Analisi di bilancio con gli indici di liquidità

Nella precedente “puntata” dei nostri approfondimenti sul bilancio e, in particolar modo, sull’analisi di bilancio, ci siamo concentrati sugli indici di solidità.

Naturalmente, una buona e consapevole valutazione del bilancio non può limitarsi ai solidi indici di solidità e, proprio per questo motivo, vogliamo oggi aggiungere un piccolo tassello alla nostra analisi, attraverso gli indici di liquidità. Scopriamoli insieme.

Cos’è l’analisi di liquidità

L’analisi di liquidità ha come finalità quella di verificare la solvibilità a breve dell’azienda, ovvero la sua capacità di far fronte agli impegni assunti.

Di norma l’analisi di liquidità effettuata mediante la valutazione congiunta di due indici, che andremo brevemente a commentare nelle prossime righe: l’indice di liquidità corrente e l’indice di liquidità immediata.

Indice di liquidità corrente

L’indice di liquidità corrente è uno degli indici di liquidità che sono solitamente calcolati dall’analista insieme a quello di liquidità immediata.

Formula

Attivo circolante / Passivo corrente

Significato

Calcolato nei termini di cui sopra, l’indice di liquidità corrente esprime la capacità dell’azienda di fronteggiare gli impegni di pagamento a breve con i flussi di cassa generati nello stesso periodo dalle attività correnti.

Nel caso in cui si riesca a rimborsare le passività a breve solo con il proprio capitale circolante, la solvibilità dell’impresa sarebbe rappresentata da un valore dell’indice maggiore di 1.

Considerato però che nel capitale circolante sono previsti investimenti, la cui realizzazione nel breve termine non può essere certa (si pensi ai crediti), ne deriva che il giudizio sull’indice è positiva se il valore del rapporto è ben superiore a 1 e, idealmente, intorno a 2.

Evidentemente, per poter esprimere una valutazione sulla bontà del valore che viene assunto d questo indice bisognerà effettuare un ragionamento più ampio, guardando anche alla consistenza e al grado di smobilizzo effettivo delle scorte di magazzino e dei crediti, e puntare a valori dell’indice tanto più elevati quanto maggiore è l’incidenza e la difficoltà di smobilizzo.

Indice di liquidità immediata

Chiamato anche Acid test ratio, è l’indice che – insieme a quello di liquidità corrente – completa la principale analisi di liquidità sulla struttura aziendale.

Formula

(Attivo circolante – Disponibilità) / Passivo corrente

Significato

L’indice di liquidità immediata esprime la capacità potenziale dell’impresa di far fronte agli impegni finanziari di breve periodo attraverso le attività che sono destinate ad essere realizzate nel breve termine, come le disponibilità liquide immediate (si pensi alla cassa o ai conti correnti bancari) e all’incasso dei crediti a breve termine, o dei titoli.

Di norma, per esprimere un giudizio positivo sulla liquidità aziendale, il valore dell’indice dovrebbe essere almeno pari a 1.

Evidentemente, non possiamo non rammentare come i crediti abbiano un livello di smobilizzo variabile, che dipende principalmente dalla solvibilità dei debitori. Dunque, la mancata riscossione di tutti o buona parte dei crediti potrebbe indurre l’azienda in una condizione di difficoltà nel rimborso dei debiti in scadenza. Ecco dunque che si crea una relazione tendenziale tra l’importo dei crediti e il valore dell’indice, tanto che maggiore è il primo, e maggiore dovrebbe anche essere il valore dell’indice di liquidità immediata.