POS portatili, guida alla scelta del più conveniente
Quali sono i POS portatili sul mercato? Come scegliere quello più adatto alle proprie esigenze? Vediamo insieme come funzionano, quanto costano e qual è il servizio più conveniente.
I POS portatili sono davvero utili? Disporre di un POS portatile è una scelta molto opportuna per commercianti e professionisti che desiderano erogare il proprio servizio dando ai clienti la più ampia possibilità di poter pagare con il servizio transazionale che preferiscono.
Cosa sono i POS portatili?
Il POS portatile è uno strumento che, connesso wireless al registratore di cassa, permette di processare i pagamenti elettronici tramite bancomat, carte di credito, carte prepagate e, nelle versioni più recenti, smartphone e dispositivi mobili.
Sebbene i modelli tradizionali di POS portatili richiedevano una linea telefonica fissa, oggi i POS mobili possono fare a meno di ciò, garantendo all’esercente la possibilità di accettare pagamenti elettronici anche senza avere una linea fissa a disposizione.
Per i POS portatili non c’è più bisogno di una linea telefonica fissa
Insomma, oggi parlare di POS portatili o POS mobili identifica sostanzialmente quasi sempre la stessa cosa: un POS senza fili che presenta numerosi vantaggi come, ad esempio, la comodità di non dover disporre di una posizione fissa, la possibilità di muoversi per tutto il locale senza invitare il cliente a venire in cassa.
Quale POS portatile scegliere?
Introdotto che cos’è il POS, possiamo cercare di fare un piccolo passo in avanti nel percorso che ci permetterà di arrivare alla definizione del migliore POS portatile. Ma è davvero possibile individuarne uno che vada bene per tutti gli esercenti?
Naturalmente, no!
Per scegliere il POS più conveniente bisogna infatti analizzare una serie di elementi molto importanti che potrebbero influenzare in maniera decisiva la scelta del miglior apparecchio.
Insomma, come avviene con qualsiasi servizio di tipo bancario, non esiste un POS che sia il meglio per tutti, ma tanti POS che andranno ad adattarsi in maniera specifica alle esigenze di altrettanto specifiche categorie di professionisti e di imprese.
Nelle prossime righe abbiamo cercato di riepilogare le condizioni di alcune delle offerte di POS più utilizzate del momento nel nostro Paese. Scopriamole insieme.
myPOS
myPOS offre alla propria clientela diversi piani tariffari. In sintesi, sulle transazioni con carte personali nazionali, SEE e GB, la commissione è dell’1,20% + 0,05 euro per transazione. Nel caso di utilizzo di carte commerciali nazionali, SEE e GB, la commissione è del 2,55% + 0,05 euro per transazione, mentre per tutte le altre carte personali e commerciali (Bancontact, AMEX, JCB, Union Pay e altre carte), la commissione è del 2,85% + 0,05 euro per transazione.
Nelle ipotesi di transazioni online, per le carte personali nazionali e SEE, la commissione è dell’1,30% + 0,02 euro per transazione, che salgono per tutte le altre carte personali e commerciali al 2,90% + 0,20 euro per transazione. I pagamenti MO/TO prevedono invece una commissione di pagamento POS + 1,00% per transazione
Il costo del POS varia invece da 29 a 249 euro, a seconda del modello.
SumUp
SumUp propone un piano tariffario senza canone mensile fisso, ma con l’1,95% delle commissioni sul transato. Il costo del POS dipende dal modello, con un prezzo di partenza da 39,99 euro.
Nexi
Nexi propone due diverse soluzioni tariffarie. Chi preferisce azzerare il canone mensile, pagherà l’1,89% di commissioni. Chi invece preferisce pagare un canone mensile per ridurre il commissionale sul transato, pagherà un canone mensile di 14,50 euro, con commissioni dello 0,99%. Il costo del POS parte da 29 euro.
Axerve
Axerve propone due soluzioni:
- POS Easy a commissioni, un POS di ultima generazione con fotocamera integrata adatto all’incasso e gestione dei sistemi di pagamento più innovativi. Non prevede costi fissi, ma l’1% di commissioni.
- Smart POS Easy, una soluzione di pagamento ideata per qualunque situazione grazie alla connettività 4G e Wi-Fi. Questa soluzione prevede una tariffa fissa di abbonamento. 17 euro al mese per incassi fino ai 10mila euro l’anno e 22 euro al mese per incassi fino a 30mila.
Quale POS conviene acquistare?
Ora che abbiamo una panoramica un po’ più chiara su quali siano alcune delle migliori alternative di POS portatili, cerchiamo di comprendere quale POS conviene acquistare.
Come probabilmente una parte dei nostri lettori avrà già intuito, non esiste un POS mobile o portatile che sia migliore di tutti, considerato che ogni azienda e ogni professionista dovranno cercare di ponderare la propria selezione sulla base delle specifiche caratteristiche della propria attività.
