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Il mercato delle app nel 2016

Il mercato delle app è giovane e in crescita, ma la metà degli sviluppatori arriva a stento a guadagnare 1000 dollari al mese.

L’uso sempre più largo degli smartphone ha avuto come conseguenza anche la diffusione delle app. Quella delle applicazioni mobile è tuttavia un’industria ancora relativamente giovane e in continua crescita. Se da una parte, i consumatori continuano a richiedere sempre nuove app, dall’altra c’è una competizione schiacciante e il vero tema rimane: come monetizzare questi prodotti.

A prescindere da questo, come sta andando il mercato delle app e chi ci lavora?
Ce lo rivela lo studio State of Mobile App Developers 2016 condotto da InMobi su oltre 1000 sviluppatori di app provenienti d 155 Paesi.

Chi sono gli sviluppatori di app?

Lo sviluppatore medio è maschio ed ha un’età compresa tra i 31 e i 35 anni.

Se tracciassimo un profilo dello sviluppatore tipo, potremmo dire che è maschio ed ha un’età compresa tra i 31 e i 35 anni. Dalla ricerca, infatti, risulta che in media solo il 6% di questi professionisti appartiene al gentil sesso. In Nord America la percentuale sale al 11%, mentre in Europa è addirittura al 3%.

Mercato app 2016
Immagine tratta dalla ricerca InMobi.

Un’industria giovane

Quella delle app, per ovvie ragioni, è un’industria giovane. Circa i tre quarti degli sviluppatori lavora nel settore da meno di tre anni.

Circa i tre quarti degli sviluppatori lavora nel settore da meno di tre anni.

Solo tre su dieci hanno dichiarato di produrre app da più di quattro anni. Ma come sono strutturate queste aziende? Qui arriva una bella sorpresa: solo l’8% delle ditte intervistate ha oltre 20 dipendenti. Questo vuol dire che in questo mercato è molto difficile crescere e sostenere i costi di una vera azienda. Il 47% è composto da liberi professionisti, ovvero da persone che lavorano in proprio, mentre il 33% ha una squadra di due o al massimo cinque persone.

Mercato app 2016
Immagine tratta dalla ricerca InMobi.

I tipi di app

Ma che tipi di app vengono prodotte? I settori principali sono: Giochi, Intrattenimento e Utility. Queste tre categorie, con qualche differenza percentuale, risultano essere al primo posto in America, Europa  e negli altri Paesi coinvolti nella ricerca.

Giochi, Intrattenimento e Utility sono i tipi di app più gettonati.

C’è quindi una richiesta molto precisa da parte degli utenti che risulta quasi sovrapponibile a prescindere dalla provenienza geografica.

Mercato app 2016
Immagine tratta dalla ricerca InMobi.

Quali sono gli store preferiti dagli sviluppatori?

Sembra che Google Play Store sia il negozio più gettonato dagli sviluppatori. Circa il 42% di essi infatti ha dichiarato di avere da una a tre app su questa piattaforma mentre “solo” il 28%  ha lo stesso numero di app per Apple iOS. Come mai? Dalle risposte degli sviluppatori risulta che Android è la piattaforma di sviluppo preferita grazie alla possibilità di poter coprire sistemi operativi diversi, alla facilità di accesso ai dispositivi di test e ai costi più bassi richiesti da Google Play Store rispetto all’App Store di Apple. E Windows Store? Il 72% degli sviluppatori non usa la piattaforma di Microsoft.

Parliamo di soldi

Partiamo dalla conclusione della ricerca: fare soldi con le app è molto dura.

Il 55% degli sviluppatori guadagna meno di 1000 dollari al mese.

Il 55% degli sviluppatori guadagna meno di mille dollari al mese. La resa media di un’app è fra i 5mila e gli 11mila dollari. A sorpresa, la resa più alta sembra invece provenire da Windows Phone che permette a un’app guadagni medi di 11.400 dollari. Probabilmente perché ospita meno titoli, quindi meno concorrenza e la scoperta di novità è molto più immediata. C’è da dire che come piattaforma, Windows Phone non sta certo vivendo un periodo d’oro. Dallo studio emerge che solo il 5% delle app gratuite genera ricavi con gli acquisti in app o modelli freemium.

App: un mercato problematico

Una ricerca di questo tipo serve a restare con i piedi per terra e a renderci conto che anche un mercato giovane e in forte sviluppo non è sinonimo di guadagno facile. Il successo di un app non è determinato solo dalla qualità del prodotto (che deve esserci a priori) e da una buona idea. Il marketing occupa un ruolo fondamentale. La pubblicità e la comunicazione sono fondamentali per evitare di buttare via tempo e soldi, ma necessitano di competenze che uno sviluppatore di solito non possiede e devono essere affidate a persone o agenzie qualificate.

Il 43% degli sviluppatori concorda sul fatto che il marketing sia un aspetto determinante nel successo di un prodotto.

Il 43% degli sviluppatori concorda sul fatto che il marketing sia un aspetto determinante nel successo di un prodotto di questo tipo perché la scoperta di una nuova app è la sfida più complessa. In mezzo a milioni di titoli, riuscire a farsi notare è ormai sempre più difficile. Per il 21% degli intervistati l’aspetto principale è invece il design.

Insomma, di sfide da accettare ce ne sono parecchie. Se per la nostra startup abbiamo in mente un’app, facciamo una lunga riflessione, prima di avventurarci in questo settore…

Business Development Manager at Dynamo, Author Manuale di Equity Crowdfunding, Angel Investor in CrossFund, Journalist, Crowdfunding Marketing Strategist, Startup-News.it founder, IED Lecturer.

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