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Voucher per la digitalizzazione delle Pmi: cosa sono e come richiederli

Cos'è il Voucher per la digitalizzazione delle Pmi, cosa finanzia, cosa NON finanzia e come richiederlo.

Sta per entrare nel vivo la fase di richiesta dei voucher per la digitalizzazione delle Pmi. Un interessante strumento che potrebbe permettere a molti dei nostri lettori di ottenere delle concrete forme di supporto per poter avviare o proseguire il proprio percorso di digitalizzazione, e che andremo ora a esaminare in un livello di maggior dettaglio, contribuendo a far luce su un’iniziativa che caratterizzerà molti imprenditori e startup dalla fine del mese di gennaio.

 

Cos’è il Voucher per la digitalizzazione delle Pmi

Si tratta di una misura di agevolazione destinata alle micro, piccole e medie imprese, che prevede l’erogazione di un contributo, tramite concessione di un “voucher”, di importo non superiore a 10 mila euro, finalizzato all’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico. La disciplina attuativa della misura non è certo recente (è stata adottata con il decreto interministeriale 23 settembre 2014), ma nel 2018 si entra in una nuova fase di applicazione.

 

Che cosa finanzia il Voucher per la digitalizzazione delle Pmi

Il Voucher per la digitalizzazione delle Pmi è utilizzabile per alcune iniziative quali l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di migliorare l’efficienza aziendale; modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro; sviluppare soluzioni di e-commerce; fruire della connettività a banda larga e ultralarga (quindi, spese di attivazione del servizio per la connettività sostenute una tantum – con esclusivo riferimento ai costi di realizzazione delle opere infrastrutturali e tecniche e ai costi di dotazione e installazione degli apparati necessari alla connettività a banda larga e ultralarga) o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare (ovvero, spese relative all’acquisto e all’attivazione di decoder e parabole per il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare); realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT (con copertura delle spese per la partecipazione a corsi e per l’acquisizione di servizi di formazione qualificata a favore di titolari, legali rappresentanti, amministratori, soci, dipendenti dell’impresa beneficiaria). Gli acquisti devono essere effettuati successivamente alla prenotazione del Voucher.

 

Che cosa NON finanzia il Voucher per la digitalizzazione delle Pmi

Ferme restando le limitazioni relative all’ammissibilità delle spese previste, sono sempre escluse dalle agevolazioni le spese relative a:

 

  • beni e/o servizi non strettamente finalizzati al raggiungimento delle finalità previste dal decreto 23 settembre 2014;
  • beni non nuovi di fabbrica (beni usati e beni rigenerati);
  • beni che costituiscono una mera sostituzione di quelli già esistenti in azienda ovvero, nel caso delle licenze d’uso dei software, un rinnovo di programmi già in uso;
  • soluzioni software non iscrivibili in bilancio tra le immobilizzazioni immateriali;
  • servizi di consulenza specialistica continuativi o periodici o che comportano costi di esercizio ordinari dell’impresa in quanto connessi ad attività regolari quali, a titolo esemplificativo, la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità;
  • servizi di consulenza e/o formazione erogati, anche parzialmente, in un periodo diverso da quello di svolgimento del progetto;
  • canoni di abbonamento relativi a servizi informatici e software, inclusi quelli relativi all’assistenza, all’aggiornamento dei programmi informatici nonché a soluzioni Software as a Service – SaaS;
  • canoni di noleggio di attrezzature informatiche;
  • beni e/o servizi resi a titolo di prestazione occasionale;
  • commesse interne all’azienda;
  • materiali di consumo;
  • imposte e tasse di qualsiasi genere, compresa l’IVA;
  • canoni di leasing.

 

Quale è la misura delle agevolazioni previste

Stando al contenuto dell’iniziativa, ogni impresa può richiedere voucher di importo non superiore a 10 mila euro, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili.

Come richiedere i Voucher per la digitalizzazione delle Pmi

Il decreto direttoriale 24 ottobre 2017 ha contribuito a definire in un livello di dettaglio il modo con cui si può domandare il voucher, e i termini di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni.

È stato dunque previsto che le domande potranno essere presentate dalle imprese, esclusivamente tramite la procedura informatica che sarà resa disponibile sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, a partire dalle ore 10.00 del 30 gennaio 2018 e fino alle ore 17.00 del 9 febbraio 2018. Già dal 15 gennaio 2018 sarà però possibile accedere alla procedura informatica e compilare la domanda (ma per la fase di invio bisognerà comunque attendere la fine del mese).

Ricordiamo anche che per poter avere accesso è richiesto il possesso della Carta nazionale dei servizi e di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva e la sua registrazione nel Registro delle imprese: chi non ne fosse provvisto è dunque invitato a regolarizzare fin d’ora la propria posizione, al fine di non trovarsi impreparato nel momento in cui sarà possibile inviare le domande.

Ricordiamo inoltre che entro 30 giorni dalla chiusura dello sportello il Ministero adotterà un provvedimento cumulativo di prenotazione del Voucher, su base regionale, contenente l’indicazione delle imprese e dell’importo dell’agevolazione prenotata.

 

Nell’ipotesi in cui l’importo complessivo dei Voucher concedibili dovesse essere maggiore rispetto all’ammontare delle risorse disponibili (100 milioni di euro), il Ministero procederà al riparto delle risorse in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del Voucher da assegnare a ciascuna impresa beneficiaria. Tutte le imprese ammissibili alle agevolazioni concorrono al riparto, senza alcuna priorità connessa al momento della presentazione della domanda.

Infine, il Ministero ricorda come ai fini dell’assegnazione definitiva e dell’erogazione del Voucher, l’impresa iscritta nel provvedimento cumulativo di prenotazione deve presentare, entro 30 giorni dalla data di ultimazione delle spese e sempre tramite l’apposita procedura informatica, la richiesta di erogazione, allegando, tra l’altro, i titoli di spesa. Dopo aver effettuato le verifiche istruttorie previste, il Ministero determina con proprio provvedimento l’importo del Voucher da erogare in relazione ai titoli di spesa risultati ammissibili.

 

Come ottenere maggiori informazioni

È possibile ottenere maggiori informazioni dando uno sguardo a questa area dedicata all’interno del sito internet del Ministero dello Sviluppo Economico.

 

Giornalista, copywriter, esperto di finanza e marketing editoriale, collabora con alcuni dei più noti network nazionali dell'informazione

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