
Stando alla recente ricerca condotta da InfoCamere in collaborazione con l’Università di Padova (qui disponibile in pdf), nel 2024 sono 68 mila le aziende italiane che operano nei settori di attività del digitale, dall’e-commerce all’elaborazione dati, dai servizi web alla produzione di software. Una popolazione sempre più rilevante, in aumento del 23% rispetto al 2020, in buona parte focalizzata sul territorio del Nord Ovest.
Dove sono presenti le aziende digitali italiane
Come rammentato dalle elaborazioni de Il Sole 24 Ore, la distribuzione territoriale delle fabbriche del digitale in Italia manifesta uno squilibrio molto significativo tra il Settentrione e il Mezzogiorno.
In particolare, il 60,6% delle aziende digitali si trovano nel Nord Ovest, e soprattutto il Lombardia. Se si aggiunge un altro 15,5% di aziende che si trova nel Nord Est, ne risulta che più di 3 imprese di categoria su 4 si trovano nella parte settentrionale della Penisola. Al Sud, al Centro e alle Isole rimane dunque una quota di circa il 34%.
A ciò si aggiunga anche che sono proprio le aree in cui vi è una minore densità di imprese digitali a mostrare un andamento più eterogeneo. Nelle Isole e nel Mezzogiorno, per esempio, l’incremento della presenza delle aziende che svolgono attività digitali si è sviluppata più della media (+ 31% rispetto al 2020), mentre il Centro è andato in controtendenza, con una flessione di circa il 14%.
Il valore della produzione
Passando poi al valore della produzione, la crescita è stata più che proporzionale alla numerosità delle imprese: il complessivo valore prodotto dalle aziende digitali è infatti passato dai 59,8 miliardi di euro del 2018 ai 102,9 miliardi di euro del 2022, con uno sviluppo del 72%.
L’incremento sostanzioso del periodo 2018-22 cela tuttavia un diverso trend dei settori specifici. A realizzare la migliore spinta è infatti stato l’e-commerce, con un valore della produzione che ammonta a 21,4 miliardi di euro, in aumento del 239%. Tuttavia, a costituire il maggiore settore per ampiezza è la produzione di software, il cui controvalore ammonta a 65,9 miliardi di euro, in aumento del 64% nel periodo di riferimento. Sono invece più contenuti i pesi specifici dei settori dell’elaborazione dati (10,8 miliardi di euro, + 13%), servizi Internet (3,9 miliardi di euro, + 24%) e edizione di altri software (0,9 miliardi di euro, + 60%).
Il ruolo degli stranieri
C’è però almeno un altro dato che serve a caratterizzare al meglio l’evoluzione delle attività digitali in Italia: nel 2024 è cresciuta la numerosità delle imprese di questo settore, in cui è presente almeno una persona giuridica estera come socio. Le società partecipate da altre società estere passano infatti da 1,8 mila unità del 2020 alle 2,5 mila unità del 2024, con un incremento del 34,4% e un’incidenza sul totale delle imprese digitali che è oggi pari al 3,6%.
Ancora, tra le aziende che presentano almeno un socio estero nella propria compagine, il 70% vede la partecipazione estera essere maggioritaria e strategica: solamente nel 30% dei casi, dunque, chi partecipa dall’estero all’azienda digitale italiana, lo fa per mantenere una quota minoritaria, rinunciando sostanzialmente al controllo.