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Impresa sostenibile, Kinsect tra i vincitori di Encubator

Viene da Reggio Emilia una delle 7 startup che salveranno il Pianeta, si chiama Kinsect e si è aggiudicata la prima edizione di Encubator. Cosa fa? Produce proteine allevando insetti.

Kinsect è tra le startup vincitrici di Encubator, il programma di accelerazione promosso dal Politecnico di Milano e da PoliHub assieme alla Camera di Commercio di Milano e Brianza, con l’obiettivo di individuare progetti tecnologici che fanno impresa sostenibile.

A valutare i migliori progetti c’era una giuria composta dai rappresentanti del Politecnico di Milano, PoliHub e Camera di commercio, oltre che da diversi esperti del mondo imprenditoriale. L’evento si è svolto a Palazzo Giureconsulti a Milano lo scorso 12 gennaio.

Insetti che diventano proteine

L’idea di business grazie alla quale Kinsect è stata selezionata tra le “startup che salveranno il Pianeta” si basa sulla produzione di proteine dall’economia circolare, grazie all’allevamento di insetti, con soluzioni tecnologiche innovative e proprietarie.

Il progetto trae spunto da un’estesa ricerca svolta in collaborazione con la Prof.ssa Lara Maistrello e Andrea Antonelli di Unimore (università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), sul tema dell’allevamento di insetti con scarti di rifiuti organici, a cui il gruppo di ingegneri e scienziati del team di Kinsect aveva collaborato.

Gli insetti giocheranno un ruolo importante nella catena alimentare di domani, anche per quanto riguarda il consumo umano diretto. Gli insetti infatti sono una grande fonte di nutrimento ed energia, molto più sostenibile dell’allevamento intensivo di bestiame. Ma non solo.

Kinsect Sviluppa un modello unico e innovativo di allevamento di insetti su scala industriale adatto all’alimentazione animale. La co-localizzazione degli impianti con le agro-industrie esistenti ideata da Kinsect consente di riciclare i sottoprodotti agricoli e l’energia necessari per nutrire e allevare le larve. Di conseguenza si potrebbe riuscire a nutrire gli animali da allevamento riducendo di molto l’impatto ambientale. Questo modello unico di “simbiosi industriale” consentirebbe infatti di risparmiare 57.000 tonnellate di CO2 all’anno.

Usare gli insetti per nutrire gli animali d’allevamento con il sistema Kinsect permette di risparmiare 57.000 tonnellate di CO2 all’anno

Il percorso formativo

Nel 2022 Kinsect ha partecipato al programma di accelerazione HAC di Unindustria Reggio Emilia, dedicato alle startup meritevoli del territorio, oltre che all’Investor Day 2022 organizzato da ART-ER dell’Emilia Romagna, tenutosi presso il Tecnopolo di Reggio Emilia i primi di dicembre scorso. Grazie a questi eventi formativi, la startup è riuscita a presentarsi al meglio agli esperti che l’hanno valutata positivamente tra le 168 candidature, provenienti da tutto il mondo, di Encubator.

Kinsect non è “solo” una startup innovativa che fa impresa sostenibile, ma è anche società benefit. Integra infatti nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera.

Il prossimo passo

Il team di Kinsect è interamente composto da reggiani doc: Giacomo Benassi in qualità di CEO, Lorenzo Sassi, Giovanni Andrea Ferrari e Stefano Guerrieri.

Stefano Guerrieri (sinistra) e il CEO Giacomo Benassi (destra) durante la premiazione.

Ora l’obiettivo è quello di trovare i fondi per realizzare i progetti di sviluppo sostenibile di Kinsect, così da poter contribuire ad accelerare la transizione verso un modello di sviluppo carbon free e ridurre gli sprechi grazie a un modello di economia circolare integrato.

«Ogni giorno ci giungono notizie allarmanti sulla crisi climatica ma pochi propongono soluzioni. Noi abbiamo deciso di darci da fare per trovarle. Quasi 170 startup hanno risposto al nostro appello con proposte concrete. Le sette vincitrici sono state giudicate le più pronte a realizzarle. Con questa prima edizione di Encubator avviamo un percorso per individuare le persone più brillanti e capaci di realizzare tecnologie utili a combattere la crisi climatica», afferma il CEO di PoliHub, Enrico Deluchi. Per saperne di più su Kinsect https://www.kinsect.eu/

Gli altri progetti di impresa sostenibile

Vediamo ora quali sono state le altre startup vincitrici e quali sono i loro progetti di impresa sostenibile.

  • AraBat – trasforma le batterie agli ioni di litio esaurite in nuovi prodotti utilizzando le arance (PNI).
  • Gaia Turbine – ha sviluppato una microturbina idroelettrica plug-and-play, ideale per acquedotti e deflussi minimi vitali, con un’efficienza superiore al 90%.
  • Reco2 – trasforma gli scarti industriali in materiali innovativi per la bioedilizia.
  • Volta Structural Energy – sviluppa la nuova generazione di batterie strutturali per aerospazio e automotive, garantendo sicurezza e risparmio di massa e volume.
  • ReHouseit – rimodella la natura degli spazi adattando materiali e tecnologie avanzate nel settore delle costruzioni.
  • H2go Technology produce celle a ossidi solidi per consentire la transizione energetica guidata dall’idrogeno.

I premi del concorso

Le 7 startup vincitrici potranno accedere a una serie di premi e occasioni di incontro con investitori del mondo imprenditoriale. Vediamoli tutti.

  • Ugrant in denaro del valore di 40mila euro di cui 25mila euro da investire per lo sviluppo del progetto e 15mila euro per usufruire del programma di accelerazione.
  • Un programma di accelerazione gestito da PoliHub della durata di 4 mesi, a sostegno della crescita tecnologica e della validazione della struttura di business della startup.
  • Un network di aziende, founder, mentor, subject matter expert e investitori del mondo imprenditoriale, dellenergia e delleconomia circolare.
  • Un Demo Day, dove incontrare gli investitori e avere l’opportunità di intraprendere un percorso privilegiato per accedere a investimenti seed.
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