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Sorare, la startup di fantacalcio da 4,3 miliardi!

Sorare è la startup che ha raccolto il più grande round di Serie B di sempre in Europa: 680 milioni di dollari. A capo del finanziamento c’è Softbank

Un finanziamento da 680 milioni di dollari è stato raccolto da Sorare; si tratta di una piattaforma di gioco basata su card digitali del calcio che utilizza blockchain e Nft (non-fungible tokens), lanciata nel 2018 in Francia. Sicuramente per un round di serie B è un record assoluto ed è stato guidato dalla giapponese Softbank: l’azienda di e-football ha raggiunto così una valutazione di 4,3 miliardi di dollari. La compagnia utilizzerà l’aumento di capitale per accelerare la costruzione dell’esperienza di gaming, per scalare la propria crescita nel mondo e per coinvolgere degli atleti per delle campagne di marketing.

Investitori famosi

Già dei giocatori famosi come Oliver Bierhoff, Rio Ferdinand e Gerard Piquè hanno già investito. Sorare ha ottenuto anche la licenza da 180 club di calcio per stampare figurine ufficiali e dare vita ad una sorta di “fantacalcio” attraverso lo scambio in blockchain delle stesse card, più o meno rare. Ogni utente può allestire squadre da 5 giocatori, stile calcetto, e schierare la formazione in diverse competizioni con chiaramente un punteggio basato sul rendimento degli atleti. Le card più costose riguardano quelle di Cristiano Ronaldo che ad esempio è stata venduta per 245 mila euro. Udinese, Cagliari, Genoa, juventus, Inter, Milan, Napoli, Sampdoria  sono alcune delle società già presenti nel roster.

I prossimi passi

Marcelo Claure, AD di Softbank Group International entrerà nel cda della startup. E’ sicuramente un nuovo mercato che viste le cifre è in grado però di attrarre numerosi investitori (solo quest’anno  sono stati venduti 2,5 miliardi di dollari), delle carte sportive (5 miliardi di dollari)

I prossimi passi di Sorare sono l’apertura di un ufficio negli Stati Uniti ed il lancio di nuove iniziative per sostenere le attività sportive per i giovani e finanziare altre startup nel suo ecosistema.

Dal 2015 ad oggi mi occupo della progettazione di soluzioni software per grandi clienti che operano nel Work Force management, ovvero aziende multiutility che si occupano di gestire attività “sul campo”, monitorare il lavoro degli operatori in tempo reale, organizzare i processi, le modalità e il tempo degli interventi per ottimizzare le risorse, ridurre i costi e migliorare il servizio al cliente in qualsiasi settore d’applicazione. Esempio di clienti, sono Hera, Enel, SNAM, Open Fiber, I2retegas

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