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TikTok è utile per le aziende? Intervista ad Alessio Atria

Alessio Atria è noto in Rete come “Mr.TikTok”. 31 anni, milanese, un passato nel mondo della ristorazione, ha poi trasformato la passione per marketing e digitale in un lavoro. Due anni fa ha scoperto TikTok, piattaforma social cinese ormai sulla bocca di tanti (non tutti) e ha scritto anche due libri sul tema: “Scopri i …

Alessio Atria è noto in Rete come “Mr.TikTok”. 31 anni, milanese, un passato nel mondo della ristorazione, ha poi trasformato la passione per marketing e digitale in un lavoro. Due anni fa ha scoperto TikTok, piattaforma social cinese ormai sulla bocca di tanti (non tutti) e ha scritto anche due libri sul tema: “Scopri i Segreti di TikTok” e “TikTok per il Tuo Business”.

Alessio Atria, alias MrTikTok.

Alessio, di cosa ti occupi in pratica?

Sono un consulente per la comunicazione digitale. Prima di tutto analizzo la presenza digitale del cliente sulle varie piattaforme, analizzo il mercato e i competitor su TikTok, definisco una strategia di crescita, adattando la comunicazione in base allo stile del cliente alla piattaforma. Poi lavoro sui contenuti: piano editoriale, ricerca video virali da cui prendere spunto, gestire le pubblicazioni su TikTok fino a rendere il cliente autonomo.

TikTok funziona come Instagram, dove fino a poco tempo fa la facevano da padrone sponsorizzazioni e soprattutto automazioni?

No, per me lo scopo è quello di aiutare i clienti a raggiungere gli obiettivi prefissati, in particolar modo in maniera organica, senza automazioni o sponsorizzate, sfruttando al meglio la creazione dei contenuti e la viralità “fisiologica” che in questo momento è ancora preponderante in TikTok.

A tal proposito consiglio a chi vuole buttarsi su TikTok di farlo al più presto, veicolando video, quiz, indovinelli, considerazioni ed elenchi interessanti per propria la nicchia di riferimento: oggigiorno si può arrivare a migliaia di persone (anche milioni…) senza pagare un centesimo. Questo tipo di vantaggio non durerà per molto.

Hai fondato “TikTok Hacks Italia”: cos’è?

Si tratta di un gruppo Facebook del quale sono il fondatore e moderatore: si tratta del primo e più grande gruppo in italiano (3.500 utenti attivi, ndr) in cui ho radunato chi vuole approfondire gli aspetti di TikTok, condividere esperienze e confrontarsi.

Giornalmente inseriamo gli “hacks”, ossia i metodi migliori che man mano escono su TikTok per diventare virali. Molti sono i temi che approfondiamo: come usare al meglio l’algoritmo, come veicolare il marketing, quali sono le metodologie di guadagno, come partire con un nuovo account, quali news approdano, i casi studio e come ispirarsi, moltissimi suggerimenti o tips, le strategie più performanti, conoscenze specifiche avanzate.

TikTok è ultimamente al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica per le challenge e altri fatti di “nera”, tra l’altro tutti da dimostrare.

Per i fatti accaduti da challange improbabili su TikTok, posso dirti che conoscendo alcuni grandi Content Creator di diverse nicchie all’interno della piattaforma, nessuno ha mai visto quella challange. Si pensa che arrivino da altri social e che ovviamente il nome TikTok faccia più notizia rispetto ad altri. Ad alcuni competitor dà fastidio che un’app cinese abbiamo battuto tutti i record di crescita (più di 2 miliardi di download ad aprile 2020, ndr).

Quali sono le domande che ricevi più spesso su TikTok?

Eccole:

  • non è una piattaforma solo per balletti e contenuti comici?
  • non è solo il social dei ragazzini?
  • come si comunica su questa piattaforma?
  • Posso far crescere il mio business con TikTok?

Molti imprenditori hanno questa visione sbagliata. Altro che ballettini e barzellette: i contenuti formativi, fatti da veri esperti, stanno aumentando da quasi un anno. A vista d’occhio! Perché? Perché il contenuto formativo permette di intrattenere gli utenti su Tiktok, di conseguenza l’algoritmo premia dando visibilità.

Quindi l’età media si sta alzando?

L’età media nell’ultimo periodo è aumentata notevolmente. Tralasciando i dati ufficiali (il 41% degli utenti di TikTok ha un’età compresa tra i 16 ei 24 anni, ndr), la mia esperienza dice che possiamo raggiungere un pubblico compreso tra i 13 e i 45. Non è più, da tempo, un social solo per ragazzini. Anche in Italia: su gli otto milioni di utenti, la fascia 25-34 anni ha avuto nell’ultimo anno un boom: +258%.

Torniamo al lato business e aziendale: come dovrebbe muoversi un’azienda?

