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W.HER, la startup per le donne e la loro mobilità

La città Natale di questa startup è Torino, nel 2016 una psicologa esperta di user-experience e un ingegnere informatico hanno dato vita a questa startup che aiuta le donne nelle strade migliori da percorrere. È una tra le startup vincitrici del Digital Innovation Days 2018. FCA l’ha già dedicata alle sue dipendenti. Si tratta di …

La città Natale di questa startup è Torino, nel 2016 una psicologa esperta di user-experience e un ingegnere informatico hanno dato vita a questa startup che aiuta le donne nelle strade migliori da percorrere. È una tra le startup vincitrici del Digital Innovation Days 2018. FCA l’ha già dedicata alle sue dipendenti.

Si tratta di un’app in cui una community di donne consiglia ad altre donne le strade migliori da percorrere, meglio se a piedi, soprattutto in occasioni particolari, ovvero quando sono sole, o anche solo per avere delle informazioni prima di partire per un viaggio. La fondatrice è una psicologa esperta di user experience che con l’aiuto di un ingegnere informatico. Volendo fare un parallelo… un po’ come Waze con la differenza che in quell’app di navigazione vengono segnalati incidenti e presenza di polizia e/o di autovelox dagli utenti.

Come funziona Wher

Il funzionamento è semplice: ci si logga come su qualsiasi piattaforma ed una volta fatto il login tramite social network le utenti si profilano inserendo le proprie abitudini in termini di mobilità e indicando la città di interesse, per scoprire le strade e le zone delle città suggerite dalla community delle donne. Ogni quartiere o zona è descritto brevemente, e per ogni zona si possono visualizzare le valutazioni lasciate dagli altri utenti con le informazioni di sicurezza delle strade; il tutto basato su tre macro fasce orarie (giorno, sera e notte).

In viola vengono rappresentate quelle più sicure. La sicurezza si basa su alcuni parametri come affollamento, luminosità, ed anche un aspetto più intellettivo, come lo stato d’animo che suscita la zona di interesse. Questa percezione soggettiva risulta essere fondamentale nel consigliare o meno una strada, quartiere ad un’amica, soprattutto quando si deve partire per un viaggio e non si ha ‘confidenza’ con la città in cui si sta andando.

Chi usa Wher

Ad oggi l’app è utilizzata solo in alcune città italiane (Torino, Catania, Milano, Roma, Bologna, Napoli, Palermo e Londra)  ma presto la startup conta di raggiungere molte altre città italiane ed europee. Il feedback della community è importantissimo per rendere ancor più credibile il percorso e la funzione navigazione introdotta da poco aiuta la persona a muoversi per raggiungere la destinazione desiderata. Il potenziamento tecnologico previsto per i mesi a venire si basa su un sistema di machine learning per amplificare e valorizzare il lavoro fatto dalle utenti, rendendo le mappe di W.her ancora più accurate. Il secondo obiettivo è quello dell’espansione dell’app verso altre città con l’idea di rimpolpare la community… e perché no… un domani magari essere acquisiti da qualche colosso.

Per informazioni https://w-her.com/

Dal 2015 ad oggi mi occupo della progettazione di soluzioni software per grandi clienti che operano nel Work Force management, ovvero aziende multiutility che si occupano di gestire attività “sul campo”, monitorare il lavoro degli operatori in tempo reale, organizzare i processi, le modalità e il tempo degli interventi per ottimizzare le risorse, ridurre i costi e migliorare il servizio al cliente in qualsiasi settore d’applicazione. Esempio di clienti, sono Hera, Enel, SNAM, Open Fiber, I2retegas

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