Figure raccoglie oltre 1 miliardo di dollari: nuova valutazione a 39 miliardi per la startup dei robot umanoidi

La startup californiana punta a rivoluzionare il lavoro con robot umanoidi grazie a un finanziamento record guidato da giganti della tecnologia come Nvidia, Intel e Salesforce.
Un round da record per Figure
La startup americana Figure, specializzata in robotica umanoide, ha annunciato di aver raccolto oltre 1 miliardo di dollari in capitale impegnato nel suo ultimo round di finanziamento Series C. La nuova valutazione post-money dell’azienda si attesta ora a 39 miliardi di dollari, un salto significativo rispetto ai 2,6 miliardi di dollari del 2023.
L’ambizione dichiarata di Brett Adcock è quella di portare i robot umanoidi fuori dai laboratori e dentro le case e le fabbriche.
Il round è stato guidato da Parkway Venture Capital e ha visto la partecipazione di alcuni dei principali attori globali nel settore tecnologico, tra cui Nvidia, Intel Capital, LG Technology Ventures, Salesforce, T-Mobile Ventures e Qualcomm Ventures. Tra gli altri investitori figurano Brookfield Asset Management, Macquarie Capital, Align Ventures e Tamarack Global.
Un settore in forte crescita
L’investimento in Figure arriva in un momento di straordinaria espansione per le startup che operano nel campo dell’intelligenza artificiale. Secondo PitchBook, il finanziamento alle startup statunitensi è destinato a raggiungere il secondo valore più alto mai registrato, con un aumento del 75,6% nella prima metà del 2025, trainato dall’ondata di entusiasmo per l’AI.
Un nuovo paradigma per la robotica umanoide
Figure si è rapidamente posizionata come uno dei principali attori nella corsa allo sviluppo di robot umanoidi capaci di svolgere compiti complessi in ambienti domestici e industriali. La tecnologia della startup è stata progettata per affrontare problemi concreti legati alla carenza di manodopera e per svolgere mansioni ripetitive o pericolose nei settori della logistica, della manifattura e dei servizi.
L’azienda ha sede a San Jose, in California, e prevede di utilizzare i fondi raccolti per scalare la produzione dei suoi robot umanoidi e integrarli nelle abitazioni e nei contesti commerciali. Inoltre, l’investimento sarà destinato al potenziamento della piattaforma di intelligenza artificiale Helix, alla crescita delle attività di simulazione e addestramento, e all’ampliamento delle capacità di raccolta dati.
Il fondatore e CEO di Figure, Brett Adcock, ha commentato: “Questo traguardo è fondamentale per sbloccare la prossima fase di crescita dei robot umanoidi, espandere la nostra piattaforma di intelligenza artificiale Helix e la produzione di BotQ.”
Dalla fase seed al boom della Series C
Il nuovo round rappresenta una svolta importante nella storia di Figure, che solo lo scorso anno aveva raccolto 675 milioni di dollari da investitori del calibro di Microsoft e Jeff Bezos. La crescita esponenziale della valutazione dell’azienda – passata da 2,6 a 39 miliardi di dollari in meno di un anno – riflette non solo l’interesse strategico per la robotica umanoide, ma anche l’appeal della tecnologia sviluppata da Figure per i grandi player del mercato.
Giganti della tecnologia in prima linea
Tra gli investitori di questo round ci sono nomi noti dell’industria tecnologica mondiale:
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Nvidia: protagonista assoluta dell’ondata AI grazie ai suoi chip di ultima generazione, investe per estendere la sua influenza anche nel settore della robotica avanzata.
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Intel Capital: il braccio di venture capital del colosso dei semiconduttori, storicamente attivo in startup deep tech.
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Salesforce: nota per le sue soluzioni CRM basate su cloud, continua ad espandere la sua strategia di investimento in AI e automazione.
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T-Mobile Ventures: interessata probabilmente agli sviluppi legati alla connettività e all’IoT.
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Qualcomm Ventures: focalizzata su AI edge e robotica, in linea con la sua leadership nei chip per dispositivi mobili e intelligenti.
Un mercato in rapida evoluzione
Il campo della robotica umanoide è diventato il nuovo terreno di competizione per aziende come Meta, Tesla e altri big tech, tutti impegnati a sviluppare soluzioni per sopperire alla carenza di manodopera e aumentare la produttività attraverso l’automazione intelligente.
In questo contesto, Figure si distingue per la rapidità di esecuzione e per un modello di business orientato sia al mercato domestico che a quello industriale. L’obiettivo è realizzare robot in grado di operare in ambienti complessi, interagendo in modo sicuro e autonomo con l’ambiente circostante.
Un passo verso il futuro
Con questa nuova iniezione di capitale, Figure potrà accelerare la tabella di marcia per la commercializzazione dei suoi robot. L’azienda intende investire fortemente nelle infrastrutture, nella simulazione AI e nella raccolta dati, elementi fondamentali per addestrare i robot a svolgere compiti quotidiani in modo efficiente.
L’ambizione dichiarata di Brett Adcock è quella di portare i robot umanoidi fuori dai laboratori e dentro le case e le fabbriche. Con oltre un miliardo di dollari in tasca e il supporto dei principali attori globali, Figure sembra avere tutte le carte in regola per affrontare questa sfida.