Se nel marketing tradizionale il contenuto deve attirare l’attenzione del massimo numero di utenti possibile, in TikTok è l’utente stesso che in prima persona “crea” la campagna attraverso il video, un contenuto breve, immediato, con linguaggio semplice. In pratica, da procedimento passivo a cui siamo abituati, il marketing diventa attivo, che si fa in prima persona e non si subisce. Quella che abbiamo di fronte è una rivoluzione anche dal punto di vista del concetto di pubblicità. Gli utenti creano i propri video per una challenge o in risposta a una campagna, e nello stesso tempo i brand che le hanno create trasmettono la sensazione di far parte di una community più ampia.

Cambia anche il mestiere dell’influencer?

Gli Influencer sono più “reali” e liberi di sperimentare, perché gli utenti sono sicuramente più di supporto, propensi alla condivisione. Su TikTok è ormai nata e sviluppata una vera e propria community di make-up artist amatoriali, cosplayer e artisti di ogni sorta che, con rapidità e facilità, collezionando follower, condivisioni e commenti. E non solo: monetizzano abbondantemente.

In ogni caso su TikTok bisogna stare attenti, più che su altri canali, a non essere autoreferenziali. Si deve vendere senza vendere.

Parliamo di advertising su TikTok?

Quello che posso dire è che, nonostante sia ancora un po’ “acerba” rispetto al Business Manager di Facebook, TikTok for Business è molto semplice da utilizzare. Dà la possibilità di targettizzare per nazione, regione, età e interessi; puoi anche creare delle audience personalizzate. Per i costi hai un budget minimo giornaliero di almeno 20 euro per ogni gruppo di annunci e di 50 euro per ogni campagna. In molti pensano che si debba spendere per forza tutto il budget ma, in realtà, non è così: puoi decidere di mettere in pausa gli annunci quando vuoi. Quello che non consiglio è di continuare a fermare le campagne per poi farle ripartire.

Puoi dare i numeri (in senso buono)?

Di solito per la campagne sui social si pagano visualizzazioni o clic. 1000 visualizzazioni possono costare da 15 a 60 centesimi, 1000 visualizzazioni in target da 60 a 1,5 euro, massimo 2. Il costo per clic va da 80 centesimi a 1,5 euro.

In termini di conversioni?

Dipende dalla creatività, dal prodotto o servizio che offri e dalla landing page di atterraggio. Diciamo che tutti i costi dipendono comunque dal contenuto e da come “rankano” le aste. Perché anche su TikTok vi è il sistema ad aste per gli annunci: in base al contenuto, al target e all’offerta, ti permette di spendere di più o meno per una determinata sponsorizzata.

Alcuni dei risultati che hai ottenuto?

Purtroppo non possono fare nomi per privacy, ma ecco alcuni risultati. 5000 visite a un sito Web con 500  euro di TikTok Ads. All’incirca 35 conversioni in tre mesi con tre acquisti di un corso professionale dai 1.500 euro in su, con 1.500 euro di TikTok Ads. E ancora: 1,3 milioni di view su TikTok e 4.000 view su Youtube con  300 euro di boost post tramite Tiktok Ads. 500 contatti in poche ore tramite campagna di influencer marketing in organico senza Tiktok Ads.

Consigli su come creare le Ads?

Primo: non usare video riadattati, girarli in formato verticale così da occupare tutto il display e confondersi meglio con i contenuti degli utenti. I balletti non sono molto consigliati. Ci deve essere una persona che ci mette la faccia: recensioni di un prodotto o servizio, come si utilizza, che benefici porta e così via. No alle markette!

Infine, quali suggerimenti daresti a una startup che volesse sfruttare TikTok?

Secondo me occorre riadattare la comunicazione, studiare una strategia, affidare il canale a una figura o al massimo due, così che gli utenti si affezionino a loro. Creare contenuti video, suscitare interesse, curiosità e raccontare storie.

Una Startup deve utilizzare TikTok come vetrina e non come unico canale di acquisizione, ovviamente deve prima controllare se effettivamente è in target con l’audience. In base all’obiettivo, devo poi decidere se fare Adv direttamente per acquisire lead e non usare la parte organica (anche se consiglio di usare entrambe), oppure fare delle campagne di influencer marketing.

Giornalista hi-tech e formatore. Dopo la laurea con tesi sulle relazioni on-line nel 2001, ha lavorato per una dozzina d'anni nel settore dell’editoria informatica (Computer Idea, Il Mio Computer e altri). Ha scritto 16 tra saggi e manuali su Internet, PC, smartphone e social (su tutti Facebook e LinkedIn) ed è direttore della collana "Fai da tech" di Ledizioni. Attualmente si occupa di formazione sui temi del digitale. Sito Web: www.gianluigibonanomi.com

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