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Startup innovative: nuova modalità di modifica online degli atti e degli statuti

Finalmente l’Italia supera i soliti migliori della classe come Regno Unito, Irlanda, Germania e Francia

Grazie all’impegno profuso dal governo italiano, l’Italia è giunta a recepire più dell’80% delle raccomandazioni elaborate dal Manifesto Startup aggiudicandosi il secondo posto. Il primo posto va all’Olanda, ma il nostro paese ha superato paesi come Regno Unito, Irlanda, Germania e Francia nella graduatoria dei paesi che nel 2016 più si sono maggiormente avvicinati agli obiettivi fissati dal Manifesto.

L’Italia ha superato Regno Unito, Irlanda, Germania e Francia nella graduatoria dei paesi che nel 2016 più si sono avvicinati agli obiettivi fissati dal Manifesto Startup

Tenendo conto che la semplificazione, la digitalizzazione e soprattutto la gratuità delle modalità di costituzione delle startup non sono fattori specificatamente compresi tra i parametri di valutazione dell’efficacia delle politiche nazionali a sostegno del comparto startup, l’Italia ha voluto evidenziarli e posizionarli al primo posto del riepilogo che illustra i progressi fatti a livello del quadro normativo italiano a supporto delle startup.

Il decreto Mise

Il decreto Mise del 17 febbraio 2016 che aveva recepito anche un certo “sentimento popolare” che spingeva verso la liberalizzazione delle procedure di avvio e gestione delle pratiche societarie inerenti le startup innovative, ha introdotto nel nostro ordinamento una deroga all’art. 2463 del codice civile consentendo che gli atti costitutivi (e relativi statuti) di società a responsabilità limitata, aventi per oggetto esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico e per i quali viene richiesta l’iscrizione nella sezione speciale delle startup, possano essere redatti in forma elettronica e firmati digitalmente senza necessità di alcuna autentica di sottoscrizione.

Grazie a strumenti come un modello standard personalizzabile e alla firma digitale, la procedura introdotta permette di avviare un’impresa innovativa con un notevole risparmio di tempo e costi – stimati in circa 2 mila euro – rispetto alla procedura tradizionale con atto pubblico.

Il costo stimato per l’apertura di una startup innovativa in Italia è di circa 2mila euro

Come prevedibile, la nuova modalità semplificata, gratuita e digitale per la creazione di startup innovative in forma di s.r.l. ha incontrato massimo consenso da parte di tutti gli attori. Tra tutte le startup innovative avviate nel 2017, quasi 4 su 10 (39%) hanno utilizzato la nuova procedura.

Tra tutte le startup innovative avviate nel 2017, quasi 4 su 10 (39%) hanno utilizzato la nuova procedura.

A partire dal 22 giugno, alle startup innovative costituite online con firma digitale è consentito di modificare il proprio atto costitutivo e statuto utilizzando la stessa procedura semplificata. Ora la speranza è di mantenere la posizione in classifica tra i Paesi più virtuosi e che scali la graduatoria anche nel considerare non solo l’ecosistema favorevole, ma anche l’economia reale e l’entità gli investimenti.

Dal 2015 ad oggi mi occupo della progettazione di soluzioni software per grandi clienti che operano nel Work Force management, ovvero aziende multiutility che si occupano di gestire attività “sul campo”, monitorare il lavoro degli operatori in tempo reale, organizzare i processi, le modalità e il tempo degli interventi per ottimizzare le risorse, ridurre i costi e migliorare il servizio al cliente in qualsiasi settore d’applicazione. Esempio di clienti, sono Hera, Enel, SNAM, Open Fiber, I2retegas

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