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Arriva Flob, il negozio online di piante e fiori

Sembra strano, ma prima del progetto, mi sono innamorato del nome: Flob. Solo dopo ho deciso cosa sviluppare...

Per chi non la conoscesse, Flob è una piattaforma di vendita online di piante in vaso. Offre un vastissimo assortimento di piante (circa 1000 varietà tra bonsai, grasse rare, carnivore, orchidee, bromelie e moltissime altre) che vengono vendute in combinazione con vasi artigianali (100% Made in Italy). Lo store garantisce la consegna in massimo 48 ore. Spedisce in Italia e in Europa facendo molta attenzione al trasporto, vista la delicatezza del prodotto, con un packaging appositamente pensato per contenere e trasportare le piante. Il progetto è frutto della mente vulcanica di Francesco Bovo, 28 anni, di Monselice in provincia di Padova. Flob è l’esempio perfetto di una startup che nasce dal lavoro di un ragazzo che ha deciso di portarla avanti da solo in perfetto stile: one-man-band. Abbiamo incontrato Francesco in una soleggiata giornata di ottobre e mentre sorseggiavamo un caffé, ci ha parlato del suo progetto.

Non aver paura di metterti in gioco; spesso le idee più semplici sono quelle che funzionano meglio

Francesco BOVO Flog Startup-News
Francesco Bovo, 28 anni, di Monselice in provincia di Padova è il fondatore di Flob, il negozio online di piante e fiori.

Allora, raccontaci subito come ti è venuta l’idea?

Prima dell’idea è nato il nome: so che suona strano, ma avevo in mente il nome Flob da moltissimo, così come avevo in mente i colori che avremmo abbinato a questo brand. Mi piaceva il suono o forse l’assonanza con la parola flower e il mio cognome. Poi Flob ha preso corpo in un’idea di impresa che stavo perfezionando: creare una piattaforma di acquisto nuova in un settore verticale e fortemente tradizionale come il mercato florovivaistico. Conosco molto bene quel mercato e le sue logiche (i miei genitori lavorano in quel settore n.d.a) e sentivo che c’era qualcosa che mancava: quella mancanza è poi diventata lo spazio di mercato su cui abbiamo puntato. Con Flob volevamo realizzare un luogo d’incontro tra il mercato della floricoltura e del design, basato su un nuovo approccio d’acquisto e dedicato a un consumatore moderno e dinamico, attento ai trend e dell’abitare e al green. Per questo l’idea di impresa è stata da subito accompagnata all’idea di brand, o meglio, all’idea di brandizzare la pianta puntando alla vendita di piante in vasi di design (prodotti artigianalmente in Italia) a marchio Flob. Così il cliente non acquista semplicemente una pianta, ma un vero e proprio oggetto di design, perfetto per un angolo di casa, l’ufficio o un’occasione speciale.

Quali sono stati i primi passi per mettere in piedi Flob?

Una volta sviluppata l’idea, ho approfondito la conoscenza che avevo del mercato garden in Italia, le sue problematiche e le opportunità che poteva offrire l’online per lo sviluppo della mia idea. Ho partecipato a conferenze e incontri che mi hanno permesso di conoscere persone qualificate e avere le idee più chiare anche su numeri e statistiche, che come sai nel mercato online sono difficilmente disponibili. Ho studiato moltissimo e ho occupato tutto il tempo libero che avevo nel mettere a punto la mia idea: business plan, obiettivi, strategie, costi e sviluppo. A un certo punto ho deciso di lasciare il mio lavoro e dedicarmi completamente al mio piano B e sono partito. A giugno 2016 nasceva la società, a fine 2016 eravamo online e a marzo 2017 abbiamo avviato in forma massiccia la nostra prima campagna Adv online. In un paio di settimane dal lancio della piattaforma abbiamo cominciato ad avere i primi ordini – e quella è stata davvero una soddisfazione enorme!

Avete avuto dei business angels o finanziamenti?

Quando si parla di startup si pensa spesso a un ecosistema legato a incubatori e acceleratori d’impresa, ma la verità è che Flob è un progetto indipendente. Ho fatto quasi tutto da solo, anche se mi sono confrontato con alcuni consulenti soprattutto sui costi fiscali e di sviluppo della piattaforma, che era l’investimento iniziale più importante. A quel punto, business plan alla mano, ho presentato la mia idea di ad alcune banche della mia provincia e in qualche settimana, dopo alcuni rifiuti, ho trovato la banca giusta che ha creduto in me e soprattutto in Flob. Dall’erogazione di questo primo finanziamento è nato tutto. Devo dire che è stato un passaggio molto emozionante, di cui vado molto orgoglioso.

Hai commesso degli errori che vorresti condividere con i nostri lettori?

