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Segnalatori di rumore per chi affitta appartamenti con Airbnb

Segnalatori di rumore per chi affitta appartamenti con Airbnb

Una delle principali preoccupazioni di chi affitta per qualche giorno il suo appartamento con Airbnb, o con un altro servizio di affitti temporanei, è quella del rumore che faranno i nuovi inquilini. Anche se nell’annuncio viene indicato chiaramente il divieto assoluto di fare feste o anche solo di alzare troppo il volume della TV, il rischio di venire chiamati da un vicino imbufalito per il rumore è sempre alto. E così, come tutte le volte che nasce un’esigenza, c’è qualcuno che va a coprirla. In questo caso la soluzione si chiama NoiseAware che non è altro che un semplice rilevatore di rumori, non troppo differente dai baby monitor per i neonati. Questo segnalatore però ha la caratteristica di non essere visibile e di fare partire una chiamata di allarme non appena i decibel rilevati all’interno dell’appartamento salgano sopra il consentito.

Ha la caratteristica di non essere visibile e di fare partire una chiamata di segnalazione non appena i decibel rilevati all’interno dell’appartamento salgano sopra il consentito

Oltre ai singoli sensori viene fornito anche un servizio di controllo nel caso i proprietari non fossero raggiungibili e addirittura un intervento diretto nell’appartamento se necessario. Al momento il servizio funziona solo negli USA e costa 99 dollari all’anno per il servizio di controllo e 99 dollari per ciascun sensore che si vuole installare e che va collegato alla connessione Wi-Fi dell’abitazione. Come fanno notare i produttori di NoiseAware non si tratta di un dispositivo di registrazione ma solo di controllo del rumore, per cui non ci sono particolari problemi con la privacy.

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