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Perché e come i marketplace trainano la crescita aziendale

I marketplace non sono solo canali di vendita ma asset che veicolano il digital export e sostengono lo sviluppo delle imprese italiane. Ecco come lo fanno e perché nella fotografia della terza edizione del Netcomm Focus Marketplace

Il successo delle imprese sui marketplace è determinato da competenze e capacità, più che dalla disponibilità di budget. È quanto emerge dalla terza edizione del Netcomm Focus Marketplace dal titolo Digital export, marketplace e lo sviluppo delle imprese italiane.  In totale sono oltre 200 i marketplace al mondo con oltre 1 milione di visite al mese. Il 31% delle imprese italiane B2B con oltre 2 milioni € di fatturato annuo ha attivato o usato marketplace. E i maggiori ecommerce al mondo per capitalizzazione sono marketplace.

Marketplace VS ecommerce

Le piattaforme di marketplace detengono quote di mercato e un ruolo chiave nell’ecommerce, anche perché il loro successo è mondiale. Ad oggi se ne contano circa 200 con più di un milione di visite al mese e i marketplace sono in Italia il primo settore per crescita di fatturato, assumendo un ruolo sempre più centrale nelle scelte dei consumatori, ma anche nelle strategie dei brand e delle insegne.

I marketplace sono in Italia il primo settore per crescita di fatturato

Ma qual è la differenza tra marketplace ed ecommerce? Un ecommerce è un negozio online in cui vendere i prodotti della nostra azienda. Un marketplace è una piattaforma che ospita il nostro negozio online insieme a tanti altri, mettendo in comunicazione venditori e acquirenti.

Il Netcomm Focus Marketplace è un appuntamento che ha l’obiettivo di tracciare il nuovo scenario della marketplace economy. Come? Analizzando i modelli, i canali, la logistica del digital export nel B2C e nel B2B. Ma è anche l’occasione per comprendere come i retailer stanno evolvendo in marketplace, su quali tecnologie fare leva per lavorare con o trasformarsi in un marketplace. E anche quali nuovi modelli di advertising (dalla vendita all’engagement) sono oggi da osservare.

Perché i marketplace guidano l’innovazione dell’ecommerce

«I marketplace guidano l’innovazione dell’ecommerce e dei nuovi modelli di retail: stanno trasformando le filiere e i modelli logistici e sono anche un nuovo modello organizzativo per le imprese, al quale possono ispirarsi tante realtà in ogni settore – ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. Rappresentano un’opportunità enorme per le imprese italiane, anche le più piccole. Un’opportunità per accedere a milioni di clienti, per entrare in nuovi mercati geografici, anche molto lontani. Bisogna però conoscerli, sceglierli, imparare ad usarli, investire in competenze e attività per conquistare visibilità sui loro motori di ricerca e attivare quel circolo virtuoso che può consentire ai più bravi di scalare velocemente volumi di vendita e aree geografiche servite». Questi sono i motivi principali per cui su Startup-news parliamo spesso di marketplace (ad esempio qui e qui), che rappresentano uno strumento interessante anche per le startup.

Roberto Liscia, Presidente di Netcomm.

Non servono per forza grandi budget

L’Osservatorio Digital Marketing 2022 di Netcomm indica chiaramente che nei canali digitali vince l’azienda che ha le migliori competenze e capacità, più che l’azienda che ha i budget più grandi. L’analisi vuole dare un contributo concreto a tutte le imprese italiane nello scegliere le piattaforme più opportune. Ma aiuta anche a capire come lavorare al meglio e quali sono i fattori di successo con le singole piattaforme.

I marketplace sono una grande opportunità per le aziende italiane, anche quelle più piccole

I marketplace B2B sono un canale strategico, sia per la tipologia di prodotti venduti, sia per la qualità dei lead e dei clienti che si attivano con questi canali. Anche sul fronte dei buyer, i marketplace B2B sono sempre più un canale per cercare fornitori, prodotti e soluzioni core per il business, tuttavia, il 44% delle imprese dichiara di non utilizzarle perché non è a conoscenza di tali piattaforme, dei loro funzionamenti. Inoltre, si osserva anche la mancanza di persone in azienda con le competenze per usare piattaforme come per esempio Alibaba.com.

Il problema non è di budget. spesso le imprese non sanno nulla dei marketplace esistenti

Le potenzialità del digital export

Nel B2B, dove possono competere con grande successo anche le imprese medie e più piccole. L’ultimo Osservatorio Netcomm in tema di B2B Digital Commerce rilevava, infatti, che la prima ragione per la quale le imprese italiane sono attive nel B2B Digital Commerce è proprio espandere il proprio mercato in nuovi Paesi e aree geografiche. Motivazione scelta dal 42% delle imprese intervistate, in fortissima crescita rispetto alla ricerca precedente del 2019. Nel 2015 questa motivazione era solamente al terzo posto, preceduta da motivazioni quali innovare i servizi offerti ai clienti e trovare nuovi clienti nei mercati attuali.

La ricerca indica anche che il 31% delle imprese italiane B2B con oltre 2 milioni di € di fatturato anno ha attivato o usato marketplace B2B, seppur in molti casi ancora in modo limitato. Il dato è quasi raddoppiato con la pandemia, ma è ancora molto basso, specie se pensiamo che sul fronte dei buyer, sono il 77% le aziende italiane che hanno usato un marketplace B2B nei processi di acquisto.

Lo scenario macro

Secondo i dati rielaborati nella terza edizione del Netcomm Focus Marketplace, i maggiori eCommerce al mondo per capitalizzazione sono marketplace. Al primo posto troviamo è Amazon con oltre 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione a giugno 2022, seguita da Alibaba, con un market cap di oltre 304 miliardi di dollari. Al terzo posto si colloca Mean (241 miliardi), seguita da JD.com (98 miliardi), Prosus e Median (92,8), Pinduoduo (78), eBay (23) e Pinterest (12 miliardi di dollari), che chiudono la top ten della classifica.

Tutti i visitatori premiano i marketplace

A luglio 2022, Amazon si collocava come lo shop online più popolare al mondo, con una media di circa 5,3 miliardi di visite in quel mese. E lo è anche in Europa, con oltre 1.000 miliardi di visite al mese, e in Italia, con oltre 45 milioni di visitatori al mese. Il secondo sito di shopping più visitato al mondo è stato eBay, con circa tre miliardi di visite, ma a livello europeo sono 534 milioni di visitatori/mese e gli italiani 16 milioni/mese.

Tornando alla classifica mondiale, seguono: Shopee con oltre 630 milioni di visite, e Rakuten, con 590 milioni di visitatori. Analizzando invece i marketplace più popolari al mondo nel 2021, in base al valore lordo della merce primeggia Taobao (con 711 miliardi di dollari), seguito da Tmall (672 miliardi), Amazon al terzo posto (390 miliardi) e JD.com con 244 miliardi di dollari.

Per ulteriori informazioni www.consorzionetcomm.it

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