WhatsApp sotto pressione in India

WhatsApp, la piattaforma di messaggistica di Meta utilizzata quotidianamente da oltre mezzo miliardo di persone in India, si trova nel mezzo di una delle sue sfide regolatorie più critiche. Le nuove direttive del governo indiano, pubblicate a inizio dicembre, introducono obblighi che potrebbero modificare radicalmente il funzionamento dell’app, con impatti profondi sia per gli utenti sia per le piccole imprese che si affidano a WhatsApp Business per operazioni quotidiane.
L’obbligo di legare l’account alla SIM e il logout forzato ogni sei ore
Le nuove regole, che i provider come Meta, Telegram e Signal devono implementare entro 90 giorni dall’emissione del 28 novembre, prevedono che gli account di messaggistica restino costantemente collegati alla SIM usata al momento della registrazione. Inoltre, le versioni web e desktop dell’app dovranno disconnettere automaticamente gli utenti ogni sei ore, richiedendo una nuova associazione tramite QR code.
Secondo il governo indiano, queste misure rispondono alla necessità di contrastare l’aumento delle frodi digitali. Il ministero delle telecomunicazioni ha sottolineato come la continua associazione SIM-dispositivo e la sessione periodica obbligatoria consentano di “ancorare ogni account attivo a una SIM verificata tramite KYC”, facilitando la tracciabilità di numeri coinvolti in phishing, truffe di investimento, digital arrest e loan scams. Solo nel 2024, l’India avrebbe registrato perdite da cyber-frodi superiori a 228 miliardi di rupie (circa 2,5 miliardi di dollari).
Il governo ha precisato che le regole non si applicano quando l’utente è in roaming con la SIM inserita nel dispositivo. Ma gli esperti avvertono che il meccanismo rischia comunque di generare interruzioni significative nell’utilizzo quotidiano dell’app.
Un impatto diretto sulle piccole imprese che vivono su WhatsApp Business
Sebbene le direttive coinvolgano tutte le principali piattaforme di messaggistica, l’impatto più forte sarà su WhatsApp, data la sua penetrazione straordinaria in India: secondo Sensor Tower, il 94% degli utenti mensili attivi apre l’app quotidianamente. L’utilizzo di WhatsApp Business è altrettanto intenso, con il 67% degli utenti attivi al giorno.
Molte microimprese e commercianti indiani utilizzano un modello operativo semplice ma cruciale: registrano l’account business su uno smartphone con SIM dedicata, per poi gestire le conversazioni con i clienti da desktop o web. L’obbligo di logout ogni sei ore e la necessità di ripetere l’associazione via QR code rischiano di interrompere flussi fondamentali come gestione degli ordini, assistenza clienti e comunicazioni operative. A differenza delle grandi aziende, che utilizzano le API Business integrate nei CRM, i piccoli esercenti dipendono dalla stabilità dell’interfaccia web.
WhatsApp cambia passo in India: meno nuovi utenti, più retention
Le direttive arrivano in un momento di transizione per WhatsApp nel suo mercato più importante. La crescita non è più trainata da nuove installazioni, ma dalla retention. Sempre secondo Sensor Tower, gli utenti mensili attivi su mobile sono cresciuti del 6% anno su anno nel quarto trimestre, mentre i download sono calati del 49%. Rispetto al 2022, gli utenti attivi sono aumentati del 24%, ma le installazioni sono diminuite del 14%.
Un altro segnale del cambiamento è l’ascesa costante di WhatsApp Business, che dal 2024 registra più prime installazioni rispetto alla versione standard. Il fenomeno riflette l’adozione crescente da parte dei merchant, molti dei quali utilizzano dispositivi dual-SIM o installazioni multiple per staff e negozi. Dal 2021, gli utenti attivi mensili di WhatsApp Business sono cresciuti del 130%, superando di gran lunga il +34% della versione Messenger.
Critiche e dubbi sulla fattibilità tecnica delle direttive
Le nuove regole non sono passate inosservate. Il Broadband India Forum (BIF), che include Meta tra i suoi membri, ha espresso preoccupazioni per la possibilità di “disagi materiali” agli utenti e di “serie difficoltà di fattibilità tecnica”. Secondo gli esperti, le direttive si basano su una nuova classificazione — ancora contestata — delle Telecommunication Identifier User Entities (TIUEs), che di fatto avvicina le app di messaggistica a un regime tipico delle telecomunicazioni, scavalcando il quadro normativo dell’IT Act.
Secondo Kazim Rizvi, direttore del think tank The Dialogue, le direttive derivano la loro autorità da norme delegate e non da una legge formale, sollevando interrogativi su trasparenza, metodo e mancata consultazione pubblica. Anche secondo Dhruv Garg, advisor di policy tecnologica, per contestare le direttive servirebbe dimostrare che eccedono il mandato legale o violano diritti costituzionali — un percorso complesso.
Meta, per ora, non ha commentato. Ciò che è certo è che l’India, dove WhatsApp è ormai una infrastruttura sociale e commerciale, sta affrontando un delicato equilibrio tra sicurezza digitale e innovazione, con conseguenze che potrebbero ridefinire il futuro della messaggistica nel Paese.





