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Podcast per aziende, come e perché aiutano il business

I podcast per aziende possono essere uno strumento molto valido per accrescere la notorietà del nostro brand e comunicare i valori aziendali. Ecco come sfruttarli al meglio

Podcast per aziende, perché sono uno strumento potentissimo?

Cominciamo dall’inizio…

L’interesse per i podcast da parte di un numero sempre crescente di persone li rende uno strumento ideale per fare marketing e accrescere la brand awareness, ma non solo. In questa epoca di sovraesposizione alle immagini, che ci porta molto spesso a subire un vero e proprio bombardamento visivo e di conseguenza anche emotivo, moltissime persone scelgono di informarsi e svagarsi attraverso file audio piuttosto che consumare solo foto e video. Approfondiamo caratteristiche e vantaggi della creazione di podcast aziendali. 

Podcast: definizione e dati

Cosa sono esattamente i podcast? La parola, composta dai termini inglesi pod (che sta per Personal On Demand) e cast (da broadcast, che vuol dire trasmettere), definisce semplici file audio che possono essere comodamente scaricati sul proprio dispositivo e ascoltati anche in assenza di una connessione Internet.

La fortuna dei podcast, di cui ormai sentiamo parlare dal lontano 2005, è in ascesa. In Italia, dopo un vero e proprio boom tardivo di attenzione verso il podcasting, avvenuto durante il primo lock-down per il contenimento della Pandemia da Covid-19, gli ascolti di podcast sono ancora in aumento. Il trend positivo si riconferma per il quinto anno consecutivo (un aumento c’era già stato prima del 2019, ma meno significativo).

Secondo una recente ricerca condotta da NielsenIQ per Audible, nel primo trimestre del 2022 il 17% della popolazione italiana adulta ha scelto di ascoltare podcast e audiolibri, il 2% in più rispetto al 2021.

In totale 10,2 milioni di italiani ascoltano podcast e audiolibri, e tra questi ci sono anche i nostri clienti. Scegliere di produrre un podcast aziendale quindi ci dà la possibilità di intercettare una fetta interessante di acquirenti o di fidelizzare chi già conosce il nostro brand. Ecco una prima buona ragione per cui produrre podcast per aziende può fare davvero bene al business.

In totale 10,2 milioni di italiani ascoltano podcast e audiolibri e tra questi ci sono anche i nostri clienti

Podcast per aziende, perché?

I podcast sono un ottimo strumento di content marketing, perché permettono di veicolare contenuti di qualità che riguardano il nostro brand, in modo diretto o indiretto (come vedremo meglio tra poco). Non dobbiamo usarli semplicemente per farci pubblicità, anzi, se un podcast non fosse altro che lo sbandieramento di quanto siamo bravi e belli perderemmo in un lampo tutti i nostri ascoltatori.

Nello scenario attuale, a pubblicare uno o più podcast sono soprattutto i professionisti di diversi settori, che grazie a questo media digitale hanno l’opportunità di dimostrare la propria autorevolezza nel campo in cui operano. Ma i podcast sono molto adatti pure alle aziende di ogni tipo, perché possono concretamente farci raggiungere questi obiettivi:

  • generare brand awareness
  • essere trovati più facilmente dal target di riferimento
  • creare con la clientela un legame duraturo

Vediamo quali sono i principali punti di forza dei podcast per aziende.

1. Catturare l’attenzione 

I podcast aziendali studiati e realizzati con cura sono in grado di catturare e mantenere l’attenzione del pubblico, ma come abbiamo detto non di un pubblico qualsiasi: si tratta dei nostri clienti, acquisiti o potenziali. Rispetto alla lettura di un articolo, che richiede tempo e non permette di fare nient’altro, l’ascolto offre maggiori possibilità di fruizione e consente contemporaneamente di avere le mani libere, guidare, camminare piuttosto che fare sport o cucinare eccetera. 

Grazie alle cuffie l’ascolto è un’esperienza che può essere (volendo) privata e immersiva. Quindi si riesce a prestare attenzione al contenuto anche se si è impegnati in altre attività e ci si sente trasportati in un contesto o in un mondo che è “altro” rispetto a quello in cui ci si trova. Come? Grazie alla voce dello speaker e al paesaggio sonoro creato dalle musiche inserite nel podcast.

