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Startup, attenti ai bollettini falsi!

Un'azienda spedisce bollettini a piccoli imprenditori e startup. Non bisogna assolutamente pagare!

Chi costituisce una nuova società, magari una SRL semplificata di quelle che puoi aprire con un solo euro di capitale sociale, in genere ha tante aspettative. Si mette in gioco cercando di realizzare delle idee in cui crede e ci mette dentro i suoi risparmi o, se abbastanza fortunato, quelli di un finanziatore che lo sostiene.

Uno startupper sta attento alle spese, sa che i primi tempi sono duri ed è disposto a lavorare senza sosta perché tutto non finisca in fumo. Io stesso ho da poco fondato una Srl semplificata e mi sono trovato nelle condizioni di quelle migliaia di ragazzi che diventano imprenditori e devono studiare e lavorare duro per far quadrare i conti.
Ci sono mille tasse, imposte e regole da conoscere e spesso ci si affida al proprio commercialista perché alla fine una startup che sviluppa software non può avere anche le competenze richieste dal nostro Fisco e per forza di cose deve fidarsi di qualcuno.

Bene. Tu apri la tua società e attacchi orgoglioso la nuova targhetta alla cassetta delle lettere e sai che lì arriveranno, almeno all’inizio, solo bollettini da pagare. E così, con una puntualità che rivela un’efficienza disarmante, cominciano ad arrivarti proposte commerciali di tutti i tipi. Fra tanta carta, una mattina, 30 giorni dopo la costituzione della tua società, in quella cassetta delle lettere ti trovi un bollettino da pagare che, scopri, sta per scadere.

309,87 euro da pagare

servimpresa bollettino Startup News

Il bollettino riporta il nome della tua società, l’indirizzo corretto, la tua partita Iva e una scadenza: 16/02/2015. Devi versare 309,87 euro, la stessa cifra che il tuo commercialista qualche settimana prima ti aveva detto di dover pagare alla Camera di Commercio per qualcosa che non hai capito bene a cosa serva. 309,87 euro è la tassa annuale sulle concessioni governative per la numerazione e bollatura di libri e registri contabili.

È arrivata, ti dici. Dopotutto la busta e il bollettino hanno tutto l’aspetto di una comunicazione ufficiale e siccome vuoi fare le cose per bene, ti prepari a pagare prima di dimenticartene.

Mentre rigiri il bollettino fra le mani leggi una scritta riportata nella parte da staccare:

ISCRIZIONE AL PORTALE WEB PROPOSTA ALLE DITTE ISCRITTE A CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, AGRICOLTURA E ARTIGIANATO (C.C.I.A.A). 

All’inizio il tuo occhio cade sulle parole “Iscrizione”, “Camera di Commercio” e “C.C.I.A.A.” ma poi leggi anche “Proposta” e vedi che il mittente di questa cartaccia è tale Servimpresa SRL. E chi sono questi?

 

Quei galantuomini di Servimpresa SRL

Fai subito una ricerca su Google e ti si apre un mondo. Scopri che questi irreprensibili galantuomini, questi indefessi lavoratori, questi apostoli della legalità campano spedendo bollettini a tutte le nuove attività e, sparando nel mucchio, molti pagano! Però poi ti iscrivono a un portale. Il loro utilissimo e visitatissimo portale che non cito volutamente perché non vorrei portare loro neanche un solo visitatore.  Navigando sul Web scopro che tanti piccoli imprenditori ci sono cascati. Hanno pagato perché il terrore di sgarrare una scadenza con la Camera di Commercio li ha fatti sborsare prima di controllare adeguatamente. Scopro che lo scorso anno le Iene hanno realizzato un servizio su questi signori che guadagnano 85mila euro al mese grazie al giochetto dei bollettini e nel frattempo hanno cambiato nome. Chi sa perché?

Tante segnalazioni

Il web è pieno di segnalazioni. La Camera di Commercio di Reggio Emilia su Servimpresa ha pubblicato una nota ufficiale. Lo ha fatto anche la Camera di Commercio di Ferrara e altre. Nel frattempo è stato creato anche un gruppo su Facebook, ma visto il nostro recentissimo bollettino, sembra proprio che questi grandi imprenditori continuano a “lavorare” indisturbati.

Cosa fare?

Facciamo circolare l’informazione il più possibile e non paghiamo assolutamente! Prendere  309,87 euro dalle tasche di un piccolo imprenditore o di una startup è da vigliacchi, è disgustoso. lo è sempre e se possibile ancora di più in un periodo come questo. Ma è ancora più triste constatare che le autorità riescono ad avere il pugno di ferro solo con gli onesti!

Business Development Manager at Dynamo, Author Manuale di Equity Crowdfunding, Angel Investor in CrossFund, Journalist, Crowdfunding Marketing Strategist, Startup-News.it founder, IED Lecturer.

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