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Flat tax per startup: cosa dicono i programmi elettorali 2022

Cosa ne pensano i principali partiti politici della flat tax per le startup in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre 2022

La flat tax per startup è in parte già una realtà, considerato il pacchetto di agevolazioni in vigore nel nostro ordinamento per le nuove partite IVA. Tuttavia, i programmi elettorali 2022 sembrano voler arricchire e semplificare l’ordinamento, introducendo una tassa piatta per tutti (o quasi). Ma come funzionerà?

Cos’è la flat tax

In primo luogo, giova rammentare come la flat tax sia l’esatto opposto del sistema di tassazione progressiva a diverse aliquote e scaglioni, oggi in vigore per l’Irpef. In altri termini, con l’attuale sistema tributario l’imposizione fiscale prevede aliquote diverse a seconda dei redditi generati, con applicazione di un’aliquota maggiore alla quota di reddito marginale che supera lo scaglione inferiore. Con la flat tax, invece, si supera questa impostazione per applicare un’aliquota comune a tutti.

Al momento, la “principale” flat tax è riservata alle partite IVA, con aliquota del 15% per i redditi fino a 65.000 euro.

Flat tax Lega

Per capire come potrebbe cambiare la flat tax e in che modo potrebbe impattare sulle startup possiamo cercare di riassumere i principali programmi elettorali dei partiti politici, con una premessa.

L’accordo quadro del centrodestra prevede infatti l’estensione della flat tax per le partite IVA fino a 100.000 euro di fatturato, flat tax su incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti, con la prospettiva di ulteriore ampliamento per famiglie e imprese. Valutata la genericità dell’affermazione, riteniamo utile riprendere in mano le indicazioni pre-elettorali dei principali partiti componenti la coalizione.

In questo ambito, cominciamo da chi ha fatto della flat tax uno dei suoi cavalli di battaglia, la Lega. Il Partito guidato da Matteo Salvini desidera infatti una flat tax al 15%, come già esistente per le partite IVA fino a 65.000 euro, anche ai dipendenti. In un primo momento, il cap su cui andrebbe applicata la flat tax sarà pari a 100.000 euro, con un innalzamento di 35.000 euro rispetto all’attuale soglia massima.

L’introduzione di questo meccanismo dovrebbe essere immediato per le partite IVA e graduale per i dipendenti, entro 5 anni.

Flat tax Forza Italia

Un po’ diverso è il meccanismo della flat tax di Forza Italia, con un’aliquota più alta rispetto a quella della Lega (23%) ma quasi immediatamente applicabile per tutti (famiglie e imprese). Silvio Berlusconi aveva promesso il via libera alla flat tax al 23% entro i primi 100 giorni del nuovo governo in quanto “punto più importante del programma”, con l’obiettivo di incrementare del 30% le entrate dello Stato.

Flat tax Fratelli d’Italia

Non è nuova la proposta di Fratelli d’Italia, con la flat tax che per le idee di Giorgia Meloni diventerebbe solamente incrementale, anche al fine di evitare promesse difficilmente realizzabili nel breve tempo. In altri termini, la flat tax non sarebbe applicata a tutto il reddito maturato nel corso dell’anno, ma limitatamente alla quota di imponibile che superi i livelli dell’anno precedente.

Ciò premesso, tra le tre linee guida quella che sembra trovare, per il momento, i maggiori pronostici, è quella della Lega, almeno per quanto concerne la sua parte immediata (innalzamento del cap di applicazione della flat tax da 65.000 a 100.000 euro di fatturato). Bisognerà tuttavia capire in che modo la necessità di far quadrare i conti pubblici permetterà o meno la sua applicazione. In questo ambito, l’iniziativa che sembra poter essere più sostenibile è quella della flat tax incrementale.

Flat tax Partito Democratico

Per quanto concerne il Partito Democratico, non è nuova la contrarietà alla flat tax. L’approccio interpretativo è infatti quello che renderebbe meno progressivo il fisco, penalizzando chi guadagna di meno. Inoltre, il rischio – per il PD – è che per realizzare un’iniziativa piuttosto esosa per le casse pubbliche si finirebbe con il tagliare i servizi pubblici.

Non sembrano inoltre esservi margini di ulteriore applicazione per la flat tax dal Terzo Polo o dal Movimento Cinque Stelle.

Giornalista, copywriter, esperto di finanza e marketing editoriale, collabora con alcuni dei più noti network nazionali dell'informazione

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