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MVP: tipologie e significati del minimum viable product

Che cos'è il MVP (Prodotto Minimo Funzionante) e come possiamo crearlo facilmente e da soli nella nostra organizzazione.

Il Minimum Viable Product (MVP) è uno dei concetti principali della metodologia lean finalizzata a ricercare una maggiore efficienza delle attività aziendali: uno step essenziale per definire le caratteristiche del proprio prodotto finale e che, come tale, non dovrebbe certo sfuggire allo startupper più consapevole e ambizioso!

Proprio per questo motivo in questo approfondimento cercheremo di comprendere che cos’è il MVP e quali sono le principali tipologie di MVP che potrebbero essere utili per la tua startup.

Cos’è il MVP – Prodotto Minimo Funzionante

Il MVP è il prodotto che ti permette di massimizzare il maggior numero di elementi che puoi apprendere nella fase di suo sviluppo, impiegando il minor numero di risorse.

Spiegato in termini più semplici, il MVP ti consente di comprendere in anticipo se il prodotto o il servizio che vuoi sviluppare funzionerà e sarà accolto positivamente dal mercato, ideando una versione semplificata ed essenziale dello stesso che sarà utile per comprendere se convenga o meno strutturare poi la soluzione finale e definitiva.

In altre parole ancora, la logica che sta alla base del MVP è quella di rendersi conto della sostenibilità della propria idea senza bisogno di creare il prodotto finale, ma limitandosi a una versione sufficiente per comprendere se il mercato fornirà o meno un giudizio positivo su di esso.

Come vedremo nelle prossime righe, non c’è un’unica tipologia di MVP da strutturare, né un unico percorso operativo che possa valere per tutti. Come scegliere, allora, la giusta strada?

I requisiti del tuo MVP

La prima cosa su cui vogliamo soffermarci è legata ai requisiti del MVP: ricorda che il Prodotto Minimo Funzionate deve essere un valore aggiunto fondamentale alla tua strategia e, dunque, non certo un peso o un ostacolo che possa rendere ancora più complessa la tua gestione del business imprenditoriale!

È proprio per questo motivo che riteniamo che tra i requisiti più importanti del MVP ci sono quelli della facilità e della rapidità di realizzazione.

Per quanto concerne il primo termine, la semplicità di realizzazione del MVP dovrebbe teoricamente permettere alla tua azienda di poterlo progettare internamente senza dover ricorrere all’ausilio di un operatore terzo. Se però ritieni opportuno che a progettare l’MVP e renderlo realtà sia un’agenzia esterna, assicurati che il suo costo non superi qualche migliaio di euro, al fine di non determinare un eccessivo aggravio nel budget di questa fase ancora ancora sperimentale, per quanto avanzata.

Per quanto riguarda invece il secondo termine di riferimento principale, riteniamo che la velocità di realizzazione del MVP non dovrebbe superare i 30 – 45 giorni.

Attenzione, però! Le indicazioni di cui sopra sono variabili e dipendono dal servizio / prodotto: un’offerta particolarmente strutturata e complessa potrebbe infatti richiedere costi e tempi ben più elevati!

Come realizzare un MVP

Al di là della strategia che si intende utilizzare, la realizzazione di un MVP richiede sempre tre fasi distinte:

  • Ideazione
  • Lancio
  • Analisi

La prima delle tre fasi è quella progettuale: allo staff che si occupa del MVP sarà infatti richiesto di analizzare l’esigenza che si desidera soddisfare e, successivamente, comprendere quale sia la funzionalità chiave del Prodotto Minimo Vitale che permetterà di risolvere con efficacia ed efficienza il problema lamentato.

La seconda fase è invece quella del lancio. Il varo del MVP andrà effettuato solo ed esclusivamente dopo un’attenta analisi di mercato finalizzata a individuare il giusto target a cui presentare il proprio prodotto. Non occorre essere dei grandi esperti per comprendere che un lancio effettuato nei confronti di un pubblico diverso da quello di riferimento vanificherà ogni sforzo.

Infine, si procede alla terza fase, quella dell’analisi del comportamento degli utenti. E’ in questo frangente che bisognerà comprendere se e come il pubblico abbia apprezzato la soluzione proposta, individuando se vi siano migliorie da applicare, carenze evidenti o altri spunti che potrebbero rendere più efficace e vincente il prodotto o il servizio.

>>> Leggi anche: Javelin Board: cos’è, a cosa serve e come si compila

Esempi MVP: le tipologie più importanti di Prodotto Minimo Funzionante

Sebbene sia difficile creare una classificazione dei vari MVP, quella che segue è una categorizzazione diffusamente riconosciuta che ti sarà molto utile per avere un quadro piuttosto coerente di questo tema.

Core Feature

Iniziamo con il Core Feature, un Prodotto Minimo Funzionate che è caratterizzato da una versione limitata del prodotto finale. In altri termini, il prodotto che viene fornito al mercato non riveste tutte le funzionalità della versione definitiva, ma solamente quella principale.

Procedendo in questo modo i costi di realizzazione vengono radicalmente tagliati, così come la velocità di produzione. Se poi l’MVP dovesse dare esiti confortanti, allora sarà più facile aggiungere ulteriori funzionalità e renderlo completo.

Mockup video

Un altro modo per fornire un primo assaggio del prodotto o servizio al mercato è quello di realizzare un mockup video: il filmato anticipa la realizzazione del prodotto (che ancora non esiste) mostrandolo come tale, permettendo così al pubblico di immaginare di cosa potrebbe disporre acquistandolo e stimolando in tal modo l’interesse e la domanda.

Concierge

Un modo molto semplice per realizzare un MVP è quello di creare una user experience molto simile a quella che l’utente disporrà in futuro usufruendo del servizio finale, ma in un modo più semplice e, per certi versi, rudimentale.

Un simile MVP è più diffuso nei servizi online: si pensi a quelle piattaforme di matching tra domanda e offerta per la fruizione di qualche determinato servizio. Se il servizio finale è completamente automatizzato tramite algoritmo, niente vieta all’imprenditore di predisporre un MVP in cui il matching è effettuato manualmente da un operatore al solo fine di comprendere se gli utenti avranno o meno interesse ad usare la piattaforma.

Piecemeal

Tra i principali esempi di MVP vi è poi quello ottenuto prendendo diversi tool da servizi già disponibili, integrati insieme in una nuova suite. In questo caso il costo di realizzazione del prodotto minimo vitale è irrisorio e quasi pari a zero, ma il risultato potrebbe essere molto soddisfacente per l’imprenditore.

Crowdfunding

Molti imprenditori sottovalutano nel considerare che anche il crowdfunding potrebbe funzionare come MVP. Ma per quale motivo?

A ben vedere, le piattaforme di crowdfunding (reward based) permettono di pre-vendere un prodotto ad un prezzo più basso di quello che sarà il prezzo di sbarco del prodotto sul mercato. Così facendo la società potrà raccogliere fondi necessari per sviluppare la versione definitiva del prodotto.

Evidentemente, se la campagna dovesse andare incontro a un buon numero di partecipanti e sottoscrittori, equivarrebbe ad affermare che il prodotto/servizio potrebbe davvero interessare al pubblico.

Landing page

La landing page è una pagina di “atterraggio” in cui gli utenti possono visualizzare la presentazione del prodotto, lasciare feedback, riscontri e commenti su di esso, fornire la propria email per ricevere notizie su quando sarà disponibile.

Anche in questo caso, i costi di predisposizione del MVP sono bassissimi!

 

Giornalista, copywriter, esperto di finanza e marketing editoriale, collabora con alcuni dei più noti network nazionali dell'informazione

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