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Come accettare pagamenti in criptovalute nella propria startup

Da qualche anno a questa parte le criptovalute sono entrate a far parte della nostra quotidianità. E, anche se rappresentano ancora una piccola parte del mercato, sono sempre di più gli utenti che utilizzano Bitcoin & co. e che desiderano utilizzare le valute digitali per l’acquisto di beni e servizi. Di qui, alcune interessanti riflessioni: …

Da qualche anno a questa parte le criptovalute sono entrate a far parte della nostra quotidianità. E, anche se rappresentano ancora una piccola parte del mercato, sono sempre di più gli utenti che utilizzano Bitcoin & co. e che desiderano utilizzare le valute digitali per l’acquisto di beni e servizi.

Di qui, alcune interessanti riflessioni:

  • la mia startup può accettare pagamenti in criptovalute?
  • cosa devo fare per prepararmi ad accettare pagamenti con Bitcoin o Ethereum?
  • come dichiarare tali pagamenti e pagare le tasse sui relativi introiti?

Abbiamo cercato di realizzare una piccola guida pratica a questo argomento. Proviamo a rispondere brevemente a tutti i principali interrogativi in tal proposito!

Creare il proprio indirizzo per le criptovalute

Per accettare pagamenti in criptovalute nel proprio negozio è innanzitutto necessario creare il proprio indirizzo attraverso uno dei tanti operatori che lo propongono in rete.

Tieni conto che ogni criptovaluta necessita di un wallet specifico, e che pertanto dovrai creare un indirizzo per Bitcoin, uno per Ethereum, e così via. Nessun problema, comunque: la creazione di un wallet è semplice e ti richiederà solo pochi minuti di tempo, permettendoti di ottenere e comunicare un indirizzo “pubblico” al quale i tuoi clienti potranno inviare del denaro.

Generalmente, i moderni wallet facilitano le attività di comunicazione dell’indirizzo creando anche dei QR code inquadrabili con il proprio smartphone: al cliente non rimarrà altro da fare che inquadrare il codice con il proprio dispositivo, scegliere la quantità di criptovaluta da inviare e confermare il pagamento.

A questo punto, permettici due piccole riflessioni.

La prima è che, sul mercato, esistono centinaia di diverse criptovalute. Il che, però, non significa che tu debba armarti di centinaia di wallet!

Ricorda che la gran parte delle transazioni criptovalutarie avviene con Bitcoin e, secondariamente, con Ethereum o qualche altra crypto. Sarà dunque sufficiente un wallet Bitcoin per soddisfare la gran parte delle opportunità di transazione degli utenti criptovalutari.

La seconda considerazione è legata all’aspetto della sicurezza.

Se infatti gli introiti con le criptovalute rappresentano una quota sporadica e marginale del tuo fatturato, puoi scegliere di mantenere le monete digitali in un wallet online o, eventualmente, in un wallet software che puoi scaricare sul tuo PC.

Se tuttavia ritieni che i pagamenti con le criptovalute stiano assumendo delle dimensioni sempre più importanti, e temi che qualche hacker possa metterci mano, meglio correre ai ripari e acquistare un wallet hardware: si tratta di piccoli dispositivi, simili alle chiavette USB, che ti permetteranno di mantenere protette le chiavi private delle tue criptovalute.

Scegliere un processore di pagamento

Una volta che hai creato un indirizzo utile per ricevere le criptovalute, si può compiere un ulteriore passo in avanti nella celta di un processore di pagamento, ovvero un servizio che possa gestire in maniera sicura le transazioni, anche se dovessero essere particolarmente numerose.

In cambio di questo utile servizio i processori di pagamento addebitano una piccola commissione percentuale su ogni transazione e, quasi sempre, anche una commissione fissa mensile. In ogni caso, si tratta di un servizio che ti consigliamo di valutare con attenzione perché, oltre a svolgere la funzione sopra descritta, generalmente questi provider consentono anche di assolvere funzioni aggiuntive non certo marginali, come ad esempio l’impostazione di un POS, o ancora l’invio di fatture elettroniche o la conversione immediata di valuta digitale in valuta fiat, qualora sia questa la preferenza dell’esercente.

Comunicare l’adozione dei pagamenti in criptovalute

Sistemati i requisiti di natura tecnica, quel che ti consigliamo di fare è comunicare al mondo l’adozione dei pagamenti in criptovalute.

Ricordiamo infatti come – nonostante i passi in avanti effettuati – attualmente solo una piccola parte delle startup accolga pagamenti in Bitcoin & co. e come dunque questa possibilità sia in grado di aprire le porte a interessanti forme di promozione del tuo business.

Adottare le criptovalute come strumento di pagamento è, in altri termini, un biglietto da visita di innovazione e di attenzione del cliente da parte della tua attività e, come tale, non potrà che generare importanti riflessi a tuo vantaggio.

È dunque molto importante comunicare in modo chiaro e diretto ai tuoi clienti che stai accettando Bitcoin o altre criptovalute.

Sistemare la contabilità e gli aspetti fiscali

Intuibilmente, una volta che inizierai a ricevere i pagamenti in Bitcoin, non potrai che occuparti anche degli aspetti contabili e fiscali.

