I professoroni delle startup
Informarsi e studiare sono le armi per limitare i rischi quando si parte con un nuovo progetto imprenditoriale. Diffidiamo di chi insegna senza aver fatto.
Cosa intendo quando mi riferisco a “i professoroni delle startup“? Recentemente ho fatto una call con una startup. E ho chiuso con l’amaro in bocca.
- Il team è una sola persona.
- Il prodotto non è stato testato, ma a naso ho seri dubbi che possa funzionare.
- Il founder immagina di raggiungere un pubblico vastissimo ma non si è posto il problema di come fare
- Il “mentor” di un incubatore gli ha consigliato di andare a fare crowdfunding per racimolare 50k e continuare a svilupparsi il progetto. Proprio così, come io posso consigliarti di passare a prendere il pane mentre vai al mercato.
– Equity? Reward? Donation?
– No, questo non me l’ha detto
– Sai che non credo questo progetto possa raccogliere con il crowdfunding?
– L’esperto dell’incubatore me lo ha consigliato!
– Quante campagne ha visto il tuo esperto? Io ne ho seguite poco meno di 60 e ho imparato due o tre cose…
– Si, ma io devo raccogliere solo 50k…
– Ma poi, sai che se anche raccogli 50k non ti rimarranno tutti in tasca?
– No, questo non lo sapevo
– Ascolta, io non credo ci sia una vera esigenza del mercato verso il tuo prodotto…
– Io credo di no. I miei amici, mi hanno detto che loro lo comprerebbero…
Lo so, è più forte di me.
“Così fai scappare i clienti” mi ha detto una persona. Ha ragione. Il tema è che io non voglio illudere nessuno e preferisco sempre essere schietto e diretto.
Eppure, a volte basterebbe aprire un libro, e capire che dentro c’è già tutto quello che dovresti sapere. Certo, devi avere la voglia di leggere e smetterla di seguire i consigli di certi “professoroni delle startup”.
PS.
Consiglio di leggere: The Four Steps to the Epiphany: Successful Strategies for Products That Win di Steve Blank