
Periodic Labs è la neonata startup fondata da Liam Fedus, tra i ricercatori più rispettati di OpenAI e tra i creatori di ChatGPT, ed Ekin Dogus Cubuk, noto esperto di machine learning e scienza dei materiali presso Google Brain. L’idea è nata da una conversazione tra i due, circa sette mesi fa, durante la quale hanno riconosciuto che “i pezzi del puzzle” erano finalmente al posto giusto per creare una startup che rendesse reale il sogno dell’AI applicata alla scoperta scientifica.
Ci sono alcune cose che sono accadute nel campo dei LLM, nella scienza sperimentale e nelle simulazioni che rendono questo il momento giusto”, ha spiegato Cubuk a TechCrunch.
Perché ora? I tre fattori abilitanti
Cubuk ha identificato tre innovazioni fondamentali che hanno permesso la nascita di Periodic Labs:
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Robotica avanzata: Le braccia robotiche sono oggi abbastanza affidabili da gestire in sicurezza la sintesi delle polveri, processo essenziale per creare nuovi materiali.
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Simulazioni AI: Le simulazioni basate su machine learning hanno raggiunto un livello di efficienza e precisione sufficiente per modellare sistemi fisici complessi.
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Capacità di ragionamento dei LLM: Grazie anche al lavoro di Fedus, gli LLM sono ora in grado di ragionare in modo avanzato e proporre soluzioni innovative.
Secondo i fondatori, la combinazione di queste tecnologie permette di creare un sistema chiuso in cui l’AI simula nuovi composti, un robot li sintetizza fisicamente e un LLM analizza i risultati, suggerendo correzioni o nuove ipotesi.
Our goal is to create an AI scientist.” Si legge sul sito di Periodic Labs
Un esperimento riuscito prima ancora della startup
Cubuk non è nuovo a questi tentativi. Già nel 2023 aveva co-firmato uno studio di Google che documentava un laboratorio automatizzato in grado di produrre 41 nuovi composti chimici partendo da ricette suggerite da modelli linguistici.
La visione dei fondatori va oltre la scoperta scientifica: anche gli esperimenti falliti sono dati preziosi per addestrare e migliorare i modelli di intelligenza artificiale. “Entrare in contatto con la realtà, portare gli esperimenti nel ciclo dell’AI — sentiamo che questa è la nuova frontiera”, ha affermato Fedus.
OpenAI non investe, ma non importa
Dopo aver deciso di lasciare OpenAI, Fedus ha annunciato pubblicamente il suo addio, lasciando intendere che OpenAI avrebbe potuto sostenere l’iniziativa. In realtà, l’organizzazione non ha partecipato come investitore. Nonostante ciò, l’annuncio ha scatenato una corsa tra i venture capitalist per supportare Periodic Labs. “C’era quasi la sensazione di essere noi ad essere corteggiati. Un investitore ha addirittura scritto una lettera d’amore a Periodic Labs”, ha raccontato Fedus.
L’investitore giusto al momento giusto
La prima chiamata presa sul serio è arrivata da Peter Deng, ex collega di Fedus in OpenAI e oggi investitore per la seed firm Felicis. Deng ha raccontato che l’incontro è avvenuto in un caffè a Noe Valley, San Francisco, e che la conversazione è continuata durante una camminata tra le colline della zona. A un certo punto, Fedus ha detto qualcosa che ha colpito profondamente Deng: “Tutti parlano di fare scienza, ma per farla davvero, bisogna farla”. Deng ha descritto quel momento come un’illuminazione: “Mi sono fermato di colpo e gli ho detto che avrei investito”.
In quel momento, Periodic Labs non aveva ancora un nome, né un conto bancario. Deng era pronto a scrivere un assegno immediatamente, ma l’avvocato di Felicis gli ha ricordato che la startup non era ancora formalmente costituita.
Una squadra di livello mondiale
Con i 300 milioni di dollari raccolti — uno dei più grandi seed round mai visti — Periodic Labs ha potuto assumere alcuni dei migliori talenti nei settori dell’AI e della scienza dei materiali. Tra questi:
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Alexandre Passos, co-creatore dei modelli o1 e o3.
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Eric Toberer, scienziato dei materiali con scoperte rilevanti sui superconduttori.
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Matt Horton, sviluppatore di due strumenti di scienza dei materiali basati su GenAI in Microsoft.
Ogni settimana, uno dei membri tiene una lezione a livello post-laurea per tutto il team. “Sentiamo che una connessione stretta tra i diversi ambiti è essenziale”, ha affermato Cubuk.
Obiettivo: nuovi superconduttori
Il primo grande traguardo è la scoperta di nuovi materiali superconduttori. Si tratta di materiali in grado di trasportare elettricità senza resistenza, ma finora difficili da sviluppare. Se Periodic Labs riuscirà in questa impresa, le applicazioni potrebbero rivoluzionare interi settori dell’energia e della tecnologia.
I robot che dovranno eseguire la sintesi automatica dei materiali sono ancora in fase di addestramento
Al momento, il laboratorio è già operativo con simulazioni e analisi di dati sperimentali. Tuttavia, i robot che dovranno eseguire la sintesi automatica dei materiali sono ancora in fase di addestramento. “Ci vorrà un po’ per addestrarli”, ha spiegato Cubuk.
Una sfida senza garanzie
Nonostante l’entusiasmo, i fondatori sanno bene che la scienza, anche se potenziata dall’intelligenza artificiale, non è né veloce né prevedibile. Ma ogni risultato, anche un fallimento, è un passo in avanti. Come ha detto Kevin Weil, VP di OpenAI, in occasione del lancio dell’unità “OpenAI for Science”: l’obiettivo è costruire “il prossimo grande strumento scientifico: una piattaforma AI in grado di accelerare la scoperta scientifica”.
Oltre a Felicis, hanno investito nella startup anche Andreessen Horowitz, DST, NVentures (il braccio VC di Nvidia), Accel e investitori angel come Jeff Bezos, Elad Gil, Eric Schmidt e Jeff Dean.
Fonte: TechCrunch