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Arrivano gli autovelox che vedono a 1 km chi telefona mentre guida

Si tratta di quelli che gli inglesi definiscono Speed Guns, cioè in pratica di speciali fotocamere con ottiche ultra lunghe e con sistemi di Intelligenza Artificiale integrati in grado di rilevare l'uso del telefono alla guida

Secondo l’ultimo rapporto dell’ACI, l’81% degli incidenti stradali avvenuti in Italia nel 2017 sono dovuti alla distrazione. Tra le cause di disattenzione, guardare lo smartphone mentre si guida raggiunge il 75%. In pratica due incidenti su tre sono stati causati dai telefonini e questo nonostante le sanzioni prevedano oltre a una multa che può arrivare a 500 euro anche il ritiro della patente in caso di recidiva. Il problema non è solo italiano ma globale e infatti in tutto il mondo si stanno sperimentando sistemi di controllo evoluti che permettono di individuare a distanza i trasgressori. In Inghilterra hanno appena presentato un autovelox in grado di individuare chi usa il telefono mentre guida anche alla distanza di un miglio (1,6 km).

In Inghilterra  hanno appena presentato un autovelox in grado di individuare chi usa il telefono mentre guida anche alla distanza di un miglio (1,6 km).

Si tratta di quelli che gli inglesi definiscono Speed Guns, cioè in pratica di speciali fotocamere con ottiche ultra lunghe e con sistemi di Intelligenza Artificiale integrati in grado di rilevare l’uso del telefono alla guida. La prima sperimentazione delle Long Ranger, come vengono chiamate in gergo dai poliziotti, è avvenuta lungo l’autostrada M4 intorno a Gloucester con un buon successo. L’obiettivo finale, che potrebbe essere raggiunto già nel 2019, è quello di ottenere un controllo globale su tutta la rete autostradale inglese. Secondo la polizia l’obiettivo non vuole essere repressivo, ma educativo e punta a fare crollare l’uso del telefono allo stesso modo in cui negli anni ’70 si sono convinte le persone ad usare le cinture di sicurezza.

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