L’ascolto offre maggiori possibilità di fruizione e consente di fare più attività contemporaneamente

2. Posizionare il brand

Creare un podcast degno di questo nome ci aiuta a posizionare in modo corretto e vantaggioso il nostro brand. Come tutti gli esperti di marketing sanno bene, è poco utile e potrebbe essere controproducente dire della propria azienda: noi siamo i migliori. Anche se in alcuni casi una comunicazione “aggressiva” di questo genere può essere vincente, di solito si consiglia di fare in modo che siano gli altri a convalidare la bontà del prodotto o del servizio e l’affidabilità del brand.

Non bisogna mai essere avari con le informazioni, è importante offrire contenuti di valore. 

Con un podcast studiato su misura è possibile contribuire alla propria affermazione come leader di settore e riuscire a farsi strada in mercati poco presidiati. Un’azienda che opera nel campo della telemedicina, ad esempio, potrebbe creare e diffondere un podcast che racconta le tecnologie più innovative e gli ultimi sviluppo del settore. Un’agenzia di marketing può confezionare un podcast ricco di consigli su come promuovere un brand e così via. Non bisogna mai essere avari con le informazioni, è importante offrire contenuti di valore. 

3. Fare brand awareness, rebranding e molto altro

Per una startup i podcast aziendali possono essere uno strumento valido di costruzione del brand e della brand awareness. Dimostrare la propria competenza e affidabilità è sempre molto utile quando si vogliono conquistare non solo i clienti ma anche gli investitori.

Un podcast potrebbe servire nel momento in cui un’azienda, per varie ragioni, ha necessità di cambiare la propria immagine, oppure per sviscerare tutti gli aspetti e le connessioni di un progetto disruptive che apre a un blue ocean market.

Attenzione: ricordiamoci che i podcast per aziende potrebbero suscitare ulteriori curiosità e domande, prevediamo quindi un canale di comunicazione per offrire le risposte che servono, come una chat. In questo modo la nostra azienda potrà fare un importante salto di qualità nella percezione che il pubblico ha del brand, e trasformeremo parte della nostra comunicazione da monodirezionale a bidirezionale.

Dimostrare competenza e affidabilità è sempre molto utile per conquistare non solo clienti ma anche investitori

Come scegliere i contenuti giusti?

Prima di tutto, qualunque contenuto è importante che sia originale e di alta qualità. Vale inoltre la regola aurea: “dare al target quello di cui ha bisogno”. Cioè? Dobbiamo intercettare bisogni, problemi e desideri delle nostre brand personas (che rappresentano i nostri clienti tipo) e scegliere i temi da trattare nei podcast aziendali, impegnandoci a soddisfare uno o più bisogni, fornire soluzioni concrete a problemi condivisi o esaudire un desiderio specifico di svago, informazione, formazione.

Perché abbiamo detto che con i podcast possiamo veicolare contenuti che riguardano il nostro brand in modo più o meno diretto? Pensiamo a quanto fanno alcuni noti brand con i magazine aziendali, come ad esempio The Red Bulletin di Red Bull. In questo magazine non si parla di bibite energetiche quanto piuttosto di sport, musica, innovazione, temi che l’azienda ritiene importanti per la propria clientela tipo. La stessa cosa si può fare con i podcast.

Secondo diverse ricerche di mercato, gli utenti dei podcast sono interessati a temi specifici con un approfondimento elevato, teniamone conto e cerchiamo di selezionare attentamente gli argomenti, in modo che possano essere spiegati in pochi minuti. I podcast, infatti, non durano in genere più di 30 minuti. Ricordiamoci anche che si tratta di podcast aziendali, la brevità potrebbe giocare a nostro vantaggio andando incontro alle disponibilità di ascolto (e di tempo) di una più ampia fetta di pubblico. Ricordiamo inoltre che esistono agenzie specializzate nella creazione di contenuti che potrebbero studiare per noi un piano editoriale su misura.

La voce fa la differenza

È molto importante scegliere con la massima attenzione sia lo/la speaker sia le musiche, anche se si tratta di semplici musiche di sottofondo. Una voce maschile o femminile, giovane piuttosto che matura, darà un carattere preciso al nostro podcast. Il tono di voce e lo stile dello speaker devono sempre essere adatti al pubblico e in linea con la brand image, così come deve esserlo anche il linguaggio.

