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Lettera di patronage, a cosa serve e quali effetti produce

La lettera di patronage è uno strumento relativamente diffuso tra le garanzie bancarie, di cui costituisce una forma atipica. Rappresenta infatti una lettera di gradimento rilasciata da un soggetto nei confronti di una seconda parte, in sostituzione di una fideiussione.

La lettera di patronage potrebbe essere utile a molti imprenditori. Vediamo allora quali caratteristiche ha, come usarla e quando richiederla.

Cos’è la lettera di patronage

La lettera di patronage è una lettera di gradimento con cui un soggetto presenta favorevolmente un altro soggetto a un istituto di credito, in maniera tale che possa accedere a un finanziamento o ad altra facilitazione. Da questa breve definizione è già possibile distinguere quali sono le parti protagoniste di questo rapporto atipico.

La lettera di patronage serve a presentare un cliente alla banca sotto una luce favorevole perché ottenga credito

Le parti di una lettera di patronage

Nella lettera di patronage possiamo individuare:

  • il patron, colui che redige la lettera presentando favorevolmente un altro soggetto;
  • il patronnant, colui che viene presentato dal patron;
  • l’istituto di credito, colui che riceverà la lettera di patronage al fine di valutare in maniera più compiuta l’affidabilità del richiedente il finanziamento.

Evidentemente, affinché la lettera di patronage possa svolgere le sue funzioni, sarà preferibile che:

  • il patron sia favorevolmente conosciuto dall’istituto di credito;
  • il rapporto tra il patron e il patronnant sia piuttosto forte, ovvero vi sia un legale che permette al patron di fare da garante morale al patronnant.

A cosa serve la lettera di patronage

Chiarito quanto precede, la funzione della lettera di patronage è intuibilmente quella di esprimere un gradimento nei confronti di un soggetto. Non si tratta pertanto di una vera e propria garanzia di adempimento di altrui obbligazioni, ma solamente la presentazione favorevole del patronnant.

Da quanto detto possiamo dunque tracciare un solco tra fideiussione e la lettera di patronage:

  • con la fideiussione il garante assume in proprio l’obbligo di eseguire le prestazioni contrattuali dovute dal debitore principale;
  • con la lettera di patronage il patron presenta favorevolmente il patronnant all’istituto di credito affinché quest’ultimo si convinca che sarà in grado di far fronte ai propri impegni.

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L’efficacia delle lettere di patronage

A questo punto possiamo domandarci quale sia la reale efficacia giuridica delle lettere di patronage. Ovvero, fin dove questa presentazione è un impegno morale e non vi sono effetti concreti in capo al patron?

Sotto questo profilo di analisi possiamo distinguere due orientamenti che nel corso degli anni si sono susseguiti in ambito giuridico.

Secondo il primo, le lettere di patronage non avrebbero rilevanza sul piano giuridico mentre per un altro orientamento, oggi più maggioritario, le lettere di patronage non possono avere un mero vincolo morale anche perché, in questo modo, non si comprenderebbe per quale motivo si sono così diffuse nella prassi commerciale.

Lettere di patronage deboli e forti

Nella valutazione di cui sopra molto dipende anche dalle caratteristiche delle lettere di patronage, che ha favorito la conseguente distinzione tra lettere deboli e forti.

Le lettere di patronage deboli sono quelle di mero carattere informativo, con cui il patron dichiara che relazione ha con il patrocinante e fornisce alcuni dati sulle sue condizioni patrimoniali, economici e finanziari.

Le lettere di patronage forti sono invece lettere di carattere impegnativo che forniscono una garanzia di solvibilità. In altri termini, queste lettere non condividono solo delle informazioni quantitative, ma contengono una dichiarazione con cui il patrocinante assume vari obblighi come, ad esempio, quello di mantenere il soggetto controllato in condizioni patrimoniali tali da permettergli la restituzione del finanziamento.

Non sempre è però possibile distinguere tra lettere di patronage deboli e forti, con la conseguenza di rendere la valutazione del tema ancora più complessa.

Giornalista, copywriter, esperto di finanza e marketing editoriale, collabora con alcuni dei più noti network nazionali dell'informazione

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