panorama tech europeo. In un contesto in cui l’intelligenza artificiale è spesso dominata da player statunitensi e cinesi, l’azienda francese rappresenta un segnale forte di competitività e innovazione europea.
Il suo approccio open source, combinato con partnership strategiche e una rapida espansione commerciale, le consente di proporsi non solo come fornitore di tecnologia, ma come ecosistema completo per l’intelligenza artificiale.
I prossimi passi: ricerca, scalabilità e impatto
Con nuove risorse finanziarie e una rete di partner di altissimo profilo, Mistral potrà accelerare lo sviluppo dei propri modelli, potenziare la piattaforma cloud e investire ulteriormente in ricerca e innovazione.
L’interesse di grandi corporate come ASML e Nvidia fa pensare anche a un possibile coinvolgimento industriale diretto, con applicazioni che spaziano dalla manifattura intelligente alla sanità, fino alla difesa.
Il 2025 si preannuncia quindi come un anno cruciale per Mistral: la startup dovrà consolidare la propria posizione, continuare a innovare e dimostrare di saper scalare in modo sostenibile, mantenendo al tempo stesso la propria identità open source.
Mistral AI dimostra che anche in Europa è possibile costruire un campione tecnologico globale partendo da un’idea forte, una visione chiara e una rete di investitori e partner strategici. Il round da 1,7 miliardi di euro non è solo una vittoria per la startup francese, ma anche un segnale positivo per tutto l’ecosistema europeo dell’innovazione.
Con un mix di open source, infrastruttura tecnologica e strategia commerciale ambiziosa, Mistral sta scrivendo una nuova pagina nell’intelligenza artificiale made in Europe.