Pertanto, prima ancora di andare a valutare quali siano le migliori scelte tra le alternative proposte, è necessario porsi alcuni interrogativi sulle proprie attività, come la stima degli incassi previsti, la compatibilità del dispositivo con i sistemi eventualmente già presenti in negozio, o ancora il tipo di carte che è possibile accettare e la semplicità di utilizzo.
Per scegliere è bene capire quale sia la stima degli incassi e il tipo di carte che è possibile accettare
Quanto costa un POS portatile
Anche se molte persone vanno ancora alla ricerca speranzosa di POS senza commissioni, la triste verità è che attualmente sul mercato italiano non esiste un POS portatile (o mobile, o fisso) con una simile convenienza economica.
Bisogna considerare in budget che il costo per transazione dei modelli di POS portatili si aggira intorno all’1-2%, detratto automaticamente dal pagamento. In alcuni casi le commissioni sono un po’ inferiori (soprattutto nel caso in cui le transazioni siano effettuate con i Bancomat), ma è sempre necessario mettere in conto una commissione che raramente sarà inferiore allo 0,50% – 0,80%.
Una commissione sulle transazioni c’è sempre, che parte dallo 0,50/0,80%
Inoltre, alcuni POS portatili prevedono una piccola commissione fissa per ogni operazione, che andrà ad aggiungersi alla commissione a percentuale di cui sopra. In questo caso, però, generalmente si tratta di POS portatili che non hanno canone fisso mensile o annuale, e che pertanto compensano questa maggiore convenienza con un aggravio in più sul transato.
Insomma, è una questione di equilibri: i POS che non hanno un canone fisso di norma fanno pagare qualcosa di più sulla commissione sulle operazioni, mentre i POS che hanno un canone fisso spesso sono quelli più convenienti in termini di commissioni percentuali sul transato.
Come si attiva un POS portatile
Una volta acquistato, il POS portatile è facilmente attivabile: anche se ogni operatore potrebbe prevedere delle procedure differenti, infatti, è sufficiente seguire i pochi passaggi che sono esplicitati nel contratto e/o nelle istruzioni contenute dentro il dispositivo per poter iniziare a utilizzare questo apparecchio in pochissimi minuti.
Di norma, infatti, i POS mobili come i POS portatili hanno bisogno solamente di una connessione (Bluetooth o WiFi) per poter essere utilizzati o, in alternativa, di una SIM con dati mobili. La configurazione avviene in buona parte in modo automatico.
Come si usa il POS portatile
Uno dei motivi che ha reso il POS portatile così diffuso e gradito in tutta Italia non è solamente la straordinaria facilità di configurazione, quanto anche quella di utilizzo.
Chi vuole infatti utilizzare un POS portatile non deve far altro che accenderlo e attivarlo alla connessione dati disponibile, digitare l’importo dell’incasso e far appoggiare al cliente la carta sul lettore wireless: il pagamento verrà confermato e lo scontrino (digitale o fisico) sarà contestualmente prodotto.
Vantaggi e svantaggi del POS portatile
Alla fine di questo approfondimento sul POS portatile vogliamo altresì domandarci quali siano i principali vantaggi e svantaggi di questo dispositivo: una breve panoramica che permetterà a tutti i nostri lettori di capire se sia meglio avere a che fare con un POS mobile, oppure con un POS fisso.
Pro
Cominciamo dai vantaggi. Come probabilmente ben chiaro già a questo punto del nostro focus, il principale beneficio del POS mobile è quello di conferire una grande flessibilità di utilizzo all’esercente, che potrà spostarsi liberamente all’interno della propria attività senza essere vincolato dalla presenza di un POS fisso.
Inoltre, tutti i POS portatili di nuova generazione sono user-friendly: l’interfaccia intuitiva e la pratica configurazione e gestione del dispositivo li rende particolarmente adatti a qualsiasi tipo di operatore, anche a chi non ha grande esperienza in questo settore.
Infine, ricordiamo come i POS portatili hanno basse spese di manutenzioni e che in alcuni casi sono disponibili anche attraverso dei piani tariffari che non hanno alcun canone fisso mensile, ma solamente una commissione sul transato.
Contro
Naturalmente, se è vero che i POS mobili hanno tantissimi vantaggi, è pur vero che ci sono alcuni elementi di attenzione che dovrebbero essere osservati con particolare consapevolezza al fine di non incappare in qualche spiacevole malinteso.
In primo luogo, alcuni modelli (non tutti, come abbiamo visto) hanno costi piuttosto elevati rispetto ai POS tradizionali. Dunque, prima di procedere all’acquisto e all’installazione, è opportuno cercare di comprendere con chiarezza e trasparenza quali siano i costi iniziali e ricorrenti di un simile prodotto.
In secondo luogo, la configurazione – per quanto sempre più semplice e automatizzata – per alcuni utenti potrebbe risultare problematica, rendendo necessario il ricorso al servizio clienti.
Ricordiamo, infine, che l’uso di un POS non è indispensabile ma è molto raccomandato per andare incontro alle esigenze dei clienti. Qui l’aggiornamento su tetto al contante e POS obbligatorio sopra certe cifre.