Si tratta di un tema particolarmente delicato, che non è riassumibile in queste poche righe, anche alla luce dei tanti riflessi normativi che si stanno succedendo in questi mesi. Ti invitiamo pertanto a contattare un commercialista che sia esperto in questo settore, o leggere le altre nostre guide a riguardo, pubblicate e in corso di pubblicazione.

Come ricevere pagamenti in Bitcoin

A questo punto del nostro approfondimento vogliamo fare un altro passo in avanti e cercare di capire quali siano alcuni dei più noti servizi italiani che ti permettono di ricevere pagamenti in Bitcoin, magari allestendo un POS e integrandolo con le app di wallet più famose.

Uno di questi servizi è Walledo, un servizio che propone ai propri clienti un POS digitale con cui si possono accettare anche i pagamenti nelle principali criptovalute. Come abbiamo già anticipato, uno dei servizi aggiuntivi più interessanti è dato dalla possibilità di convertire subito in valuta fiat (euro) tutte le transazioni effettuate. I BTC ricevuti saranno dunque immediatamente trasformati in euro, e accreditati come valuta di destinazione sul tuo conto.

Oltre alle funzioni di POS digitale, con questo servizio potrai altresì comprare e vendere criptovaluta ed effettuare ricariche, in modo semplice e funzionale. Di fatti, la disponibilità di una funzione di conversione immediata di criptovaluta in euro permetterà a tutti gli imprenditori di poter ricevere pagamenti in valute digitali anche senza disporre di specifici conti criptovalutari, visto che la conversione automatica destinerà il controvalore in euro sul proprio conto, risparmiando altresì diverse complessità contabili e fiscali.

Un’alternativa in tal senso è bitcoinPOS, un servizio con cui è possibile utilizzare in negozio o in ufficio un POS che, come il primo servizio, permette di ricevere pagamenti in Bitcoin oppure convertirli subito in valuta fiat per ricevere l’accredito in euro. Permette inoltre di gestire le carte di credito e i bancomat tradizionali, usare il proprio smarthpone come POS virtuale portatile e accettare i pagamenti in cripto anche senza avere specifiche posizioni di conto criptovalutario.

Vantaggi e svantaggi dall’accettare i pagamenti in Bitcoin

Ma conviene davvero accettare pagamenti in Bitcoin o in altre criptovalute? Nelle prossime righe abbiamo cercato di concludere il nostro odierno focus riepilogando vantaggi e svantaggi di tale pratica: al termine, dovresti avere tutte le informazioni utili per scegliere, autonomamente, cosa fare.

I vantaggi di accettare pagamenti in Bitcoin

Cominciamo con uno sguardo ai vantaggi derivanti dall’accettare pagamenti in Bitcoin. Del primo, peraltro, abbiamo diffusamente parlato: accettare pagamenti in Bitcoin significa infatti aprire le porte a un nuovo canale di business, promuovendosi come attività innovativa e attenta alle esigenze di una crescente platea di risparmiatori e investitori che hanno scelto di impiegare parte del proprio capitale in valute digitali.

Inoltre, accettare Bitcoin oggi non significa necessariamente doversi attrezzare di infrastrutture complesse: come abbiamo visto, sono numerosi gli strumenti a disposizione per gestire i pagamenti e convertire automaticamente il denaro cripto in valuta fiat.

Gli svantaggi di accettare pagamenti in Bitcoin

Di contro, quando si accettano pagamenti in Bitcoin bisogna stare attenti a:

  • elevata volatilità: il valore di mercato delle criptovalute tende a cambiare rapidamente, anche all’interno di una stessa giornata. Un’evoluzione sfavorevole del valore di Bitcoin potrebbe erodere immediatamente qualsiasi marginalità;
  • commissioni: i servizi che consentono i pagamenti in Bitcoin ottengono come remunerazione una commissione sulla transazione, andando così a diminuire il profitto dell’operazione;
  • utilizzo limitato: nonostante sia crescente, l’utilizzo delle criptovalute da parte dei potenziali clienti italiani è abbastanza contenuto e, pertanto, questo canale di pagamenti corre il rischio di rimanere fortemente marginale ancora per un po’ di tempo.

Ma al netto di tutto ciò, allora, conviene accettare pagamenti in Bitcoin per il proprio business?

In attesa che Bitcoin e altre criptovalute facciano la loro parte diventando una forma di pagamento maggiormente accettata in un più largo numero di negozi e e-commerce online, occupare questa posizione permettendo alla propria clientela di regolare i propri pagamenti di beni e servizi in valuta digitale è certamente un valore aggiunto.

Come abbiamo visto, peraltro, è sufficiente dotarsi di un servizio con POS a supporto di criptovalute, o un processore di pagamenti digitali che consenta di aprire le porte ai regolamenti con BTC e, eventualmente, ottenere una conversione automatica del controvalore in euro.

Una piccola accortezza che potrebbe risultare di grande promozione per la propria startup!

Giornalista, copywriter, esperto di finanza e marketing editoriale, collabora con alcuni dei più noti network nazionali dell'informazione

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