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Decreto Coesione: tutti gli incentivi e gli sgravi per le aziende

Il Decreto Coesione (dl. n. 60/2024) contiene alcune importanti misure dedicate al lavoro e alcuni incentivi che sono finalizzati a sostenere l’autoimprenditorialità, oltre a sgravi contributivi in caso di creazione di nuove imprese o di assunzione di giovani e donne. Gli incentivi per l’autoimprenditorialità Cominciamo dai due incentivi per l’autoimprenditorialità, denominati “Autoimpiego Centro-Nord Italia” e …

Il Decreto Coesione (dl. n. 60/2024) contiene alcune importanti misure dedicate al lavoro e alcuni incentivi che sono finalizzati a sostenere l’autoimprenditorialità, oltre a sgravi contributivi in caso di creazione di nuove imprese o di assunzione di giovani e donne.

Gli incentivi per l’autoimprenditorialità

Cominciamo dai due incentivi per l’autoimprenditorialità, denominati “Autoimpiego Centro-Nord Italia” e “Resto al Sud 2.0”, introdotti per sostenere l’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, nelle Regioni del Nord e Centro Italia (il primo) e nelle Regioni del Meridione – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (il secondo).

In entrambi i casi, gli incentivi sono diretti a giovani under 35 che rientrano in condizioni particolari quali:

  • marginalità,
  • vulnerabilità sociale e discriminazione,
  • inoccupazione,
  • inattività e disoccupazione,
  • beneficio delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol).

Si consideri come le attività finanziabili siano avviabili sia in forma individuale che in forma societaria e come le agevolazioni siano rappresentate da voucher utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività, o contributi a fondo perduto sulla base dell’importo dell’investimento per l’avvio delle attività.

I contributi per le assunzioni

Di particolare interesse sono anche gli incentivi per l’assunzione, sotto forma di esonero dal versamento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro:

  • assunzione di giovani under 35 disoccupati che avviano un’attività imprenditoriale, dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025, nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. L’esonero riguarda i contributi a carico degli imprenditori per un massimo di tre anni (fino al 31 dicembre 2028) e per i dipendenti under 35 assunti a tempo indeterminato con un massimo di 800 euro mensili per ciascun lavoratore;
  • assunzione a tempo indeterminato (o trasformazione di contratti a tempo indeterminato) di giovani under 35 mai occupati a tempo indeterminato (esclusi dirigenti, apprendisti e lavoratori domestici). Chi assume questi dipendenti entro il 31 dicembre 2025 può beneficiare di un esonero contributivo totale per un massimo di 24 mesi, per un massimo di 500 euro mensili per ciascun lavoratore (650 euro se l’assunzione avviene nelle Regioni del Sud);
  • assunzione a tempo indeterminato di donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti nelle Regioni della Zes unica, o se da almeno 24 mesi, ovunque residenti. L’incentivo consiste in un esonero contributivo totale per massimo 24 mesi e massimo 650 euro mensili;
  • assunzione da parte di datori di lavoro privati, fino a dieci dipendenti, a tempo indeterminato, di personale non dirigenziale presso una sede o unità produttiva ubicata nelle Regioni della Zes unica, entro il 31 dicembre 2025. Il lavoratore deve avere almeno 35 anni ed essere disoccupato da almeno 24 mesi. In cambio, il decreto prevede esonero contributivo totale per massimo 24 mesi e massimo 650 euro mensili per ciascun lavoratore.
Giornalista, copywriter, esperto di finanza e marketing editoriale, collabora con alcuni dei più noti network nazionali dell'informazione

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