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Oyster2Life a Utrecht per la Enactus World Cup

Il team del Politecnico di Milano vince la sfida come progetto più innovativo e sostenibile tra 16 Università Italiane: volerà a Utrecht per rappresentare l'Italia alla Enactus World Cup, la sfida che invita gli studenti universitari a migliorare il mondo attraverso progetti imprenditoriali.

Oyster2Life è un progetto che si propone di ricostruire l’ecosistema marino grazie al riciclo dei gusci di ostrica. Nato nel 2020 da un team di 23 studenti della scuola di Ingegneria e Design del Politecnico di Milano, ha tra i suoi obiettivi anche quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di mari e oceani per la vita di tutti noi.

Oyster2Life, il valore delle ostriche e dei loro gusci

Perché i gusci di ostrica possono contribuire al benessere dei nostri mari? Se equipariamo mari e oceani ai polmoni della terra, possiamo dire che i gusci delle ostriche li aiutano a respirare. Innanzitutto, contribuiscono a rimuovere carbonio e azoto dall’acqua in un processo di nitrificazione-denitrificazione che riduce l’acidità delle acque e rilascia depositi di azoto sul fondale.

Inoltre, aiutano il processo di ancoraggio delle larve, incrementando il ripopolamento dell’ecosistema marino e favorendo la vita di pesci e crostacei.

Le ostriche, quando sono in vita, si cibano di phytoplankton, principale responsabile della torbidità delle acque: di conseguenza facilitano il raggiungimento del fondale marino da parte dei raggi solari. Il team di studenti ha stimato che 1 chilometro quadrato di ostriche con una densità di 50 ostriche al metro quadro può rimuovere 4 tonnellate di azoto e 40 di carbonio.

Enactus World Cup 2023

Il Politecnico di Milano, con il progetto Oyster2Life, rappresenterà l’Italia alla Enactus World Cup 2023, a fine ottobre, nella città di Utrecht.  Enactus nasce con la missione di ispirare gli studenti universitari a migliorare il mondo attraverso business plan attuabili. Ogni Paese partecipante seleziona un progetto da iscrivere alla World Cup, con l’obiettivo ultimo di avvicinare quelli che promettono di essere i leader e gli imprenditori illuminati del prossimo futuro a grandi imprese innovative, che già oggi hanno gli strumenti per investire in piani ad elevato impatto sociale.

Ogni anno, ciascun paese del network Enactus organizza la National Competition, durante la quale tutte le Università, rappresentate dai rispettivi team di studenti, hanno l’occasione di esporre i propri progetti di fronte a una giuria composta da rappresentanti aziendali.

La competizione italiana Enactus

La settima edizione della National Competition di Enactus Italia si è svolta il 25 maggio in occasione dell’ITAS Forum di Trento, in collaborazione con Fondazione Caritro. Nel corso della cerimonia sono stati consegnati dei premi speciali in partnership con 3Bee:

  • Alumnus over 30 a Mirko De Pascalis,
  • Alumnus under 30 a Julia Montevecchi,
  • Faculty Advisor dell’anno a Michela Borghetti dell’Università di Brescia,
  • Premio Team Leader a Miriana Lombardi
  • Premio Business Advisor a Roberto Bettati.

«Fondazione Caritro crede nel valore di questo progetto fin dal 2016, quando ne ha annunciato la nascita proprio durante il Festival dell’Economia e lo testimonia con la sua presenza al fianco di Enactus. Abbiamo visto crescere l’associazione che ora conta un maggior numero di partner, atenei e studenti meritevoli aderenti al progetto. Siamo molto soddisfatti e questi risultati rappresentano una spinta a continuare nell’impegno, che si concretizza in nuove opportunità ai giovani e nella realizzazione di progetti ad impatto sociale che nascono dalle loro idee» ha sottolineato Carlo Schönsberg, Presidente di Fondazione Caritro, socia fondatrice di Enactus Italia.

Gli altri progetti classificati

Al secondo posto della Competition di Enactus Italia dopo Oyster2Life si è classificato il team dell’Università di Udine con il progetto Blue Zone, basato sulla realizzazione di un comignolo e di un filtro per le canne fumarie delle abitazioni, in grado di ridurre l’emissione delle pericolose pm2.5 e pm10 in atmosfera. Tra i finalisti ci sono anche il team dell’Università di Padova e di Brescia. Il primo con Vimini, un network per connettere produttori alimentari e agricoli con consumatori consapevoli, nell’ottica di ridurre lo scarto alimentare. Il secondo con NetBusters, community e filiera di economia circolare volta al recupero delle reti da pesca fantasma presenti nei fondali marini.

Tra i progetti interessanti volti al recupero dei materiali dispersi in mare segnaliamo anche quello di Ogyre, che trasforma i rifiuti recuperati con l’aiuto dei pescatori in oggetti di uso comune.

In questa edizione 2023 erano presenti più di cento studenti, suddivisi in 16 team provenienti da altrettante università italiane, che si sono sfidati su progetti di imprenditoria sociale, orientati alla generazione di impatti positivi per la società. Indicazione era anche quella di pensare a progetti in linea con l’Agenda di Sviluppo Sostenibile 2030.

Per saperne di più su Enactus Italia visita il sito dell’associazione.

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