Certamente, anche se devo dire che tutti gli errori mi sono serviti a capire meglio come muovermi successivamente. Ad esempio, un errore che accomuna quasi tutte le imprese nuove è il desiderio di affidarsi a grandi nomi per il lancio anche se spesso, vuoi perché lavorano su mercati differenti, vuoi perché le dinamiche di lavoro non sono compatibili, capisci che è meglio affidarsi a partner più piccoli che si rivelano più attivi, dinamici e giusti per te. Un altro errore è stato voler credere che l’online voglia dire solo strategie di comunicazione e marketing digitale: oggi sappiamo che è importantissimo diversificare il budget e creare una strategia multicanale che copra l’online e non trascuri l’offline.

Spiegaci come funziona Flob…

Molto semplice: l’utente accede al portale e naviga attraverso le categorie di prodotti disponibili (circa 1000 varietà di piante, spesso vere e proprie novità per il mercato italiano), sceglie il vaso da abbinare alla pianta e procede all’acquisto. Una volta ricevuto l’ordine, viene elaborato e si confeziona la pianta scelta che viene spedita e consegnata al cliente in 48 ore massimo.

Chi è il vostro cliente tipo?

Di sicuro una persona molto attenta al gusto e ai trend dell’abitare, un consumatore di età media tra i 30 e i 35 anni ed equamente suddivisione tra uomini e donne, dato che sfata il mito per cui le piante e il verde sono passioni esclusivamente femminili! Ovviamente il nostro cliente tipo ha forte famigliarità con la tecnologia, utilizza i device per soddisfare diverse esigenze di acquisto e cerca ispirazione visiva anche attraverso i social network, webzine e blog. Cura molto la sua casa e ama le novità. Abita il più delle volte in grandi città, e privilegia l’acquisto online per la comodità che offre questo canale di vendita.

Come funziona il business di Flob?

Siamo un ecommerce con magazzino e logistica, acquistiamo direttamente le piante da rivendere che vengono brandizzate in fase di acquisto attraverso i nostri vasi. Stiamo ottimizzando il processo in Italia con l’obiettivo di replicare il modello anche in diversi altri paesi europei. Nel 2019 puntiamo all’apertura del primo temporary shop in Italia, allo sviluppo di un market place parallelo a Flob e allo sviluppo del canale dedicato ai clienti business, cui offrire un servizio di fornitura continuativa di piante e consulenza.

Quali strumenti utilizzate per promuovervi?

Utilizziamo prevalentemente i canali digitali, da Adwords ai canali social, dalle newsletter all’influencer marketing che per noi è stato fondamentale per avviare un primo passaparola online. Ma come ti dicevo prima, pur essendo un ecommerce abbiamo imparato quanto conti anche la presenza multicanale. Per questo nel 2017 abbiamo aderito a una proposta di brand entertainment partecipando a un programma televisivo e nel 2018 abbiamo scelto di partecipare a una fiera di settore (Orticolario). L’idea è essere presenti anche fuori dal web e trasformare l’impalpabilità dell’ecommerce in qualcosa di reale. Visto il successo che abbiamo ottenuto, ti posso confermare l’idea che anche nel settore online è molto importante mantenere un legame con il mondo reale. Il cliente conosce così chi sta dietro un progetto online e noi possiamo avere un confronto diretto con il nostro cliente.

Che consigli daresti a chi vuole partire con una startup?

Di non fondarne una? A parte gli scherzi: non ci sono consigli generici cui far riferimento, io ti posso dire secondo la mia esperienza che è molto importante partire piano e valutare attentamente il modello di business in ogni suo aspetto. Significa considerare prima di tutto il mercato a cui ti rivolgerai, cogliere i suoi effettivi bisogni e la domanda che sarai in grado di soddisfare. Ho ascoltato opinioni e pareri sulla mia idea di impresa ma mi sono fidato molto del mio intuito e sono andato avanti, non fermandomi a un no e dandomi obiettivi sostenibili di crescita e tempi precisi per la realizzazione. Bisogna sempre rimanere in ascolto e avere una visione aperta: hai tracciato la linea della tua impresa ed è giusto seguirla, ma se il mercato cambia devi essere in grado di adeguare il tuo modello e valutare nuove strade, nuovi approcci e nuove opportunità.

C’è ancora qualcosa che vorresti aggiungere?

Più che cose importanti mi vengono in mente altri consigli che avrei voluto ricevere. Tra tutti: non aver paura di metterti in gioco; spesso le idee più semplici sono quelle che funzionano meglio; crederci sempre, perché anche se le cose non vanno come vuoi sarà tutta esperienza e soprattutto non cercare la perfezione a ogni costo: si può e si deve migliorare giorno per giorno.

Per saperne di più: https://www.flobflower.com/it/

Business Development Manager at Dynamo, Author Manuale di Equity Crowdfunding, Angel Investor in CrossFund, Journalist, Crowdfunding Marketing Strategist, Startup-News.it founder, IED Lecturer.

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