Facciamo le scelte più consone sulla base della nostra clientela target. Se ad esempio ci rivolgiamo a un pubblico giovane e parliamo di sport, potrebbe essere adatto uno/una speaker altrettanto giovane ma che, soprattutto, sia un nome riconosciuto nell’ambiente. Se invece ci occupiamo di temi legali o medici, questioni delicate che spesso spaventano chi è in cerca di soluzioni, una voce matura potrebbe essere percepita inconsapevolmente dagli ascoltatori come più autorevole, con grande esperienza e quindi affidabile.

Ricordiamoci che l’ascoltatore spesso si abitua e si affeziona alla voce dello speaker, cosa che gioca a nostro vantaggio. Il podcast risulta più coinvolgente e meno freddo, ad esempio, di una comunicazione scritta.

Tipologie di podcast 

I podcast per aziende possono essere strutturati in modo diverso a seconda delle necessità e dei contenuti che abbiamo bisogno di veicolare. L’importante è realizzare ogni serie o gruppo di podcast secondo un format preciso e non cambiare in continuazione. Gli ascoltatori infatti potrebbero trovarsi spiazzati e infastiditi dall’assenza di una “formula” ben definita.

Possiamo scegliere la forma dell’intervista, invitando autorevoli esperti di settore che aumentino ulteriormente il valore del contenuto. I contatti di questo genere, se ben coltivati, spesso si trasformano in relazioni utili per il business e talvolta sfociano in partnership vantaggiose per tutti.

Oppure possiamo offrire narrazioni in forma di monologo o dialogo con uno o due speaker. Pianifichiamo un calendario con uscite a cadenza regolare, perché i nostri ascoltatori devono poter contare sull’uscita della puntata successiva. 

Cosa serve per creare un podcast per aziende?

Una volta selezionata la tipologia di contenuto e trovato lo speaker giusto, servono carta e penna o un computer, perché bisogna pianificare con cura la scaletta di ogni puntata. 

Dal punto di vista tecnico invece sicuramente è necessario un buon microfono esterno da collegare al PC con un filtro, perché l’audio deve essere di alta qualità e privo di rumori di fondo. Tra gli altri strumenti necessari ci sono un paio di buone cuffie e un software adatto a registrare in formato mp3, come ad esempio Audacity, che è anche gratuito. (Per le nostre dirette su Startup-News Live noi usiamo un microfono Rode NT1A che ha un’ottima riduzione del rumore di fondo).

Come diffondere i podcast per aziende?

Le piattaforme di podcasting e audiolibri sono uno dei primi luoghi dove chi è interessato a questa forma di fruizione dei contenuti va alla caccia di novità. Citiamo come esempio iTunes, Spotify piuttosto che Spreaker. C’è anche Anchor.fm (ora di proprietà di Spotify) che consente di creare, distribuire e monetizzare gratuitamente i podcast, tenendo sotto controllo le statistiche sugli ascolti. Scegliamo almeno una piattaforma e impariamo a usarla, meglio se in combinazione con altri canali. 

Per tutti coloro che hanno un blog aziendale, i podcast possono essere realizzati a partire dagli articoli già pubblicati e inseriti all’inizio o alla fine del testo. Oppure è possibile (ed è forse la scelta migliore) creare una sezione dedicata del sito. Meglio offrire i podcast per aziende come approfondimenti da scaricare gratuitamente, così da raggiungere un numero maggiore di persone, sfruttando l’aggancio del contenuto gratuito per raccogliere lead (cioè contatti, numeri di telefono e/o email). 

Sfruttiamo l’aggancio del contenuto gratuito per raccogliere lead

Non dimentichiamo, infine, di condividere ogni nuova uscita su tutti i canali social dell’azienda, cercando di coinvolgere attivamente la nostra community.

Diplomata al liceo classico e laureata in biotecnologie industriali, da 13 anni lavora nel mondo dell'editoria di settore online e su carta stampata. Collabora durante le fasi di ideazione e rilancio di prodotti editoriali e si occupa di correzione di bozze, editing e revisione di articoli, saggi e romanzi.

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